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Autore: What is her name    08/07/2011    2 recensioni
il primo incontro tra Billie ed Adrienne come lo immagino io... spero vi piaccia :D
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finiamo di suonare Basket Case. Tutti mi acclamano, ci acclamano.
Le ragazzette stupide piangono urlando il mio nome e toccandosi i capelli in maniera così forte, che sembrerebbe se li stessero strappando.
Molte bionde tra le mie fan. Non mi piacciono le bionde. Ma potrei comunque fargli un pensierino più tardi. Tanto loro vogliono solo questo. Portarsi a letto uno dei loro idoli, o magari tutti e tre.
Posso fare uno sforzo per il sesso, ma non più di questo. Non vorrò uscire mai e poi mai con una ragazza che mi mangerebbe vivo. Una ragazza che ti ama per quello che fai e non per quello che sei.
Ma questo non è così tragico, io vivrò per sempre per i Green Day.
Non ho intenzione di costruirmi una famiglia, avere una moglie, avere dei bambini, nulla. Il mio futuro lo vedo tra una birra e l’altra, una strimpellata ed una canzone, tra me, Mike e Trè. Perché io vivo per loro. Per i miei carissimi amici. Solo per loro.
Incomincio a dire le mie solite cazzate al microfono, tutti mi applaudono e mi incitano a scatenarmi. Dico che mi toglierò i pantaloni e tutti urlano come per dirmi “Si! Fallo!”. Tutti, tranne una. Guardo meglio, per capire se è un maschio o una femmina. È una ragazza, la più bella creatura al mondo. Il disegno più bello che quell’uomo lassù, che tutti chiamano Dio, avesse potuto dipingere. Se fosse una nota me ne innamorerei. Se fosse una canzone sarebbe la mia preferita. Se fosse una chitarra sarebbe Blue. La guardo, lei mi guarda ridendo. Noto che mi trova molto buffo, ma non urla come tutte le altre e, cosa più stupenda, non piange. È una ragazza che si è andata a sentire il suo gruppo preferito, senza pensare alle loro facce, ai loro nomi, alla loro bellezza.
Tutti stanno in silenzio. Noto che sono rimasto imbambolato a fissarla e noto che Mike e Trè sono impauriti, pensano che abbia avuto un attacco di panico.
Faccio una faccia buffa per fargli credere che l’abbia fatto a posta, ed inizio a cantare She. La canto per lei. La canto mentre la guardo dritta negli occhi. La canto sperando che lei capisse.
Finito il concerto, scendo dal palco e corro verso i fan, sperando di trovarla. Mike e Trè mi rincorrono non capendo cosa stessi facendo. Corro, corro velocissimo. Uso le mie forze, la mia energia per riuscire ad arrivare in tempo. Per potergli parlare. Anche solo per poterla guardare per l’ultima volta.
Ed ecco i fan. Le bionde urlano al mio arrivo, facendo rincoglionire tutti. Mi blocco. Mi blocco per cercare di capire dove sia. Per cercare di vederla. Eccola! Proprio lì, in fondo alla folla, che cerca di andarsene. Corro. Corro a più non posso. Corro così tanto da perdere completamente il respiro. Non so nemmeno perché lo sto facendo, ma l’istinto mi consiglia di farlo. Siamo simili agli animali. Appena l’uomo fiuta la donna giusta, corrono a raggiungerla.
Arrivo da lei giusto in tempo. Lei mi guarda, ma non urla. Mi guarda incuriosita. Mi guarda, perché io la sto guardando. Mi avvicino a lei, senza fiato, e le guardo gli occhi. Gli occhi più belli che abbia mai visto. Mogano. Color mogano. Bellissimi. Perfetti per lei.
Si guarda intorno, per vedere se sto guardando realmente lei, e quando si accorge di non aver nessuno dietro, mi chiede:
“Salve! Voleva qualcosa?”
Io la guardo. Che voce meravigliosa.
“Emm… si… in realtà si!” dico toccando la mia testa blu.
Lei si guarda intorno, in attesa della richiesta. Ma vedendomi imbambolato dice:
“Mi dispiace essere scortese, ma sono di fretta”
“Volevo…”
Dai Billie! Non sei mai stato così imbranato!
“Mi chiedevo se hai niente da fare stasera o domani sera o quando vuoi!”
Lei mi guarda scioccata. Sembra che non riesca a credere alle proprie orecchie.
“Mi piacerebbe molto, ma ho un ragazzo” dice.
“Ah… anche io!”
L’espressione della sua faccia cambia. Mi guarda con disgusto. Forse non gli è piaciuta la mia risposta.
“Adesso devo andare!” dice lei voltandosi.
“Aspetta!” la prendo da un braccio e dico: “Posso sapere il tuo nome?”
“Adrienne. Adesso vado. Ci vediamo” dice voltandosi ed andandosene.
Adrienne! Sapeva per certo che quel nome mi avrebbe centrato il cuore. Anzi, a dir la verità, già lo aveva centrato dal primo sguardo. Dopo quest’incontro, desidero averla solo per me. E così sarà.



16 anni dopo


“Ti amo banana Joe” dice la donna della mia vita.
“Ti amo anche io Adie.” Rispondo in modo sincero.
  
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