Questa one shot ha partecipato al {Lily&James Stories - Flash Contest classificandosi quarta. Ringrazio la giudicia GiulsGryffindor per il giudizio e il banner!
Il colore sbagliato
Lily
Evans attendeva con ansia il momento in cui
avrebbe potuto finalmente tenere tra le piccole mani una Cioccorana,
scartarla
e assaporarla lentamente.
Nonostante il suo migliore amico, Severus, le avesse
più e più volte offerto le proprie, comprate a
Diagon Alley, lei le aveva
sempre rifiutate per non turbare eccessivamente la sua famiglia con
oggetti
animati. Non che i suoi le avrebbero creato problemi –si
erano ormai assuefatti
alle stranezze che la circondavano-, ma sua sorella Petunia, che
già la
riteneva un mostro, avrebbe sicuramente scatenato una scenata di fronte
a
quell’ulteriore segno di stregoneria.
Così aveva accantonato in un angolo la sua bramosia
fino a quel giorno quando, sull’espresso per Hogwarts,
avrebbe potuto essere
pienamente se stessa e gustarsi i dolcetti che i suoi simili
sgranocchiavano invece
quotidianamente.
Era in fila con Severus accanto, battendo
ripetutamente un piede a terra preda dell’attesa, quando un
bambino sbucò da
dietro di loro, superandoli.
‹‹Ehi›› lo
richiamò spazientita, costringendolo a
voltarsi, ‹‹c’eravamo
noi››.
L’altro non diede alcun peso al rimprovero che lei
aveva mosso, piuttosto si concentrò sulla sua figura minuta,
fissandola
insistentemente.
‹‹I tuoi capelli hanno un colore troppo
acceso››
esordì inaspettatamente, lasciando Lily a corto di parole
per qualche secondo.
‹‹Come scusa?››
domandò lei stupita, non appena si
riebbe dallo sconcerto provato.
‹‹Non sono arancioni come dovrebbero
essere›› precisò
lui avvicinandosi, ‹‹ricordano piuttosto le
fiamme di un camino acceso››.
Lei rimase interdetta a quella sottospecie di
critica, mentre Severus si fece avanti, pronto a difenderla come il
più
coraggioso dei cavalieri.
‹‹E tu chi saresti per
giudicarla?›› chiese astioso,
scrutandolo con occhi per metà socchiusi.
‹‹James Potter›› si
presentò l’altro senza tendere
loro la mano, ‹‹comunque nessuno ha chiesto la
tua opinione, stavo parlando con
lei››.
Prima che Severus potesse replicare qualcosa di
appropriato a quella manifestazione di ingiustificata maleducazione,
James
continuò:
‹‹Inoltre i tuoi capelli sono unti, non mi sembri
un
esperto in materia››.
Lily sentì distintamente la rabbia montarle in petto
e spingere per fuoriuscire dalle sue labbra sottili.
Prima che Severus compisse qualcosa di stupido per
cui avrebbe potuto essere punito, si fece avanti, fronteggiandolo
mentre la
guardava incuriosito.
‹‹E tu invece, chi cavolo saresti? Un
parrucchiere?››
indagò, esasperata dalla sua presunzione.
Lesse lo
smarrimento nell’espressione dell’altro e si
ricordò solo in quel momento che
lui era un mago, nato e cresciuto in un mondo diverso dal suo, dove
quella
parola probabilmente non era mai stata pronunciata.
‹‹Un parrucosa?››
domandò infatti James, perplesso.
‹‹Oh, lascia perdere›› lo
liquidò lei con un gesto
distratto della mano.
Si voltò verso il suo migliore amico, offrendogli un
sorriso affettuoso per placarlo e concentrandosi di nuovo sulla fila
che la
separava dall’ambita Cioccorana.
Credeva di essersi ormai lasciata alle spalle
quell’assurda e fastidiosa conversazione quando
sentì l’altro aggiungere ancora
qualcosa.
‹‹Ti auguro di non essere smistata a
Serpeverde››
sentenziò James, mantenendo il suo posto davanti a lei.
‹‹Perché mai?››
chiese stupita e anche un po’
risentita per quel suo impicciarsi in questioni che non lo riguardavano.
‹‹Innanzitutto gli studenti di quella casa sono
antipatici e maligni›› enumerò,
alzando un dito di fronte al suo viso, ‹‹poi il
verde non si addice affatto al colore dei tuoi
capelli››.
Di nuovo quella storia dei capelli, proprio non
sembrava andargli giù.
‹‹Mi basterebbe essere in una casa diversa dalla
tua
per essere totalmente soddisfatta›› lo
assicurò Lily, sufficientemente acida,
decidendo di troncare sul nascere qualsiasi tentativo di replica
dell’altro.
James sembrò recepire l’antifona perché
tacque, recuperò
una confezione di caramelle Tutti i
gusti più uno e si defilò velocemente, diretto al
suo scompartimento.
La bambina, finalmente liberata dalla sua presenza,
riuscì ad acquistare la Cioccorana poi si scostò
di lato, lasciando posto a
Severus che attendeva dietro di lei. Nel farlo incontrò il
suo riflesso nel
finestrino del treno e si ritrovò inaspettatamente a fissare
i capelli con
attenzione. Ne raccolse una ciocca e la esaminò fino a
quando il suo amico,
raggiungendola, la costrinse a porre fin a quell’ispezione.
Nonostante possedesse finalmente ciò che aveva
desiderato ardentemente per l’intera estate, una sensazione
di disagio
persisteva in lei, turbandola.
C’era davvero qualcosa che non andava nei suoi
capelli?