Autore: Jules_Black
Titolo: Dettagli di noi
Personaggio Scelto: Sirius Black
Altri Personaggi: Marlene McKinnon
Genere: Introspettivo, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flash-fic
NdA eventuali: Sister, è ufficiale! Questa è una delle poche storie che mi ha soddisfatta! L’ho “sentita”, parola per parola. Ecco, magari tu la troverai una gran cacata (passatemi il termine lievemente “sconcio”), ma devo comunque ringraziarti per aver indetto questo contest, per quanto mi sia iscritta appena in tempo! Mi tappo la bocca e chiudo lo sproloquio. Buona lettura! :)

Dettagli di noi

Hai presente quegli aggeggi Babbani, Marlene?

Quei video-così che riflettono le immagini su una scatoletta nera?

Sai, proprio quelle immagini, puoi gestirle tu. Scorrono avanti ed indietro, senza fermarsi o facendolo all’improvviso. Con un click, attraverso un tele-qualcosa. Una scatoletta nera, anche lei, piena di bottoncini colorati che assomigliano a tante Gelatine Tutti gusti + 1.

Ti ricordi quando passavamo intere riunioni dell’Ordine a mangiarne a tonnellate, no?

Forse ne è rimasto un pacchetto nella credenza di Dorcas. Devono essere ormai ammuffite, ma con il passato non si sa mai. Ogni tanto ritorna, più integro di prima. Immutato.

Quelle immagini… Scorrono, Marlene. Ed esiste un tasto – freccia bianca su fondo nero- che ti riporta indietro. Rivivi quello che hai già vissuto! Basta premere un bottone e , puff!, vieni catapultato nel passato.

Dalle aiuole di un qualche giardino incolto e dimenticato, ho visto la loro guerra Marlene. Ho visto i loro morti e le loro armi, ho visto le loro lacrime per quelle immagini finte, per quei film.

E la nostra guerra, Marlene? La nostra?

Quella giocata sotto le lenzuola, le bacchette appena illuminate, il tuo sorriso che sbiadì nel momento esatto in cui la porta di quella camera si aprì?

Dove sono la Luna, i fiori, il profumo di ciliegie, le canzoni strillate al cielo e tutti quei dettagli di noi che mi facevano impazzire?

Impazzisco adesso Marlene. Qui, tra le ombre buie e le sbarre della prigione.

Le notti passano, Marlene, senza luce e senza futuro.  Le stelle si riflettono nella pozzanghera della mia cella e si spengono, mute, senza riserve.

I granelli di polvere mi ricordano quanto siamo piccoli in quest’universo – particelle non complementari che, da destino, si sono respinte.

Poli positivi, Marlene. Poli positivi, perché nessuno di noi due voleva fare la parte del cattivo.

I tempi stanno cambiando, la guerra è sbiadita dietro le nuvole di una nuova tempesta.

Ho capito che poi paghi tutto quello che la vita ti dà ,che un compromesso a volte vale la libertà.

E l’ho firmato il mio compromesso, Marlene. Per Lily e James.

Ed ho pagato tutto- perché, si sa, i ricordi migliori hanno un gran prezzo.

E continuo a guardarti da qui, pur sapendo che tu già te ne sei andata.

E fisso le stelle, immobili, dalla mia prigione.

E continuo a ripetermi che alla mia vita sarebbe stato proprio necessario uno di quei congegni Babbani per avere quel tasto che, magicamente, riporta indietro; che, magicamente, mi avrebbe fatto tornare da te.