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Autore: MistressHell    11/07/2011    7 recensioni
Scuoto la testa pensando a quanto è stupido, a quanto io sia stupida per essermene innamorata, a quanto tutta questa situazione sia stupida e incredibilmente, mi rendo conto che va bene così, perché si sa, l’amore rende sempre un po’ stupidi.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Interwined Souls '
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Salve gente, allora dirò poche parole, sono fan delle Dramioni e volevo scriverne da tanto una mia, questa è solo una one-shot che spero vi lascerà almeno il sorriso sulle labbra, si svolge in un ipotetico sesto anno, Harry ha già sconfitto Voldemort e Piton e Silente sono ancora vivi insieme a tutti gli altri. Hermione non si è mai fidanzata con Ron e lui sta con Lavanda. Questa fan fiction partecipa al concorso one-shot dell’estate. Buona lettura ;)
P.S Mi scuso se i dialoghi non erano visibili.

 
 
Cammino, i piedi nudi vengono graffiati dalla sabbia ruvida e ancora calda, continuo a camminare, mentre il Sole è quasi alla fine, mentre le ultime persone se ne vanno dalla spiaggia, mentre il suono del mare mi riempie le orecchie, io cammino.
Non riesco a fare altro, se mi voltassi vedrei le ultime coppie allontanarsi sorridenti e finirei per ricordare, ed è quello che mi sono imposta di non fare mai, in questi ultimi dieci giorni mi sono imposta di non ricordarti.
Stupido, lui, che continua imperterrito, incurante dei miei sentimenti.
Stupida, io, che non riesco a togliermelo dalla testa nonostante tutto.
Mi guardo i jeans fino al ginocchio e soppeso l’idea di sporcarli sedendomi sul bagnasciuga umido, con uno sbuffo stizzito mi siedo accarezzando la sabbia tremendamente soffice.
Da quando sono diventata così vanitosa?
Ancora una volta è colpa sua, sua e della sua stupidità, perché mi sono fatta incastrare in questo folle gioco? Perché questo è stato per lui, un gioco, uno stupidissimo gioco.
Sorrido, all’ennesimo stupido, rendendomi conto che questo termine, nonostante io ne conosca di migliori, renda perfettamente l’idea di lui.
Ed ora io mi ritrovo qui a crogiolarmi nel mio malumore e affogando nella mia tristezza mentre osservo le onde del mare infrangersi e tornare indietro per naufragare un ultima volta, quelle onde mi trasmettono una tristezza immane.
 
Sei tu che togli a me, il bello dell’estate,
 un po’ tradisci me,
 un po’ tutte le tue giornate
 
