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Autore: DreamOn    11/07/2011    1 recensioni
il seguito di what "if emma changed?"
emma e will escono a cena, will è entusiasta della nuova Emma, la trova così sexy! come evitare di buttarsi?
è la sua unica occasiona per renderla sua, prima che lo faccia qualcun'altro.
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DreamOn
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Will Schuester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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What if Emma Changed?

There is perfect?

 

Non riuscivo ancora a credere che stessi veramente per uscire con Emma.

Erano due anni che non uscivo ufficialmente con lei.

Ok, forse mi stavo montando troppo la testa.

Se fossi sceso dal mio piedistallo forse mi sarei gustato la serata di più, non aveva senso farsi filmini mentali su quello che sarebbe potuto succedere, perché se non fosse successo niente la delusione sarebbe stata amara, e dura da digerire.

Indossai il gilè che mi aveva regalato, era stupendo e la taglia perfetta! Mi stupii che Emma sapesse che taglia indossavo, perché io certe cose su di lei proprio non le sapevo, e non avevo mai dato importanza al fatto di saperle.

Che portasse una S?

Dopo essermi vestito, lavato i denti quattro volte, e fatto due docce – si so che è strano, ma non si sa mai che non succeda veramente qualcosa – uscii di casa, pronto per andarla a prendere.

Avevo le farfalle allo stomaco, ero così emozionato all'idea di uscire con lei! Con questa nuova Emma incredibilmente bella e sexy.

Non appena arrivai davanti a casa sua mi chiesi perché non le avessi portato qualcosa del tipo una rosa, un mazzo di fiori.. ma possibile che fossi così idiota?? Ormai era troppo tardi per tornare indietro o entrare furtivamente nel giardino del vicino e rubarne una, perciò mi arresi all'idea che la cosa più romantica che potessi fare era già svanita nei miei rimorsi.

Quando Emma uscì di casa non potei fare a meno di restare incantato.

Era bellissima.. ma possibile che in due anni non mi fossi mai accorto del suo bel fisico?

Era perfetta! Da dietro dimostrava vent'anni scarsi.

Indossava un vestito nero con uno scollo a V e le maniche sottili.

Le arrivava a metà coscia, ed era chiuso con una grossa cerniera color oro sulla schiena.

Favolosa.

Ai piedi portava delle scarpe nere con il tacco ed il platoé molto alto, da uomo non avrei saputo giudicare l'altezza, ma ricordandomi certi discorsi di Kurt sull'importanza dei tacchi, dedussi che era un 12.

Aveva una pochette rossa che teneva sulla mano destra, anche lo smalto era rosso, mi ricordai che quella mattina non ce lo aveva, quindi se lo era messo da poco, il che mi fece pensare che non si fosse messa le prime cose che si era trovata sotto mano.. quindi teneva a quella serata così tanto da passare ora a prepararsi? Will.. ti fai troppi filmini mentali!

Eppure anche i capelli erano perfetti, come sempre aveva la riga a lato ma si vedeva che li aveva arricciati con il ferro, perché quella mattina non erano così, li aveva lasciati al naturale, mossi.

Ciao!-mi salutò quando si accorse che lo stupore mi impediva di parlare.

Ciao... ehm.. sei stupenda!-dissi imbarazzato, avevo ancora la gola secca.

Grazie! Tu hai messo il gilè che ti ho regalato!-disse allegramente mentre la feci salire in macchina.

Si! come mi sta?-chiesi cercando per un momento di non fissarle le gambe.

Benissimo!- mi sentivo una nullità accanto a lei che era così bella.. non mi sentivo alla sua altezza.-Wow! Ho azzeccato la taglia!-aggiunse mentre misi in moto la macchina.

È vero! Mi hai sorpreso infatti! Non pensavo conoscessi la mia taglia!-dovevo calmarmi altrimenti rischiavo di saltarle addosso.

Will.. se c'è una persona che conosco meglio di quanto conosca me stessa, sei tu!-disse dolcemente, e questo mi portò a pensare che fosse la vecchia Emma di sempre.

