Per
l’amor del cielo!
-Non voglio morire…-
la voce tremante e ormai appena udibile di Mello
arriva a tratti alle orecchie di Near, inginocchiato
al suo fianco da già dieci minuti.
-Non stai morendo, Mello.- dice quello con tono piatto, osservando senza
emozione il corpo nudo del ragazzino immerso nella vasca da bagno piena di
acqua e un liquido rosso non dissimile dal sangue.
-A-aiutami…E’ stato…Kira…-
mormora l’altro a fatica, il braccio che si solleva appena sul pelo dell’acqua.
-Kira non conosce il tuo nome, Mello, e non ha idea di che faccia tu possa avere.-
-E t-tu…come
fai a…saperlo? Io…muoio…-
balbetta il biondo, la voce che viene sempre meno, il sangue che straborda
dalla vasca macchiando il pavimento. Near guarda la
macchia senza proferir parola, e neanche sobbalza quando la porta si spalanca
all’improvviso rivelando un Matt sfiancato dalla corsa appena fatta per i
corridoi dell’istituto.
-Ecco dov’eri, Mello,
ti cercavo!- esclama quando intercetta una chioma bionda. Supera Near con una falcata e, quando assiste allo spettacolo
macabro di Mello immerso in un mare di sangue, fa un
gridolino poco virile.
-Mello! Che t’è successo? Aiuto, aiuto,
qualcuno lo aiuti! Fa’ qualcosa, mummia!- urla poi, rivolto a Near, che lo guarda con occhi vuoti. –Muoviti, bestia!
Dobbiamo salvarlo, lui sta…-
-Morendo…- mormora Mello,
completando la sua frase.
-Morendo, hai capito? Morendo! C’è
sangue ovunque, santo Iddio, e Gesù e l’Immacolata concezione, cazzo Mello, non morirmi adesso, dobbiamo giocare l’ultima
partita contro l’Istituto di fronte, dai, apri gli occhi, e dai, cazzo!- adesso
Matt ha iniziato a scuotere il corpo esanime di Mello, intimandogli di aprire
gli occhi a qualunque costo.
-Matt, lui…-
tenta di dire Near, ma l’altro non sembra ascoltarlo.
-Svegliati, per l’amor del cielo!-
-Per… l’amor del cielo? Ma come parli?-
una voce che sembra arrivare dall’oltretomba zittisce improvvisamente Matt, che
già stava stringendo gli occhi per lasciar cadere le lacrime che lottavano per
uscire. Mello spalanca gli occhi all’improvviso,
assiste alla reazione dell’amico e poi scoppia in una risata terrificante.
–Per l’amor del cielo!- ripete con un
ghigno, e ancora giù a ridere. Near scuote lentamente
la testa, Matt tira su col naso, ancora immobilizzato dallo shock. -Con te non
è più divertente, zombie non-morto.- dice a Near
mentre esce lentamente dalla vasca. –Con te invece è sempre uno spasso, Jeevas.- dà una pacca sulla spalla di Matt, poi esce dal
bagno completamente nudo, ma chi se ne importa, si sta divertendo come un
pazzo.
-…Near?- dice Matt ad un tratto, con la
voce ancora tremante.
-Mm?- mugugna l’altro, mentre ne
approfitta per far viaggiare la sua macchinina giocattolo sul liquido rosso sul
pavimento.
-Ma…Mello è tornato dal mondo dei morti,
vero?-
§
Non scrivo su questo fandom
da un po’, forse un annetto *spunta dall’oltretomba
(tanto per rimanere in tema con la mia flash)*. Ma stanotte mi son detta, boh,
ho voglia di scrivere su questi tre scemi, ed è venuta fuori questa scemata.
Non è nata per essere seria, e mai lo sarà. So scrivere anche roba seria, cioè,
forse non è che la “so” scrivere, l’ho scritta e basta, magari fa anche
parecchio schifo, boh, non lo so, pace a tutti, lots of love. E comunque, dicevo, preferisco destreggiarmi nella
roba meno seria e preferisco farvi sorridere piuttosto che piangere. Sì, beh, è
importante anche saper far piangere, io non so se ho fatto mai piangere, però
ridere sì, sono un po’ buffona, diciamo. Sì, ma di questo a voi lettori non
importa una beneamata mazza, perciò saluto con la manina e auguro a tutti una
felice nottata, io me ne vado a dormire. Anzi, prima mangio un po’ d’anguria,
tanto non è notte fonda *si autoconvince*
Ps. Non ho mai scritto tante boiate nelle note dell’autore, ritenetevi
(s)fortunati <3
Mirokia