Sbarro gli occhi mentre sento la musica arrivare da un bungalow dove si trasmette radio babbana, al diavolo, perché devo essere derisa pure da delle canzoni?
<< Insomma, tu sei Hermione Granger, prefetto, caposcuola nonché strega più brillante della tua età, perché ti fai condizionare così? >> borbotto al vento parlando a me stessa e insultandomi per la mia debolezza, voltandomi all’indietro guardo l’hotel dove soggiorniamo tutti noi, in effetti e anche colpa loro.
Con Harry che stava con Ginny e Ron che si era rimesso con Lavanda, mi sono sentita esclusa e inferiore, come se a me mancasse qualcosa che loro possedevano, qualcosa che io bramavo, ed era così, io aspiravo all’ amore.
Ed ora eccomi, come volevo, innamorata e con il cuore infranto, e tutto per colpa di quell’insensibile, vanitosa Serpe.
È stato lui, a farmi innamorare, perché doveva essere così?
Perché abbiamo incominciato a parlare della guerra? Quella dove lui aveva perso tutto, quella che, mi aveva confessato, aveva perso con piacere.
<< perché un Malfoy non deve essere schiavo di nessuno, men che meno di un pazzo, pelato e senza naso >> borbotto imitando la sua voce e ricordando la sua voce.
È partito tutto con quella stupida battuta,  detta con tono derisorio, seguita da una risata bellissima, quella risata aveva suggellato un incontro che da normale perlustrazione come prefetto si era trasformata in una conversazione amichevole.
Ed avevamo incominciato a cercarci quasi inconsciamente, in Sala Grande, in biblioteca, nei pressi del Lago Nero, poi c’era stato quel bacio, il primo, dato d’istinto e ricambiato esitante, ne erano
seguiti altri da allora insieme ad una frase orribile e che mi rimbomba ancora nella testa  << Hermione, non diremo a nessuno di noi, le persone che conoscevo potrebbero farti del male, mi dispiace >>.
Ci avevo creduto, che lo facesse per il mio bene, avevo anche accettato, ma da sciocchi ci eravamo fatti beccare da Ginny davanti il quadro della signora Grassa….
<< Herm, ti prego, vieni. È pronto da mangiare >> mi volto verso la voce di donna che giunge dalle mie spalle , Ginevra Weasley svetta davanti a me, in piedi con degli short e una maglietta, mi osserva con una sola emozione negli occhi , un emozione che non voglio vedere rivolta a me, compassione.   
Il mio orgoglio grifondoro strepita nel mio petto, ruggendo imbestialito, non voglio la compassione di nessuno, per questo la fulmino con lo sguardo, dopotutto fa male solo un po’.
<< Si può sapere cos’è successo? Fino a dieci giorni fa eri la felicità fatta a persona, non mi hai detto cos’è successo? >>  << lui non mi ama, Ginny >> dico in un sussurro triste.
<< Sciocchezze, ha quasi ucciso quel povero ragazzo Tassorosso che ha avuto l’ardire di chiederti un appuntamento >> rido, davvero, una risata spontanea al ricordo del suo volto trasfigurato dall’ira che minaccia di torture innominabili se solo si fosse permesso di avvicinarsi a me più di dieci metri.
La mia risata si affievolisce finendo in un colpo di tosse secco << già, a quanto pare non bastava >>.
<< Che vuoi dire? >> mi chiede lei piegando la testa in un espressione buffissima che mi ricorda tanto un cagnolino quando non capisce qualcosa.
<< Che ha deciso che preferisce le giovani Serpeverde a una Sangue Sporco >> dico sibilando le parole con rancore mal represso, lei aspetta paziente che le dica cosa ho visto dieci giorni fa.
 
Cammino  veloce per i corridoi, mentre stringo al petto i miei libri, devo andare il biblioteca, ho bisogno di un libro per un tema per Pozioni, Piton sembra godere delle disgrazie dei suoi studenti, soprattutto sei questi sono sotto la casa di Godric Grifondoro.
<< Draco >> sento squittire quasi da una voce femminile, i miei passi si arrestano e prima che il mio cervello cataloghi il mio comportamento come ‘spiare’ mi rifugio dietro un’armatura, poco più avanti ci sono due teste bionde, vicine, troppo vicine.
<< Daphne senti sii seria >> dice vedendo la serpeverde che gli accarezza il braccio lasciva << avanti Draco dimmi >> lui sorride << per quest’estate tutto apposto vero? Ci troveremo sempre nel solito posto? >> lei annuisce convinta << si ho già informato le ragazze >> dice sorridendo anche lei, mentre nella mia testa un unico pensiero ronza, insistente, un'unica parola, tradimento.
<< Bene, di loro che ho una sorpresa speciale per voi >>dice Draco per poi baciarle una guancia, mi allontano veloce verso la biblioteca, ora tutto quadra, il suo essere scostante, nascondermi le cose, era per questo, lui rivuole la sua vita da scapolo e sapendo di quante Purosangue gli ronzino intorno non si accontenterà di una lurida Sangue Sporco, una lacrima sola mi solca il viso mentre i miei lineamenti si fanno inespressivi, mi siedo ad un tavolo e apro il mio libro di pozioni.
<< Herm… cioè Granger >> sento dire dalla sua voce, alzo il capo incontrando un viso che mischia oro e argento, oro come i suoi capelli setosi e lisci, argento come gli occhi che mi guardano seri e che mi avvisano dell’arrivo in biblioteca di Harry accompagnato da Ron.
<< dimmi Malfoy >> pronuncio le parole fredde e lo vedo alzare un sopracciglio biondo incuriosito << so che tu, San Potter e Lenticchia quest’anno non andrete alla Tana >> dice mostrandomi il suo disgusto per tutto ciò che mi è caro con una smorfia in viso << no , infatti, ma non so cosa dovrebbe importartene Malfoy. Non hai delle compagnie femminili per quest’estate? >> ringhio quasi, distruggendo i miei buoni propositi di rimanere fredda e insensibile << cosa dici Granger? >> chiede e sembra davvero sorpreso e quasi offeso dalle mie accuse ma io ho visto tutto. Menti sapendo di mentire << Malfoy se non hai altro da dirmi, io vorrei studiare ma tu, perché non vai dalla Parkinson, dalla Greengrass o dalla  Bullstrode? >>.
Il cipiglio severo che gli si dipinge in volto mi fa solo innervosire << se questo è il tuo modo per dirmi che la discussione è finita… >> << esatto Malfoy, è finita >> dico lasciando intendere che non sto parlando della discussione ma della nostra strampalata storia.
<< Non voglio più parlare con te Malfoy né ora né in seguito >> e detto questo mi alzo ghignando internamente per la mia uscita di scena, almeno di quella potrò essere orgogliosa.
 
