Perché Holly è uno dei personaggi meglio riusciti della serie ed è un peccato che sia solo una guest-star. E perché Will e Holly sono l'amore, c'è poco da fare.

***

Holly rigirava una bottiglia di birra tra le mani, incerta se sorseggiare la bevanda o continuare a osservarne le bollicine salire fino alla superficie. Aveva perso il conto delle ore trascorse tra tutta quella roba impacchettata, pronta per il trasloco – l'ennesimo della sua vita – che sembrava fissarla con sguardo implorante. Tutto sembrava volerle dire di restare, stavolta, di porre un freno al suo vagabondare inquieto che, lo sapeva, non aveva più senso di esistere. Peccato che non avesse senso neanche il restare lì, tra quei cumuli di un amore ormai secondo lei finito.

Stava ancora rigirando la bottiglia tra le mani, pronta a portarla alle labbra per berne un po', quando il campanello suonò. Posò allora la bottiglia a terra, spiazzata da quel suono a quell'ora improbabile della notte.

“Holly, apri, sono Will” disse la voce dall'altra parte dell'appartamento.

La donna, spiazzata, si alzò di scatto e corse ad aprire. Will, con un mazzo di fiori in mano, la osservava con uno sguardo misto tra incertezza e timore. Il volto della donna si contorse in un sorriso camuffato da rimprovero, talmente falso che Will ci mise appena qualche secondo per decifrarlo. Holly non ebbe neanche il tempo di aprire bocca, che il professore la stava già stringendo a sé.

“Non andare” le sussurrò. “Sei già a casa”.

La donna si abbandonò all'abbraccio e con un piede richiuse la porta alle loro spalle.

Mai, come in quel momento, si era sentita realmente a casa.
 

Scritta per Woodstock: maratone dell'amore libero indetto dal CoS.
Che ne direste di fare un giretto e spargere tanto ammore in giro per il web? :)