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Autore: severuslove    09/07/2011    0 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una sayan, fan di Harry Potter entrasse nel mondo magico?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mia amicizia con Sirius Black nei giorni a seguire crebbe molto rapidamente, e di questo non me ne stupii: ci inviavamo lettere ogni giorno mettendoci d’accordo sul piano, i dettagli stavano mano a mano formandosi, e, ormai eravamo pronti per lo scoop del secolo: così ci piaceva definirlo.
Le lettere che mi scriveva Sirius, ovviamente le ricevevo di nascosto, poiché se mi avessero scoperto, dovevo spiegare come mai scrivevo ad un fantomatico pluriomicida:  non si capiva chi erano i mittenti, anche perché i nomi che mettevamo erano diversi, avevo adoperato come soprannome per Sirius, Tartufo, e a lui piaceva, mentre a me nelle lettere mi chiamava sempre bionda appariscente, perché a detta di lui i miei capelli sembravano “brillare”, quando lo lessi nella lettera, ero letteralmente scoppiata a ridere . La  persona che mi preoccupava di più in quel periodo però era Harry, difatti parecchie volte aveva un aspetto a dir poco orribile.
“Harry, hai un aspetto orribile” disse appunto Hermione quando ormai tutti erano partiti per le vacanze: da quanto detto da lui, era da un po’ che non riusciva a dormire, a causa di quello che aveva scoperto.
“Dove sono tutti?” chiese infine Harry.
“Partiti” disse Ron “E’ il primo giorno di vacanza, ricordi?”; lui annuì, sprofondando in una poltrona vicino al fuoco. In quel momento entrò Draco, che guardando Harry disse:
“Sai, hai l’aria di non stare troppo bene” l’interpellato ci guardò male dicendo:
“Sto bene, smettetela di chiederlo ogni volta”.
Sapendo che stava per arrivare una discussione mi alzai e dissi:
“Ci vediamo a pranzo, ok?”  me la squagliai di fretta, a volte sentirli litigare era davvero una tortura; Draco invece rimase con loro.
Andai in giro per il castello, quando poi girato l’angolo andai a sbattere contro qualcuno: io rimasi in piedi tranquillamente, mentre quello che scoprii essere niente di meno che Severus Piton in persona cadde a terra.
“Ahia” disse lui, poi una volta guardato chi l’aveva messo a terra aggiunse:
“Ma che diamine di forza ha lei?” io arrossii di colpo balbettando delle scuse; incredibile come un Sayan sia forte con gli avversari, ma impacciato quando si tratta di questione di cuore, perché sapevo che ero ormai totalmente in balia di lui: ogni volta le lezioni erano una tortura, non facevo altro che osservarlo, e ormai credevo che lui qualcosa l’abbia intuito, anche se speravo di no, altrimenti come potevo spiegare che una ragazzina di tredici anni si sia innamorata di un professore molto più grande della sua età? Grande mistero! Mentre pensavo a queste cose, il professore stava parlando, e una volta finito, rendendosi conto che non lo stavo seguendo disse:
“Brief, non ripeto le cose due volte, le ho chiesto come mai la trovo sempre in giro sola senza compagni, ormai tutti vi chiamano il magnifico quintetto” lo guardai stupita dicendo:
“Come scusi? Come ha detto che ci chiamano?” lui sbuffò dicendo:
“Non ripeto le cose due volte, ricorda, comunque ha capito perfettamente”
“Bè” dissi “non stavo con loro perché era in arrivo una discussione, e a volte è insopportabile sentirli discute..” mi bloccai dopo rendendomi conto di quello che stavo dicendo, e lui ghignò dicendo:
“Sa che non si parla male degli amici?” sbuffai:
“Si, ma ha volte dovrebbe sentirli pure lei, credo che dopo un po’ sbatterebbe la testa contro un muro pur di non sentirli”
“Lei dice?” annuì convinta, poi lui disse:
“Grazie” lo guardai stupita, ogni volta riusciva sempre a sorprendermi:
“Di cosa?” chiesi
“Di quello che ha detto al suo amico Weasley, non tutti difendono le persone, ma a quanto pare lei c’è lo ha per vizio”
“In che senso?”
“Prima fa amicizia con Draco Malfoy, infine, sta facendo amicizia con me..” guardando la mia faccia aggiunse:
“Dai, scommetto che sa la mia fama quale è, ma nonostante questo a lei non importa come mai?”
“Come già detto professore, non mi interessa ciò che pensa la gente, una persona la devo conoscere prima di giudicare, e lei si sta rivelando…” mi fermai rossa dall’imbarazzo:
“Cosa?” chiese
“Piuttosto interessante” -fiuuu- pensai, -salvata in extremis- stavo per dire estremamente sexy.
“Davvero? Anche lei per essere una Grifondoro” detto questo passammo ad argomenti di vario genere, con lui a parlare non ti annoiavi mai.
Eravamo quasi arrivati in Sala Grande, e, con stupore generale, studenti e insegnanti, videro per la prima volta Severus Piton che parlava tranquillamente con una studentessa, cosa mai vista prima, poiché lui era un tipo molto solitario. Una volta che mi ebbe accompagnato al mio tavolo (dove c’erano i miei amici che mi guardavano stupiti) disse:
“Ci si vede a lezione Brief, è stia più attenta la prossima volta” detto questo andò via, e Draco chiese:
“Cosa è successo?” io scrollai le spalle e iniziai a mangiare dicendo:
“Niente, io e Piton ci siamo scontrati prima di venire qui, buon appetito” dissi dopo aver riempito il piatto: gli occhi di Draco mi stavano perforando a forza di capirci qualcosa.
 