<< Herm, c’è qualcosa che non mi quadra, forse se tu gli avessi lasciato il tempo di parlare, invece di evitarlo per tutti questi giorni…. >>  << No Ginny, non ci sono forse >> affermo asciutta.
<< Ma Herm, come farai a sopportare di vederlo per tutto il settimo anno? >>
Scrollo la testa, seguirò il mio orgoglio grifondoro e probabilmente quella vena sadica serpeverde che lui è riuscito a trasmettermi,  e accetterò l’invito di quel tassorosso.
Mentre il sole continua la sua discesa verso il mare, guardo la linea dell’orizzonte e all’improvviso vedo una figura nera uscire dall’acqua completamente fradicia, borbotta insulti a voce alta e quella voce mi fa perdere un battito.
Scatto in piedi come una molla e scrollandomi la sabbia dai pantaloni guardo Ginny che mi restituisce uno sguardo stralunato.
<< Cos’è Granger? Stupita di vedermi? >> chiede con la sua voce strascicata, sputacchiando acqua salata a togliendosi un alga dalla chioma bionda con sguardo disgustato, possibile che lo trovi attraente anche così?
 Draco Malfoy, completamente inzuppato dalla testa ai piedi con i capelli spiaccicati sulla testa e tutti i vestiti che gocciolano acqua sulla sabbia mi sta davanti e io riesco solo a pensare a quant’è bello.
Sei proprio stupida Hermione.
Ginny di fianco a me scoppia a ridere senza ritegno piegandosi in due mentre Draco la guarda con profondo odio, vanitoso come sempre.
<< perché sei inzuppato dalla testa ai piedi Malfoy? >> chiedo ostinandomi a usare il cognome, un po’ per infastidirlo e un po’ perché voglio porre quel limite, quel limite che ci rende estranei e ci obbliga ai cognomi, Granger e Malfoy non Hermione e Draco.
<< è colpa tua, ti ho cercato dappertutto e quando ti ho trovato ho finito per smaterializzarmi dove ti trovavi, solo che non sono finito vicino al mare ma dentro al mare >> sputacchia un po’ d’acqua  borbottando le parole, mentre Ginny di fianco a me tossisce per riprendere fiato, sono convinta che se ne ricorderà per secoli, se avesse una macchina fotografica immortalerebbe il momento e ne farebbe una gigantografia.
Perché mi cercava? Cosa vuole?
<< e cosa vuoi adesso? Ti ho già detto che non ti voglio parlare più >> dico in un sussurro abbassando lo sguardo per non incrociare il suo sguardo, come una codarda.
<< Stupida grifondoro, dov’è il coraggio di cui vi vantate tanto? >> lo sento mormorare infastidito, il famoso orgoglio grifondoro prende possesso di me << non so dove sia il mio coraggio Malfoy ma so che non ti voglio qui adesso >> sputo le parole velenosa, quasi come una serpe, quasi come lui, che in risposta attacca più forte << ora sono Malfoy? Fino a due settimane fa ricordo che ti piaceva urlare il mio nome e ricordo che mi dicevi Draco e non Malfoy >> arrossisco fino alla radice dei capelli mentre Ginny mi guarda con tanto d’occhi << taci, stupido d’un serpeverde, sei venuto qua per prendermi in giro o cosa? >> quasi grido mentre la vergogna e la rabbia mi rendono più forte, lui serra la mascella infastidito << sono venuto qua perché una sciocca so-tutto-io è arrivata per l’ennesima volta alla conclusione sbagliata, una stupida ragazza riccia non mi ha lasciato parlare e non so per quale motivo ha pensato bene di mettermi in bocca parole non mie >> sbarro gli occhi sorpresa, mi crede così ingenua? Io li ho visti e lui continua a mentire << che stai dicendo? Ti ho sentito parlare con Daphne Grengrass, ti ho sentito dirle che vi sarete trovati al solito posto e che avevi una sorpresa per lei >> sputo le parole, ora come pensa di cavarsela?
