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Autore: schmiddt    08/07/2011    3 recensioni
Le lancette del gigantesco orologio a pendolo scoccarono la mezzanotte e, un secondo più tardi, un suono grave e funereo rimbombò sulle pareti di Villa Conchiglia. Dominique Weasley, seduta sul suo regale letto a baldacchino, lanciò un’occhiata malevola allo squallido orologio di plastica che teneva al polso e proprio in quel momento anche le lancette fluorescenti si spostarono sul display, segnando la mezzanotte.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il peggior fidanzato del mondo

 

 

 

 

Le lancette del gigantesco orologio a pendolo scoccarono la mezzanotte e, un secondo più tardi, un suono grave e funereo rimbombò sulle pareti di Villa Conchiglia. Dominique Weasley, seduta sul suo regale letto a baldacchino, lanciò un’occhiata malevola allo squallido orologio di plastica che teneva al polso e proprio in quel momento anche le lancette fluorescenti si spostarono sul display, segnando la mezzanotte. Dominique sfiorò con le dita il disegno del boccino che ronzava rumorosamente sul piccolo schermo e sospirò rassegnata. Le aveva promesso che non si sarebbe dimenticato del loro anniversario. E invece lo aveva fatto, di nuovo. Un sentimento di rabbia cieca la invase e, con tutta la sua forza, scagliò il suo primo regalo di anniversario oltre la testata del letto. Il ronzare del boccino si interruppe non appena l’orologio si infranse sulla parete. James lo aveva comprato in una stazione di servizio mentre tornava dall’Irlanda, dove si era svolta la Coppa del Mondo di Quidditch. Si era giustificato dicendo che aveva dovuto allenarsi duramente per l’ultima partita e che non aveva avuto altro per la testa, Dominique aveva annuito comprensiva, lo aveva perdonato. Aveva pure creduto che regalarle quell’orologio fosse un gesto romantico.

« Stavolta non la passerà liscia » ringhiò nell’oscurità per poi tuffarsi tra i morbidi cuscini in piume di Ippogrifo. Probabilmente, il suo, era il peggior fidanzato del mondo.

Questo fu il suo ultimo pensiero, prima di cadere in un sonno agitato.

 

 

 

Ho lasciato la finestra aperta, pensò Dominique, nel sonno, rabbrividendo per ogni folata di vento che penetrava tra le lenzuola. Tirò le coperte coprendosi fin sopra la testa, ma quando un forte odore di salsedine le pizzicò il naso decise di porre fine a quella tortura. Si mise a sedere e con una mano cercò a tentoni le ciabatte ai piedi del letto,  non appena le sue dita sfiorarono il pavimento si accorse che non si trovava nella sua stanza, il pavimento di casa sua era in pietra e qualunque cosa avesse accarezzato  non era così solida, era piuttosto soffice, tanto da sembrare erba…

« Ha funzionato a quanto vedo… » la voce roca di James  le fece riacquistare del tutto lucidità, sbarrò gli occhi sorpresa mentre un sorriso fioriva sulle sue labbra. Si mise a sedere sul letto e ciò che vide la lasciò senza fiato. Si trovavano su una scogliera,  un passo e sarebbero caduti giù. Dominique si ritrasse istintivamente scendendo dal letto dalla parte opposta, James, invece, non dava segni di turbamento, abituato alle grandi altezze del Quidditch. I capelli al vento e un sorrisone infantile sulle labbra.

Anche Dominique sorrise dinanzi a quell’immagine, improvvisamente dimentica della rabbia e del dispiacere che James le aveva procurato.

« Vieni » le disse porgendole la mano, Dominique lo raggiunse lentamente, incerta e timorosa.  

E poi vide anche lei. Vide il mare, tempestoso e agitato, che si infrangeva sugli scogli quasi a volerli inghiottire, il cielo, cupo e azzurrino per via del sole che stava per sorgere, gli scogli alti e ripidi che sembravano tagliarlo, tanto erano affilati, sentì il profumo del mare, molto più forte e intenso di quello di Villa Conchiglia, il cartellino del prezzo…

Il cartellino del prezzo?

Dominique non si soffermò su quest’ultimo dettaglio, distratta dalle labbra di James sulle sue. Non si curò neanche di sapere come James l’avesse trascinata fin lassù, non avendo ancora passato l’esame di Smaterializzazione e non essendo una gran cima con gli incantesimi. Non se ne curò affatto, almeno finchè non sentì una mano sfregarle bruscamente il viso. Aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu... il soffitto di casa sua. 

«  Merlino quanto sbavi… »

« James? » sussurrò incredula tirandosi a sedere e allontanando malamente il fazzoletto dal suo viso. Fu subito presa dallo sconforto. « E’ stato un sogno? Solo un sogno? » chiese disperata.

James appallottolò l’ennesimo tovagliolo con l’espressione disgustata di chi sta vivisezionando Vermicoli. «Non proprio » rispose distrattamente pulendosi le dita sul copri-letto. « Sognisvegli brevettati Weasley, zio George me li ha passati a metà prezzo. Ci credi? » chiese infine dimostrando di non avere un briciolo di amor proprio.

«Sognisv… Sognisvegl… Sognisvegli? »

Dominique si lasciò cadere mollemente sul materasso, talmente sconvolta da non riuscire a pronunciare parola. James, con un sorriso sornione, raccattava i fazzoletti da terra fischiettando Un Calderone Pieno Di Forte Amor Bollente.

James era di sicuro il peggior fidanzato del mondo, ma se non altro si era ricordato dell’anniversario.

   
 
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