La mattina di Natale fui svegliata da Hermione, che eccitata mi gettava i cuscini addosso dicendo:
“I regali, è Natale”, fui stupita quando vidi il mucchio di regali che c’era, così iniziai a scartarli, il maglione della mamma di Ron (evidentemente deve aver parlato di me alla famiglia), di colore nero, e tanti dolci, anche da Sirius, che sembrava mi avesse comprato l’intera scorta di dolciumi presenti al negozio, anche i miei istruttori fantasmi mi avevano fatto un regalo: era una spada magnifica, fatta da loro e che rappresentava l’unione delle quattro case. Mi stupii solo, un pacchetto nero e verde, e non c’era il mittente: era di un Serpeverde sicuramente, ma il problema era che il regalo di Draco lo avevo già ricevuto, a meno che…. No, impossibile.
Sotto lo sguardo incuriosito di Hermione, aprii il pacchetto, rivelando un bellissimo braccialetto d’argento con un ciondolo che raffigurava un grifone; dovevo indagare assolutamente.
Decidemmo poi di andare in Sala comune, dove c’erano Harry e Ron; Harry in quel frangente non aveva ricevuto la Firebolt perché la scopa non era rotta: avevo chiesto a Sirius se la poteva regalare quando era scagionato, in modo da non destare sospetti; anche Draco a sorpresa di tutti ricevette il maglione da parte di mamma Weasley, e chiedendo a Ron il motivo di quel gesto lui disse:
“Ho raccontato ai miei che eri diverso dal padre, tanto che siamo diventati amici, evidentemente la mamma ha pensato bene di farne uno anche a te e Stella” aggiunse dopo.
“Grazie amico, e anche a voi, quest’anno pensavo di non ricevere regali, invece ne ho ricevuti parecchi, non so davvero…”
“Su dai, te lo abbiamo detto no? Ormai sei parte del nostro gruppo, è normale…” disse Hermione convinta, al che Draco sorrise.
Mentre era in corso questa discussione, dovevo fare assolutamente una cosa, per cui dissi ai ragazzi:
“Devo andare, mi sono dimenticata di una cosa, ci vediamo dopo” detto questo uscì dal ritratto:   avevo la netta impressione di chi poteva avermi regato il bracciale, perciò decisi di andare a verificare di persona. Arrivata davanti al suo ufficio bussai, e dopo che disse:
“Avanti” entrai con il cuore che batteva a mille.
“Oh, signorina Brief, è lei”, in mano Severus aveva il mio regalo: un set di libri di Pozioni di un noto scrittore inglese.
“Ehm” dissi io “Buon Natale” detto questo stavo per andarmene non sapendo cosa dire, quando lui invece disse:
“Aspetta, come mai mi ha fatto un regalo?” lo guardai dicendo:
“Anche lei lo ha fatto a me ho sbaglio” lui guardò il braccialetto che avevo al polso, poi disse:
“Non voglio che dica niente a nessuno d’accordo? E’ stato un errore, io non…” lo fermai quasi in lacrime:
“Perché dice questo?”
“Lo capisce o no che potrebbe risultare equivoco? Non dovevo farle il regalo, ma quando ho visto il bracciale non ci ho pensato due volte…”
“Che cosa è equivoco? L’amicizia tra un professore e un allieva?”
“Insomma! Io sono Severus Piton, nessuno mai penserebbe che io sia gentile con qualcuno”
“Non si preoccupi, non lo dirò ad anima viva se questa e la sua paura”, sospirando disse:
“Mi fido di lei, perciò d’accordo, potremmo essere amici, a patto che lei non lo dica a nessuno” detto questo mi porse la mano, come a suggellare la questione: era un gesto del tutto inaspettato, e soprattutto il più bel regalo di  Natale che una persona poteva avere, perciò, afferrai al volo la mano dicendo:
“Giuro di non dire niente a nessuno”.
“A proposito di paura…” disse poi lui “Ho sentito di quel tuo Dissennatore, che cosa era?” si andò a sedere, facendo segno anche a me di farlo, io mi sedetti preoccupata, non sapendo cosa inventare, ma alla fine mi venne un’idea:
“Diciamo che una delle mie paure più grandi è quella di perdere le persone a cui tengo di più, evidentemente la paura si deve essere tramutata così.”
“Capisco” disse lui, parlammo per quelle che sembravano ore, quando improvvisamente il mio stomaco brontolò, così lui si mise a ridere dicendo:
“ci conviene andare in Sala Grande, altrimenti a giudicare dal suo stomaco mi ritroverei divorato” divenni rossa dall’imbarazzo, e una volta giunti a destinazione, andai dai miei amici: i tavoli erano stati disposti lungo le pareti, e al centro della stanza c’era un solo tavolo, preparato con dolci.
I professori, erano seduti insieme agli studenti, che oltre noi vi erano due del primo anno che sembravano tesi, e un Serpeverde del quinto anno parecchio imbronciato.
 
Il resto delle vacanze passò tranquillamente ed in allegria, nessuno di loro, poteva immaginare che di li a poco sarebbe tutto cambiato…
  
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