Quella Emma tenera, dolce, altruista che mi conosceva “meglio di quanto conoscesse se stessa”. Praticamente mi sentivo la persona più fortunata del mondo.

La donna che amavo, durante l'estate si era trasformata in una “gattina sexy e provocante” ma era rimasta caratterialmente quella che io amavo follemente.

Due piccioni con una fava, si può dire?

Ma come mai mi aveva sempre tenuto nascosto quel ben di Dio? Mi scappò una risatina dopo questo pensiero, infatti attirai la sua attenzione.

Perché ridi?- chiese con la sua solita punta di ingenuità che nascondeva nel tono di voce.

No no.. niente, solo che... - dissi imbarazzato.

Solo che?- chiese incuriosita.

Solo che sei.. ehm.. stupenda!- dissi infine.

Ma dai Will, sono la solita Emma di sempre, solo che ho la gonna più corta e i capelli più lunghi!-sorrise e mise una mano sulla mia, che era impegnata a cambiare la marcia della macchina. Il contatto con la sua mano, la sua calda mano, mi provocò un brivido sulla schiena che nascosi in un sorrisetto isterico.

Sei bellissima!-forse la stavo lusingando troppo con i complimenti, sapevo che lei non amava sentirsi osservata, forse era ora di smetterla.. ma ormai aveva invaso ogni mio pensiero perverso! Sorrisi, mentre lei ritirò la mano e prese la pochette.

Vedo che non cedi! Grazie Will, lo apprezzo molto.-disse guardandomi negli occhi mentre mi fermai ad un semaforo.

Prego!- poco dopo arrivammo al ristorante.

Ero così emozionato all'idea di passare la serata con questa sexissima donna che sedeva al mio fianco, che quasi mi mancava l'aria.

Le aprii la porta e la feci scendere dalla mia macchina, che anche lei non era alla sua altezza.

Sono secoli che non vengo al bel grissino!-disse mentre entrammo.

Anche io! L'ultima volta che ci sono venuto ero ancora sposato!-sorrisi, anche se l'amaro ricordo di Terry mi intristì, e secondo me intristì anche lei che a sentirmi pronunciare quelle parole aveva fatto una smorfia, ma era riuscita a mascherarla in un sorriso.

Due anni fa!-disse sedendosi davanti a me in un tavolino per due.

Sono già passati due anni...-dissi, più a me stesso che a lei.

Già..per me invece sono passati sei mesi.-rabbrividii al ricordo di Howel, e sperai che lei non se fosse accorta.- ma cambiamo discorso! Non voglio parlare di ex-mariti e ex-mogli!-fui grato che cambiò discorso.-come va al glee club? Com'è stata la prima lezione dell'anno?

Grandiosa! Tutti i ragazzi hanno cantato qualcosa, a parte Mike, che in compenso ha dato il meglio di se in una canzone di Suoja Boy...

ha fatto la crank that?-chiese sfogliando il menù. Un momento! Emma sapeva cos'era la crank that? Ma quando la finiva si stupirmi??

Si si quella! Poi Mercedes ha cantato Heart of glass con Santana, sai.. quella dei Blondie!- Emma annuì in attesa che proseguissi.- e Rachel ha cantato un pezzo della Strainsand. I ragazzi hanno cantato insieme una canzone degli Oasis e Quinn un pezzo della Swift, Tina una canzone dei Florance and the machine, Heavy in your arms.

Mi sembra di capire che vi siete divertiti!-sorrise alzando gli occhi dal menù.

Si si infatti!-cominciai a guardare io ora il menù, perché prima, mentre lo faceva lei, ne avevo approfittato per squadrare ogni dettaglio del suo viso.

Oggi ho parlato con Sue.- disse bevendo un sorso del vino che ci avevano appena portato.

An si? Perché?-odiavo Sue... e mi ero ripromesso che l'avrei evitata per tutto l'anno, a costo di venir licenziato.

