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Autore: AvevoSolo14Anni    10/07/2011    2 recensioni
Ennesima fanfiction basata sulla stupenda storia "Dalton" dell'altrettanto stupenda CP Coulter. Personaggi: Reed Van Kamp e Shane Anderson.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Welcome To Warblerland'
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Titolo: Miglior Vittoria di Sempre
Fandom: Glee
Personaggi: Reed Van Kamp, Shane Anderson
Genere: Romantico, Fluff
Raiting: Verde
Note: E rieccomi qui, tornata come sempre a rompervi le scatole dopo chissà quanto tempo (mi dispiace EFP, ma è finché morte non ci separi. Ora mi vado a nascondere in caso di attacchi). Okay, cavolate a parte, oggi mi sentivo ispirata da questi due ragazzi qua. E come potevo negargli almeno una storiella? Reed mi ha fatto il broncio. IL BRONCIO. REED. Cioè riuscite a immaginare qualcosa di più adorabile? Io no.
Okay, vi lascio alla storia. Buona lettura, le recensioni son sempre più che gradite! P.S. Ormai è quasi inutile dirlo ma tutte le mie storie legate a "Dalton" sono per la cara Sandra. Spero ti piaccia anche questa. U.U



Miglior Vittoria di Sempre
 

 
 
 
“Perché ne hai così tanti?”
 
Reed si morse un labbro, arrossendo per nessun motivo. “Mi piacciono.”
 
Shane, ancora guardando la massa impressionante di peluches sul letto del ragazzo più basso, sorrise. “Sono carini”, acconsentì. “Ne hai uno preferito?”
 
Reed annuì timidamente, prendendo un orsetto arancione e paffuto e stringendolo stretto al petto.
 
“Posso?”, chiese Shane, alzando le mani.
 
Il ragazzo biondo-fragola riluttante passò il suo orso all’amico, guardandolo curioso.
 
Shane stava osservando attentamente il peluche, testandone la pelliccia morbida. “Mi piace”, decise. Poi lo avvicinò al suo viso. “Ha il tuo odore. Posso tenerlo?”
 
“No!”, sbottò subito Reed, diventando ancora più rosso. “Voglio dire… lo ho da quando avevo circa sei anni. È abbastanza importante per me.”
 
Shane mise il broncio. “Ma mi piace così tanto.”
 
Reed gli fece cenno di restituirglielo.
 
“Per favore!”, lo pregò Shane, alzando il peluche sopra la sua testa così da renderlo fuori dalla portata di Reed.
 
“No!”, ripeté l’altro. “Restituiscimelo!”
 
“No”, disse il moro.
 
“Cosa?!”
 
“Se lo vuoi, dovrai lottare per lui”, dichiarò seriamente.
 
“Ma è mio!”
 
“Prova a prenderlo.”
 
Il combattimento iniziò. Reed salì sul letto e provò a prendere l’orsetto dalle mani di Shane. Ovviamente inciampò nel processo e dovette aggrapparsi alle spalle del ragazzo più giovane per non cadere.
 
Shane sollevò Reed con il suo braccio libero e lo stese sul letto, iniziando a fargli il solletico senza pietà. Il ragazzo più piccolo urlava tra le risate, cercando di sgusciare via. Shane prese velocemente i suoi polsi e li portò sopra alla sua testa con la sua mano sinistra, mentre con la destra continuava a solleticare la pancia dell’altro.
 
“Smettila! Ti prego!”, urlò Reed, ridendo e scalciando nell’aria.
 
“Ti arrendi?”, chiese Shane sorridendo.
 
“Mai!”
 
“Allora sono spiacente ma mi vedo costretto a continuare."

“No! Non è leale!”
 
“Non ho mai detto che lo fosse.”
 
L’orso era ora pressato tra i petti dei due ragazzi. Reed riuscì a liberare una mano e prendere il peluche, stringendolo con tutta la sua forza.
 
“L’ho preso! Ho vinto!”
 
“Non ancora.”
 
E all’improvviso Shane era sdraiato con tutto il suo corpo sopra a quello del più piccolo, i loro volti separati da solo pochi centimetri.
 
Il respiro di Reed si incagliò e i suoi occhi si spalancarono. Shane si avvicinò ancora e piazzò un leggero bacio sulla punta del suo naso. Il cuore del ragazzo più piccolo perse un battito per poi cominciare a correre più veloce mentre Shane si allontanava.
 
“Ho vinto! Ho vinto!”, iniziò a ripetere allegramente.
 
Infatti, aveva facilmente preso il peluche dalle braccia molle di Reed mentre questo era ancora sotto shock.
 
Il biondino si tirò lentamente sui gomiti e fissò l’altro ragazzo, le sue guancia più rosse che mai.
 
“Restituiscimelo”, ordinò ancora.
 
“No. Ho vinto io.”
 
“Non è ancora finita”, disse Reed con tono serio, avvicinandosi.
 
Shane ghignò. “Cosa vuoi fare? Baciarmi non funzionerà. Ma puoi provare, se vuoi.” Il suo sorriso si allargò.
 
Reed si morse il labbro inferiore. Forse c’era un modo… era coraggioso abbastanza da provare?
 
Per il mio orsacchiotto, pensò,  poi si avvicinò ancora a Shane e lo baciò rapidamente sulle labbra. Il più innocente bacio di sempre, e Shane quasi svenne. Non riusciva più nemmeno a sentire il suo stesso corpo.
 
“Mio!”, urlò Reed – la sua voce tremolante – arrossendo ancora di più. La migliore vittoria di sempre.
 
Dopo una manciata di secondi Shane si girò per guardarlo in faccia, i suoi occhi verdi più grandi e profondi di come Reed li avesse mai visti. Si fissarono, i loro cuori che battevano veloci.
 
Poi Shane si accostò lentamente a Reed, alzando una mano per carezzagli una guancia il più gentilmente possibile. Infine si avvicinò ancora e lo baciò dolcemente sulle labbra, questa volta più a lungo. Reed dopo alcuni momenti rispose al bacio, mettendo le sue braccia attorno alle spalle di Shane e accarezzandogli i capelli timidamente.
 
Dopo quella che sembrò un’eternità i ragazzi si allontanarono, respirando pesantemente.
 
Shane sorrise raggiante. “Okay, l’orso è tuo”, acconsentì. “C’è qualcos’altro per cui possiamo combattere?”
 
Reed ridacchiò, ma la sua risata fu velocemente interrotta da un paio di soffici labbra.
 
 
 
 

  
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