Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
Scritta in occasione di WOODSTOCK: la maratona dell'amore libero!
Vi consiglio caldamente di dare un'occhiata. *___*
*La canzone di cui si parla nel testo e che da nome alla storia è Blue skies cantata da Frank Sinatra.
Blue skies
Una vecchia canzone,
sempre la stessa, sussurrata o canticchiata.
A volte è
audace e si
spinge nell’intonare note che non riesce a mantenere. Ma non
le importa, e
continua a cantare, come se fosse sola.
Qualche passo a suon
di musica, e il vestito al di sotto del grembiule pare alzarsi, ma
è il grosso
pancione a tenerlo fermo, e contribuisce alla stabilità
della mia signora, che
volteggia e muove la testa per seguire il sassofono, mentre si appresta
a
tagliuzzare le verdure per la cena.
I capelli rossi, sfuggiti
al nastro, nascondono parti del suo viso, che comunque conosco a
memoria.
Schiocca la lingua a
ritmo di musica, e chiude gli occhi come rapita dalla melodia.
La osservo, ed
è una
sorpresa, una meraviglia vederla così. Non che non sia mai
stata una persona
gioiosa, ma ultimamente sembra incontenibile.
Sospira, ed è
allora
che si accorge del mio sguardo, a cui risponde con un sorriso, oserei
dire,
splendente.
Bellissima.
- Sai, penso che ai
gemelli piaccia questa canzone. Sembrano come impazziti.- dice quindi,
prima di
versare il contenuto della ciotola nel calderone.
- Mi chiedevo, in
effetti, com’è che la cantassi così
spesso. Dovrai riconoscere che i Babbani ci
sanno fare con gli strumenti musicali.
- Oh sì,
Arthur, non
mi sono mai sentita così. – esplode, come se
parlasse di una rivelazione
mistica che le fa brillare gli occhi - Non riesco a non ballare, a non
sorridere.
Mi sento piena di vita.
- Lo sei tesoro.
Ride insieme a me e si
siede, con una disinvoltura non propria delle donne incinte, al mio
fianco,
accarezzandosi il pancione in un gesto involontario.
- Questi due mi rendono
di buon umore. So già che saranno adorabili e proprio non
vedo l’ora di
conoscerli.
Cala il silenzio per
un po’, rotto solo dal bollire dello stufato nel calderone
sul fuoco.
Poi la canzone
riparte e lei sospira, come risvegliandosi da un sogno.
- Sai Arthur, sono
felice di avere una così bella famiglia.
- È solo
grazie a te,
Molly.
Arrossisce e mi
dà un
colpetto al braccio.
- Non essere
sciocco.- dice imbarazzata e poi scappa a controllare la cena.
– E comunque
questa felicità non è che l’inizio, lo
so.
Riprende a girare il
liquido nel calderone, e ormai si comincia a sentire il profumo fin qui.
- Lo penso
anch’io,
cara. E non vedo l’ora di sapere cosa ci riserverà
il futuro.
Il suo sorriso
radioso mi risponde, ed è tutto quello che serve.