Perché quando mi ha visto mi ha chiesto dov'era Emma e perché avessero assunto sua sorella! Così io mi sono messa a ridere e lei a cominciato a fare le sue solite battutine dicendo che sembravo una porno star, e ci siamo messe a litigare..- sorrise abbassando leggermente lo sguardo e muovendo il viso verso sinistra per scacciare dei capelli che le erano finiti sul viso.- poi mi ha detto che le piacevo così e che non sembravo più una suora e mi ha chiesto di uscire con lei a cena questa sera! -sbarrai gli occhi, Sue ed Emma???- ma poi le ho detto che uscivo con te e lei se ne è andata dicendo che era la mia ultima possibilità per avere un rapporto sociale con lei e che se non ti avessi bidonato mi avrebbe reso la vita impossibile per il resto dell'anno!- si fece scappare una risatina.

E hai scelto me?-chiesi infinitamente felice.

Ovvio! E poi mica dice seriamente vero?

Ehm.. credo di si! Sai com'è Sue.. te la farà pagare sicuramente, ma non ti preoccupare, ti aiuterò io!-non osavo immaginare a cosa aspirasse, spero a niente di umiliante.

grazie!-sorrise teneramente.

Figurati!- poco dopo arrivò la cameriera ed ordinammo.

Ero a corto di argomenti e la cosa si stava facendo imbarazzante, cosa potevo fare, o dire?

Dovevo raccogliere le idee...

Scusa Will, io vado in bagno..-Emma si alzò, prese la pochette ed andò in bagno, lasciandomi ovviamente a bocca aperta mentre sfilava davanti a me.

 

* * *

 

Entrai in bagno ed appoggiai le mani ai lati del lavandino, chiusi gli occhi un momento e feci un respiro profondo.

Alzai lo sguardo e mi guardai allo specchio.

Ero veramente io?

Non mi riconoscevo più.

Avevo detto a Will che mi sentivo a mio agio così, ma non era vero.

Mi sentivo ridicola, mi facevo paura da sola.

Mi mancavano i miei golfini e le mie gonne a vita alta, che mio fratello mi aveva impedito di usare se non per occasioni speciali e solo di colori tenui, quali il beige, il marrone, il grigio ed il nero.

Le scarpe mi stavano cominciando a fare male, erano troppo alte e non ero abituata a portare tacchi del genere, in più ci si era messo anche il paltoe...

E il vestito era così corto che avevo il terrore di camminare.

Perché mi ero lasciata trasformare?

Lo sapevo il motivo... e pensavo anche che fosse una buona ragione.

Volevo cambiare, volevo lasciarmi alle spalle l'ocd e tutto il resto.

Volevo dare fuoco ai miei guanti di gomma che utilizzavo costantemente ogni volta che pulivo qualcosa.

Volevo vivere la mia vita, volevo essere me stessa, volevo essere un Emma diversa.

Più bella, simpatica, che non si facesse prendere da mille ansie, che non avesse più crisi di panico ogni volta che saliva in ascensore.

Il risultato?

Uno schifo!

si.. ero meglio dal punto di vista dell'estetica, ero più sexy, ed anche internamente ero cambiata. Ma non ero più io!

L'unico mio sollievo era che a Will piaceva la nuova me.

Lo avevo visto un paio di volte mentre mi sbavava dietro, e questo mi lusingava.

Era risaputo quanto lo amassi, ed infatti quella mattina avevo avuto il terrore di vederlo.

Temevo che non gli piacesse la nuova me.

Temevo che durante l'estate si fosse dimenticato di me, e secondo me lo aveva fatto, possibile che in tre mesi non abbia mai pensato, neanche per un secondo solo, a me?

Lui era sempre stato al centro di ogni mio pensiero, nonostante mio fratello abbia fatto di tutto per farmi dimenticare di lui, compreso organizzarmi vari appuntamenti in giro per il paese.

Ma niente era in grado di farmi dimenticare di lui.

Niente!

