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Autore: Naminokoe    08/07/2011    1 recensioni
Una ragazza scruta il paesaggio dalla torre di un castello decadente...
Cosa vogliono dire quegli occhi luccicanti?
È una storia breve, ma spero che queste poche parole lascino un minuscolo segno.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dall'alto della torre del castello osservava tutto. Una principessa? No, vi sbagliate. I viandanti distratti che percorrevano la valle non notavano che un ammasso di pietre scure ricoperte da muschio e distoglievano subito lo sguardo, pronti a catturare con gli occhi immagini ben più interessanti.

Dimenticatevi i castelli candidi con stendardi che sfidano il vento,era un piccolo e decadente castello. Ma era pur sempre un castello.

E lei, che scrutava il paesaggio, non era che una ragazza mediocre senza un'identificazione; nessuno aveva mai saputo se avesse un titolo nobiliare. Ma no, cosa sto dicendo, nessuno la conosceva.

La si guardava solo da lontano, quell'esile figurina che si sporgeva dalla torre; magari qualcuno le rivolgeva un sorriso o muoveva freneticamente la mano per porgerle un saluto. Ma nessuno era mai andato a bussare alla porta del castello.

Con il viso poggiato fra le mani passava le giornate a osservare il paesaggio, fantasticando sul giorno in cui sarebbe stata felice. Immaginava il principe che sarebbe venuto a cercarla e portarla via, sognava di ridere e scherzare con le ragazze del villaggio, fissava il cielo e pensava a tutti i posti che avrebbe visitato.

Il tempo passava, ma nulla di ciò che avrebbe voluto accadeva. Sapete, passava anche molto tempo a cantare, le piaceva tanto, ma nessuno la ascoltava mai; per tutti era solo la ragazza che si sporgeva dalla torre.

Il tempo passava, ma nulla di ciò che desiderava con tutto il cuore accadeva. Sapete cosa cominciò a fare la ragazza? Il paesaggio che aveva tanto amato diventò nauseante, le persone diventarono insetti da schiacciare, cominciò ad odiare i suoi desideri, tanto non si sarebbero realizzati: erano solo una lenta agonia.

L'odio cresceva e la corrodeva lentamente, eppure non durò a lungo. L'odio fu avvolto da un velo scuro ancora più soffocante: la tristezza.

Le mani che sorreggevano un viso sognante ora nascondevano le lacrime, si rannicchiava in un angolo buio della stanza, per nascondersi da sé stessa.

Nessuno la vide più affacciarsi dalla torre e nessuno andò mai a cercarla.

Era lei che non era mai voluta uscire dal castello, non concordate?

  
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