<< Il solito posto non è altro che la villa estiva dei Malfoy, ogni anno io la lascio a disposizione dei serpeverde del mio stesso anno, la sorpresa saresti stata tu, volevo invitarti, volevo presentarti agli altri come la mia ragazza >> dice passandosi una mano fra i capelli lisci e biondi che con il colore del tramonto che li illuminava sembravano ancora più belli.
Rimango un attimo in silenzio assimilando le sue parole, voleva presentarmi come la usa ragazza, non aveva intenzione di tradirmi o lasciarmi.
<< Cosa? >> chiedo ancora shoccata, sembra non riesca a dire niente, lui sibila irritato perché deve parlare di cose private con Ginny davanti, che si gode la scena  a braccia conserte.
Un sorriso dolce mi si dipinge sul viso, odia esternare i suoi sentimenti così.
<< Hai capito bene, sei solo una stupida, non potevi chiedermi qualcosa altro che scappare? Che razza di grifondoro sei? >> sbuffo indispettita per essere stata chiamata stupida tutte quelle volte.
<< Forse essendomi innamorata del serpeverde per eccellenza mi sono fatta contagiare >> borbotto offesa prima di rendermi conto di ciò che ho detto, mi copro la bocca con le mani, nella speranza vana che non mi abbia sentito, intanto Ginny mi guarda con un sorriso malizioso sul volto e facendomi l’occhiolino si dilegua.
Draco mi si avvicina lentamente e anche se ha il suo solito sorrisino malizioso gli occhi risplendono quasi commossi << allora ti sei innamorata di me? >> mi chiede in un sussurro << si, stupida serpe >> borbotto rossa come un peperone mentre Draco mi alza il mento e posa le sue labbra sulle mie solo per un secondo.
<< ti amo Hermione >> il mio cuore perde un battito a quella rivelazione << ti amo Draco >> dico  per poi baciarlo in riva al mare mentre il cielo si fa scuro.
Sembra un atmosfera da film che però viene guastata da un singulto sorpreso che ci fa voltare, davanti a me ci sono le uniche persone che non approverebbero questa scena:Harry , Ron e Lavanda ci guardano fra lo shoccato e lo stupito mentre Ginny Weasley tenta di tirare via il suo fidanzato e suo fratello.
<< M…..ma… Hermione come hai potuto? >> mi chiede Ron disgustato, sospiro stanca << non merito anch’io di essere felice? >> chiedo riferita a loro quattro che formano due coppie affiatate   
<<  E pensi che lui ti possa rendere felice? >> mi chiede incredulo il bambino-che-è-sopravvissuto mentre guarda con odio il mio fidanzato che per riflesso accentua la presa sul mio fianco, protettivo e provocatorio al contempo.
<< è il nemico Hermione >>  << no, la guerra è finita Harry e io lo amo >> dico sicura stringendomi
A Draco che gongola visibilmente con un sorriso solare << e se mi volete bene dovrete accettare tutto ciò >>.
Harry e Ron rimangono fermi come se stessero decidendo se cacciarmi via o meno, per riflesso mi stringo a Draco guardandoli con uno sguardo triste, vedendo quest’indecisione faccio per parlare ma la voce di Ginny, terrificante e potente, riempie l’ambiente << Malfoy ama Hermione, è venuto fino a qui solo per dirglielo e voi non dovrete in nessun modo intervenire siamo intesi? >> la sua voce si fa grossa e ricorda pericolosamente la strillettera della signora Weasley , in risposta i miei due migliori amici annuiscono intimoriti mentre Lavanda si aggrappa felice al braccio di Ron.
Mentre gli altri si incamminano verso l’hotel, sotto lo sguardo di fuoco di Ginny, Draco mi guarda fra il divertito e lo spaventato << la guerra è finita ma la Weasley sarebbe un’ ottima comandante, fa quasi più paura di mia zia Bellatrix >>, scuoto la testa pensando a quanto è stupido, a quanto io sia stupida per essermene innamorata, a quanto tutta questa situazione sia stupida e incredibilmente, mi rendo conto che va bene così, perché si sa,l’amore rende sempre un po’ stupidi.
 
 
  

 

  
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