“Andiamo Lily! Prima o poi mi dirai dove mi stai portando?”
“Per Merlino, Sev! Sei peggio di un bambino! Ancora un attimo di pazienza!”
“Spera solo che ne sarà valsa la pena altrimenti non posso prometterti un comportamento… ortodosso!”
“Se non la smetti di parlare ti tappo anche la bocca! E lo sai che lo faccio!”
Due ragazzi, appena scesi da quello che i Babbani chiamavano “autobus”, erano arrivati in un tranquillo e soleggiato paesino di mare.
La ragazza, alta e magra, con lunghi capelli rossi e grandi occhi verdi, era dietro un ragazzo più alto di lei, che assomigliava in modo preoccupante ad un pipistrello per i lunghi capelli lisci e neri, gli abiti scuri e logori e un naso decisamente fuori dalla norma, coprendo i suoi occhi con le mani.
Il ragazzo camminava goffamente spinto dalla così detta “Lily” verso una stradina che portava ad un piccolo tratto di costa nascosto e completamente deserto.
“Eccoci finalmente!” esclamò elettrizzata Lily, scoprendo gli occhi di pece di un finto scocciato Severus.
Ma quello sguardo nel ragazzo mutò nel giro di un secondo dallo scocciato all’incredulo, non appena vide il paesaggio che gli si presentava di fronte.
Un alto scalino li separava da una naturale spiaggetta privata, nascosta da una parete di un promontorio ricoperto di vegetazione; la finissima sabbia bianca era perfettamente visibile sotto la cristallina acqua del mare che si infrangeva dolcemente, gorgogliando.
Con tutto il corpo che esprimeva meraviglia e senza dire una parola, Severus scese il grosso gradino e cominciò a camminare nella sabbia, fermandosi circa a metà strada per ammirare nuovamente quella meraviglia.
Dietro di lui, interpretando male il suo silenzio, Lily si affrettò a spiegare: “Ecco, vedi, siccome mi avevi raccontato che non eri mai stato al mare, avevo pensato che sarebbe stato bello andarci insieme..”.
Ma Severus ancora non si girava, così sempre più a disaggio Lily continuò: “ Questo posto l’ho scoperto l’anno scorso per caso e dal primo momento che l’ho visto ho pensato a te… Cioè ho pensato che te lo dovevo fare assolutamente vedere! E poi, visto che non eri mai andato al mare…bè ho pensato che sarebbe stato bello andare qui la tua prima volta…”. Ma ancora Severus non dava segni di vita…
“Sev…? Va tutto bene? Guarda che se non ti piace qui conosco un sacco di posti in cui andare…! O se non vuoi andare a mare ce ne possiamo andare via subito…” tentò ancora Lily. “Sev? Sei arrabbiato con me? Scusa se non dovevo portarti qui…” Ma in quel momento Severus si girò e con grande stupore della ragazza notò che aveva gli occhi lucidi, ma decise di non commentare.
Il ragazzo la raggiunse correndo e la prese per i fianchi per aiutarla a scendere ma, senza preavviso, mentre Lily era ancora a mezz’aria, la fece roteare e l’abbracciò scendendola a terra.
Lei rispose all’abbraccio e quando Severus sussurrò un “Grazie” da sopra la sua spalla, lo strinse a sé ancora più forte.
Quando finalmente si staccarono, entrambi sorridenti si avvicinarono verso l’acqua.
Con uno scatto fulmineo Lily gli prese le mani e lo spinse per farlo cadere, ma non si era accorta che Severus non aveva mollato la presa dalle sue mani così finì per bagnarsi pure lei nell’acqua del mare.
Dopo una lotta “all’ultimo sangue” fatta di spintonate e schizzi,di rincorse e di solletico, e dopo la vittoria stracciante di Lily, si distesero esausti e con tutti i vestiti zuppi nella spiaggia, per guardare il tramonto sul mare.
“Sev?” chiamò la ragazza.
“Si, Lily?” rispose sorridendo appena lui.
“E se non dovessi farcela ai G.U.F.O.? Se venissi bocciata in tutto e mi mandassero a casa disgustati?” domandò in preda al panico la ragazza.
Severus si voltò verso di Lei, appoggiandosi su un gomito.
“Stammi a sentire: tu sei la migliore strega del nostro anno. Ma che dico? Sei la migliore strega in assoluto! Sei brava in tutte le materie, tutti i professori ti adorano e ad anche in molti ragazzi susciti grande interesse..” aggiunse provocando una risata e meritandosi una spintarella amichevole da Lily.
“E’ assolutamente impossibile che qualcuno provi disgusto per te, figuriamoci per una bocciatura ai G.U.F.O…!” continuò lui, ormai dello stesso colore dei capelli della ragazza.
Lily gli saltò praticamente addosso, abbracciandolo più forte che mai, poi si distese vicino a lui.
“Sei l’amico migliore del mondo, lo sai vero?” gli disse lanciandogli uno sguardo furbetto.
“Mi sembra che qualcuno me l’abbia già detto” rispose Severus abbozzando un sorriso poco convinto.
Rimasero in quella posizione finché il sole non scomparve, completamente inghiottito dall’orizzonte.
“Sev?“ ruppe il silenzio Lily, sussurrando.
“Si?”

Gli occhi verdi incontrarono i neri.

“Promettimi che non cambierà mai niente tra noi. Promettimi che tra vent’anni saremo ancora qua, tu e io, amici come lo siamo adesso.”

Lui sapeva che sarebbe rimasto tutto così com’era.
Sapeva che l’amicizia di Lei non poteva trasformarsi in un qualcosa di più, ma poteva solo rimanere una fraterna amicizia.
Sapeva che il Suo cuore sarebbe appartenuto ad un altro, mentre quello di Lui sarebbe stato segretamente riservato a Lei per il resto della sua vita.
Ma il conforto nel sapere che Lei aveva bisogno di lui era più forte di qualsiasi dolore.
Lui ci sarebbe sempre stato.
Sarebbe stato l’amico con cui parlare.
Con cui confidarsi.
Con cui ridere.
Sarebbe stato l’amico sempre disposto a perdonarla.
Sarebbe stato persino l’amico pronto a dar consigli sui ragazzi.
Sarebbe stato tutto questo, pur di essere Suo Amico.

“Te lo prometto” sussurrò Severus, per non farsi tradire dalla voce.