Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: tappanasina    08/07/2011    4 recensioni
Dopo una litigata, Arthur, attraversa inconscentemente la strada senza guardare, e rischia di essere investito.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era successo tutto in un istante.
Aveva attraversato senza guardare, quasi correndo, per non fargli vedere gli occhi gonfi che trattenevano le lacrime.
Guardandolo gli aveva detto che era uno stupido. E non ci sarebbe stato niente di strano, se non fosse per il tono serio con il quale gli aveva rivolto quelle parole.
Cominciò a piovere.
Arthur sentiva la testa scoppiare. Si era fermato in mezzo alla strada come aveva sentito il rumore di un’auto sgommare.
La vedeva avvicinarsi velocemente, e le sue gambe non avevano per niente intenzione di muoversi. Non sapeva neanche più cosa doveva fare.
Il cuore che gli saliva lentamente in gola, il fiatone e la voglia pazza di urlare.
Era una situazione drammatica. Ancora pochi secondi e sarebbe stato investito.
Strizzò gli occhi attendendo l’impatto, che però non arrivò. Venne invece spinto di lato, lontano dalla sua postazione.
L’inglese guardava esterrefatto l’altro, che giaceva a terra, con la testa sanguinante e che lo fissava coi suoi occhi azzurri.
Il tizio dell’auto scese, e corse da loro terrorizzato.
Arthur lasciò le lacrime scendere e pianse indecorosamente, cercando di reprimere i singulti.
Lui stava invece, tranquillamente sorridendo. Non aveva più percezione del suo corpo e si sentiva stanco, con le palpebre pesanti, che lentamente abbassò.
«NO! Non chiudere gli occhi… Non farlo! Non voglio rimanere solo… Non lasciarmi!» le parole di Arthur erano dei leggeri sussurri, che a lui sembravano comunque urlati.
Non avrebbe dovuto lasciarlo lì e così, ma non poteva fare altro.
«Io ti voglio bene… Te ne ho sempre voluto…» l’inglese arrossiva, ed era evidente quanto si fosse sforzato per dire quelle frasi.
Comunque, sentiva che la sua ora era arrivata.
Arthur pensò che quella non era di certo, la morte adatta ad un eroe come lui.
Però, in quell’ istante, e davanti ai suoi occhi, Diamond l’unicorno spirò, esalando il suo ultimo respiro.






¡Hola todos! Eccomi di nuovo qui con un'altra delle mie boiate mattutine!!! Anzi, questa è una di quelle serali (è nata a l'una di notte) !!!!
Per il nome dell'unicorno ho passato tipo venti minuti al telefono con la mia amichetta... Non me ne veniva proprio nessuno in mente... -_-"
Cooomunque, spero vi piaccia, commentate e tantissimi
Bacini, bacioni bacetti da tappy!
  
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