Warning! Movieverse: Ritorno a Oz, film
del 1985.
Se non lo conoscete, ma suvvia, anche se lo conoscete, andate
al link riportato nelle note :)
too late
~ mai aveva pianto.
Dorothy Gale era poco
più che una bambina, e nella sua vita le era già capitato di
tutto.
Aveva viaggiato a bordo
di un ciclone e ucciso una Strega Malvagia piovendole in testa con un’intera
fattoria. Era sfuggita a una Strega Perfida ed era tornata a casa grazie a un
paio di scarpette di rubino incantate. Era stata catapultata di nuovo in quel mondo
fantastico da un fiume e un temporale; era sfuggita ai Ruotanti e a una
Principessa che voleva rubarle la testa; aveva attraversato il Deserto della
Morte, volato su un’improbabile macchina con la testa di Gump, accettato d’incontrare e supplicare il temibile
Re degli Gnomi.
Mai, neanche una volta,
nel corso di queste straordinarie e pericolose avventure, aveva pianto.
E adesso se ne stava lì, china sul blocco di pietra che erano
le ginocchia del Re, a bagnarlo di tutte le sue lacrime, perché non avrebbe mai più rivisto lo Spaventapasseri.
« No, no. Non
piangere. Povera, povera Dorothy Gale del Kansas... »
La voce cavernosa del nemico
non le faceva paura, così come non le era di alcun conforto il tocco
della sua mano dura e tagliente sui capelli. Non c’era niente che potesse fare più male
del destino dello Spaventapasseri, il Re di Oz, il
suo amico. Era già stato terribile dirgli addio una volta.
Il Re degli Gnomi,
però, sembrava davvero colpito.
« Non mi ero reso
conto che lui fosse così importante per te. »
E le lacrime di Dorothy
Gale continuarono a scorrere forte, nella consapevolezza che –
finché non era stato troppo tardi – non se n’era resa conto neppure lei.
Spazio dell’autrice
Prima di tutto, guardatevi la scena. Meglio se fino alla fine. Penso
possa spiegare molto meglio di me ^^
Ora, riassumendo: Dorothy è davvero una ragazzina coraggiosissima
– e, per quanto nel film del 1939 assuma spesso un ruolo da fanciulla in
pericolo, nel ciclo di romanzi originali raramente la si trova in
difficoltà: anche nei guai peggiori è sempre ottimista e
determinata, e a volte persino impertinente nei confronti di chi la minaccia. Ed
è vero che in Return to Oz – questo straordinario sequel che vorrei aver
scovato anni fa, accidenti! – la sola e unica volta in cui la si vede
piangere è nel momento in cui il Re degli Gnomi le fa capire che non
potrà mai più rivedere lo Spaventapasseri.
«Non mi ero reso conto che lui fosse così importante per te.»
Adesso, coraggio, ditemi se non
è un pairing canon.
X3
Scriverò ancora su questa versione, ne sono sicura; non per
niente mi ha fatta innamorare alla follia anche di Jack e di Tiktok. ♥ Perciò
aspettatevi presto altre mie incursioni: lettori avvisati, mezzi salvati! xD
Aya ~