Yami camminava sul viale bagnato dalla pioggia che cadeva fitta in quella giornata…

“scusa… me l’ hai ripetuto cento volte… non mentirmi basta, non lo sopporto! Va al diavolo! Non ti voglio pensare! Hai finito di avvelenarmi il cuore… mi spiace… ma non lo posso più sopportare…”

“ credi di essere indispensabile? Credi di essere il centro dei miei pensieri? Bè, fino a poco fa era cosi, non potevo vivere senza di te… ma ora non voglio più sentire nulla!! Stammi alla larga soltanto…. Non dirmi mi dispiace, perché tanto non funziona!! Lasciami in pace, lasciami libero! Ne ho abbastanza dell’ orgoglio che tanto ostenti e che ti ottenebra la mente.

Per te un solo tuo “mi dispiace” farebbe rimettere le cose apposto, ma non è cosi. Non credere adesso di essere speciale… e anche se lo fossi saresti solo una speciale tortura… una tortura per il mio cuore…”

La pioggia gli bagnava il viso ormai gonfio per le lacrime che però non venivano notate… anche il cielo piangeva con lui… il cielo era lo specchio di quello che in questo momento era la sua anima…

“non dirmi ti dispiace! Faresti peggio!! Lasciami solo in pace! Non sei nemmeno la metà di quello che mi volevi dimostrare…”

Yami alzò gli occhi al cielo come se stesse cercando una soluzione… per dimenticare… per non sentire più le stupide scuse di Kaiba…

“non so come tu abbia fatto ad incantarmi tutto questo tempo.... come ho potuto essere cosi ottuso… mi sono aspettato troppo… mi sono legato troppo a te… e adesso ne ricevo le conseguenze….”

La pioggia si fece più fitta ed una macchina passando su di una pozzanghera bagno Yami che non ci badò più di tanto…

“ti sei comportato come quella macchina… te ne sei fregato altamente di me…”

“non volevo coinvolgermi sentimentalmente... ma con le tue belle parole non ne ho potuto fare a meno... eppure lo sapevo… che diamine… e ora sono caduto… nessuno mi può far rialzare.. tutto per colpa tua… e un tuo mi dispiace non farebbe che peggiorare le cose… stammi alla larga… è meglio per tutti… tieniti i tuoi mi dispiace per qualcun’ altro… qualcuno che è più ottuso di me… anche se è difficile…”

ad un tratto Yami assolto nei suoi pensieri andò a sbattere contro Jono

-Yami? Ma che ci fai tutto bagnato qui?-

- niente…-

rispose lui

-dai, vieni-

Jono fece spazio sotto l’ ombrello a yami ed insieme tornarono a casa…

“bè… quando succedono cose simili… gli amici e il tempo sono l’ unico rimedio… cosi sono certo ti dimenticherò… sarà difficile ma lo farò… addio…”