Non che non mi piacesse il mio nuovo cambio di Look, anzi mi sentivo incredibilmente sexy, ma dovevo ancora abituarmi.

Era strano vedermi così, richiusa in un tubino nero striminzito con dei trampoli sui piedi.

Mi sentivo quasi volgare... anzi, lo sarei stata se avessi messo le scarpe tacco 15 leopardate che mi aveva costretto a comprare quel pazzo di mio fratello.

Ma ormai era tardi per tornare indietro, non avevo più niente dei miei vecchi vestiti nel mio armadio, niente di niente, e poi Will era così abbagliato da me, che valeva la pena continuare no?

Feci un altro respiro profondo, che speravo mi ricaricasse di autostima, mi guardai per un ultima volta evitando di pensare alla vescica che mi si era formata sul tallone ed uscii dal bagno.

Emma è il tuo momento! La tua occasione, non sprecarla!

 

* * *

 

Quando Emma uscì dal bagno ci avevano appena portato da mangiare, ma non aveva ancora toccato cibo io, la stavo aspettando.

Eccomi!- disse sedendosi.- ci hanno già portato da mangiare? Wow!-appoggiò la pochette sulla parte del tavolo che era attaccata al muro divisorio con l'altra tavolata.

Si! vuoi del vino?- chiesi dopo che me lo fui versato io.

Si si grazie!-le versai il vino mentre pensai tra me e me che se la facevo esagerare con il vino magari la serata sarebbe potuta finire per il meglio!

Ok, dovevo assolutamente sotterrare tutti i miei pensieri perversi.

Will a che pensi?-chiese quando notò la mia espressione strana.

Io? no no... a niente!-mi giustificai.

Invece secondo me stai pensando a qualcosa che ti ha fatto concentrare così tanto da dimenticarti che stai ancora versando il vino e che tra meno di cinque secondi il calice traboccherà e inonderai il tavolo!-disse ironica facendomi notare il suo bicchiere.

Oddio! Ehm.. scusa!-appoggiai la bottiglia vedendo Emma leggermente imbarazzata all'idea di dover bere il suo bicchierone di vino.- mi dispiace veramente!-dissi cercando di rimediare.

No figurati, sarebbe stato peggio se avessi spanto tutto, probabilmente ti avrei ucciso!- disse sempre molto ironica, possibile che avesse mantenuto la calma così? Era proprio cambiata...

visto che durante la sua assenza in bagno l'unica cosa a cui avevo pensato era a quanto fosse sexy, ero ancora a corto di argomenti.

Oltre a shopping a Miami, che hai fatto quest'estate?- chiesi, così.. per non fare la figura dell'idiota totale.

Be'... mio fratello mi ha costretta ad uscire con sette uomini..- ammise imbarazzata, suscitando in me una fortissima gelosia. Io lo avevo detto e stra detto EMMA ERA MIA E SOLO MIA!

ah.. e com'è andata?-chiesi cupamente.

Male, cioè.. loro mi hanno anche chiesto di uscire ancora, ma ero io che non volevo...- abbassò lo sguardo, avevo il permesso di fraintendere vero?!?

come mai?-chiesi sperando con tutto me stesso che il motivo fossi io, anche se non me lo avrebbe mai detto conoscendola.

Perché non mi interessavano.. si erano simpatici, ma nessuno di loro mi ha fatto sta grande impressione! Infatti Keith c'è rimasto malissimo! Mi ha urlato dietro dicendomi:”io faccio di tutto per farti stare bene e tu li bidoni dopo una serata???” ma poi mi ha perdonata! Lo sa come sono fatta...-e con questo lei sperava di concludere il discorso, e anche io, quello che avevo sentito era abbastanza, avevo capito che avevo pista libera, e che avrei avuto più chance che Emma fosse mia.

Mm.. be'.. anche io sono uscito con una donna- bugia! Ma volevo farla ingelosire.

Davvero?- no.

Si!- dissi bevendo un sorso di vino, volevo prendere tempo e capire cosa inventarmi.- siamo usciti due o tre volte, ma non ha funzionato.

Perché?-chiese sempre più coinvolta, mentre notai che gli angoli della sua bocca formarono un piccolo risvolto in su, una smorfia di felicità? La mia immaginazione? La mia immaginazione.

Perché evidentemente non eravamo fatti l'uno per l'altra! Sono stato io a mollarla...per il tuo stesso motivo, cioè che non mi interessava poi così tanto!-feci apposta a dire: per il tuo stesso motivo, sperando capisse cosa intendevo.

Ah.. siamo un disastro come trentenni!-disse sorridendo.

Perché?-chiesi.

Perché non riusciamo a trovare la persona giusta.. ed ogni volta che qualcuno crede che noi siamo la loro persona giusta, ci tiriamo indietro!-sorrise, sicuramente lo aveva detto ingenuamente, ma c'era un motivo, ed il motivo si trovava di fronte a me, e lo stesso valeva per lei.

Infatti! ahaha!-sorvolai sui quello che volevo realmente dire.

 

* * *

Feci salire Emma in macchina; avevo appena pagato ed eravamo appena usciti dal locale.

Mi dissi che era il momento giusto per osare, per decidere se l'avrei riaccompagnata a casa sua o se saremmo andati a casa mia.

Inutile dire che speravo che il suo cambiamento l'avesse aiutata a rivalutare la sua visione della sessualità.

Bene! Ehm... mi riaccompagni a casa?- chiese impacciata guardandomi.

oh..si certo, certo!-misi in moto la macchina, un po' deluso, ma d'altronde cosa potevo aspettarmi da lei? Che mi saltasse addosso? Ero io a dover fare il primo passo.

Durante il viaggio non parlammo molto, io accesi la radio e lasciai che Emma cambiasse i canali delle stazioni musicali.

Parcheggiai sul vialetto di casa sua; will, ora fai il benedetto primo passo! Fallo! Mi dissi cercando di costringermi a farlo.

Valutai prima i pro e i contro della situazione.

Erano più i pro, valeva la pena lanciarsi.

ok.. io vado! Grazie per la bella serata Will! Sono stata bene, come sempre. Ehm io ecco.. ciao!- si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.

Poi mentre fece per scendere le presi il polso, lei si girò verso di me sconvolta.

Cosa stai facendo?-balbettò con voce un po' strozzata.

Non voglio che te ne vada...-dissi incertamente, lei si risedette in macchina e mi guardò confusa, poi spostò lo sguardo sulla mia stretta.

Oh scusa..-dissi mollandole il polso.- ma ero serio prima, non voglio che te ne vada.

Come?-chiese, mi guardava in un modo strano, avevo osato troppo? Cosa dovevo fare adesso?

Emma è stata una serata bellissima..-cominciai a dire.

Si si.. lo è stata anche per me, ma...-si interruppe, non sapendo che dire.

Ma potrebbe essere più bella!-possibile che ogni mio pensiero altamente pornografico si fosse concentrato in una frase, e che quella frase mi fosse seriamente uscita dalla bocca??

perché ero così idiota?

Cioè?- disse un po' irritata dal mio atteggiamento.

Non intendevo dire che...-lasciai in sospeso la frase, tanto aveva già capito cosa stavo per dire.

E allora cosa intendevi dire?-chiese alzando un sopracciglio e girandosi verso di me.

Questo!- mi dovevo lanciare? Quello era il momento giusto! Era girata verso di me e mi stava guardando aspettando che dicessi qualcosa, ma non dissi niente, la baciai e basta.

Mi avvicinai a lei cercando di dare un aria superiore e matura alla mia espressione da pesce lesso. La guardai negli occhi fino a quando le nostre labbra si toccarono.

Il contatto con quelle labbra, le stesse che per tutta la sera non avevano fatto che parlare, parlare e parlare ancora, mi provocò un brivido che mi percosse da capo a piedi.

Così soffici e dolci, perfettamente sincronizzate con ogni mio movimento.

Mi fece uno strano effetto; erano le stesse labbra che avevo amato baciare due anni prima, ma allora perché era così strano? Non era la prima volta che la baciavo, eppure la sensazione era quella.

Non riuscivo a staccarmi da lei; avrei voluto baciarla per sempre.

E per quanto suonasse male, era quello che stavo facendo.

E qualcosa mi fece credere che anche lei non volesse più staccarsi da me.

Anche perché il suo nervosismo iniziale, quell'esitazione che la prendeva ogni volta che mi baciava, quella sua rigidità iniziale, era già svanita.

Era come se si fosse abituata al contatto con le mie labbra, e si fosse rilassata.

Aveva appoggiato le mani sul mio viso e mi aveva attirato a se.

Entrambi avevamo gli occhi chiusi, il nostro non era un bacio di quelli passionali come mi sarei aspettato, ma un bacio dolce, come il primo che ci eravamo dati.

Ma non abbastanza dolce da poter essere breve.

Non sapevo cosa stesse pensando lei, e probabilmente non sapevo neanche a cosa stessi pensando io.

Ero troppo concentrato ad amare il momento per poter pensare ad altro.

Sarei andato oltre? Non lo sapevo.. sarebbe stato il destino a sceglierlo, non io.

Poco dopo, a malincuore, ci staccammo. Eravamo entrambi imbarazzanti.

Emma mi guardò sorridendo, facendo un piccolo respiro, come per prendere aria.

Io la guardai in attesa che dicesse qualcosa, o che mi tirasse un pugno.. vista la figura da maniaco pervertito di prima, me lo sarei aspettato.

e..era questo che... intendevi con “potrebbe essere più bella”?-chiese dolcemente.

Si!- sorrisi e la guardai, studiando mentalmente ogni suo movimento, seppure breve, ogni volta che i suoi occhi si muovevano, le sue mani nervose cercavano conforto in qualcosa, come mi guardava in attesa che dicessi qualcosa, com'era bella...- posso dirti una cosa imbarazzante?

si..-disse senza smettere di guardarmi con quelli enormi occhini.

Non ho fatto che pensare a te da questa mattina; e ogni volta che mi incantavo a fissare il vuoto in classe mi sentivo un idiota, sopratutto perché i ragazzi mi guardavano come se fossi un idiota!-ammisi impacciata.

Sai che c'è?-chiese- ho fatto lo stesso anche io!-sorrise e mi attirò a se per baciarmi.

Quel secondo bacio mi fece ricredere di aver amato il primo, poteva esserci qualcosa di più perfetto in quel momento?

Dicono che non esista la perfezione, secondo me si; la vera perfezione si raggiunge poche volte nella vita, sono momenti in cui sai che niente e nessuno potrà mai cambiarli.

Momenti in cui tutto ciò che hai sempre voluto diventa reale.

Capita raramente, ed a me era successo due volte, la prima due anni fa, la sera delle provinciali, dopo che i ragazzi mi avevano dedicato My life would suck without you.

La seconda era questa.

Il momento in cui tutti e due avevamo messo da parte gli errori dal passato, il momento in cui ogni nostro desiderio di era avverato.

Dicono anche che è impossibile essere colpiti dalla perfezione, che solo dio è perfetto.

Io avrei da ridire, Dio non era perfetto, altrimenti non ci avrebbero convinto che era un essere umano come tutti noi, quello era il nostro momento, il nostro bacio, la nostra perfezione, meritavamo quel momento, perché eravamo fatti l'uno per l'altra, ci amavamo e quando ci si ama, nulla ci può impedire di vivere la perfezione.

Chiamatemi pazzo, folle, orgoglioso... ma questo è quello che penso, di noi due e di quello che abbiamo passato, insieme e non.

La verità?

Forse no, non esiste la perfezione.

Ma se esistesse, sappiate che la perfezione è quel momento della tua vita che sai che lo puoi giudicare come il tassello mancante al puzzle. Quell'angolo riservato a te e alla tua felicità.

Quell'angolo chiamato Amore.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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