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Autore: rock star 96    11/07/2011    2 recensioni
mai provato l'amore misterioso, strano, che non sai nemmeno di chi sei innamorato?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                     UN ENIGMA DI RELAZIONE
 
Voi credete nel destino? Alle coincidenze? Ai casi strani? Beh, io sì, mi chiamo Tamisha, e credo a tutte queste cose perché le ho potute sperimentare io stessa, la mia storia inizia quasi dodici anni, quando avevo appena finito il primo anno di liceo, era stato un anno duro, anche perché non conoscevo nessuno e ho fatto fatica a conoscere alcune ragazze, ma alla fine siamo diventate tutte grandi amiche e per loro ero la burlona della classe, perché adoravo metterle in difficoltà con degli indovinelli e farle ridere con delle barzellette, è sì!!!!!! Ero una burlona proprio brava, ma sfortunatamente per me, ero una pessima studiosa del latino, e così venni condannata a frequentare il corso estivo, ed è proprio lì che comincia la mia storia, uno pensa che andare a scuola anche d’estate è una rottura, e ha ragione, ma io andavo volentieri a scuola solo per un motivo, per parlare con una persona che nemmeno conosco……..
 
 
Era la metà di Giugno, ma dal caldo sembrava fosse già Agosto, quella mattina avevo voglia di sfracellare la sveglia contro il muro più del solito, mi alzai dal letto come uno zombi, e dopo essermi lavata, vestita e aver preso il mio zaino, mi incamminai verso scuola, visto che ce l’avevo a due passi da casa.
Arrivata in aula, mi accasciai sul banco, sembrava che quelle due ore non passassero mai…. Avevo appena finito di disegnare un cucciolo di cane, un prato fiorito e un tramonto,così per ammazzare il tempo ulteriormente, scrissi uno dei miei indovinelli più famosi sul banco:
 
1)  QUAL’E’ L’ANIMALE CHE E’ CONTEMPORANEAMENTE LA, QUI E LA ? 
 
Nella speranza di alleggerirmi la noia ne scrissi altri:
 
2) In un acquario ci sono 9 pesci, ne annegano 3 quanti ne rimangono?
 
3) Ci sono quattro sorelle che non si vogliono bene e quando una viene quell’altra se ne và. Cosa sono?
 
E in fatti la noia si alleviò leggermente, e poi uscì da scuola.
Il giorno seguente, mi rimisi al banco dove ero già stata, diedi un’occhiata agli indovinelli, e rimasi sorpresa, ma erano risolti correttamente:
 
1)LA-QUI -LA
2)0, I PESCI NON AFFOGANO
3)LE QUATTRO STAGIONI
 
rimasi sorpresa, e sotto c’era anche un commento, “sono difficili, ma un po’ elementari non credi, comunque mi hai reso la lezione più leggera”, io interpretai un po’ elementari come un’offesa, e ne scrissi altri
 
1)      Il cammello ne ha due il dromedario invece una. Che cos’è?
2)      Più è grande e meno lo vedi, che cos’è?
3)      In una stanza ci sono due padri e due figli, quante persone ci sono nella stanza?
 
 
Ma anche il giorno seguente trovai le risposte giuste
 
1)      La M.
2)       Il buio!
3)      3 – Nonno, padre e figlio.
 
 
Volevo tanto spere di chi si trattasse, ma ormai il corso di recupero era finito, e io non potevo più sentirlo, ma l’ultimo giorno, misi il libro, e notai che non ci entra, misi le mani sotto, e trovai un quaderno con sulla copertina un grosso punto interrogativo, lo aprì, e al suo interno vi erano un sacco di indovinelli e una strana frase:
 
HO SCOPERTO CHE C’E’ QUALCUN ALTRO CHE HA IL MIO INTERESSE VERSO GLI ENIGMI, E VOGLIO SAPERSE DI PIU’, SE RISOLVI QUESTI ENIGMI SAPRAI QUANDO E DOVE VOGLIO INCONTRARTI, DALLA TUA CALLIGRAFIA SI DIREBBE O CHE SEI UNA RAGAZZA, O CHE SEI UN RAGAZZO CHE SCRIVE IN MODO STRANO, AD OGNI MODO,IO SONO UN HULA HOP CON LA FRECCIA, TU COSA SEI? E POI SE VUOI ANCHE TU INCONTRARMI, TI VOGLIO VEDERE NEL GIORNO DEL 2+9 E SE VUOI SAPERE IL LUOGO IL BANCO CI FARA’ DA GUIDA.
 
Non capivo proprio, cosa volevano dire? Finito il corso definitivamente, mi avviai verso casa, sempre con la testa in quel quaderno, mi distrasse a tal punto che andai a sbattere contro il palo che sorreggeva un cartellone pubblicitario, su cui era riprodotta l’immagine di un uomo e una donna che si abbracciano, e di fianco l’immagine dei simboli dei due sessi che si incatenano
   allora mi venne un lampo di genio, con l’espressione “io sono un hula hop con la freccia” si riferisce al simbolo maschile che è il cerchio con la freccia, ora rimaneva solo da capire cosa volesse dire il resto.
Ci pensai tutto il pomeriggio, ma non riuscivo proprio a capire, il secondo indovinello non mi convinceva, in genere 2+9 fa 11, ma sarebbe troppo scontato, e inoltre quel giorno era il 29 e…. in quel momento capì, per 2+9 non si intende sommare i numeri, ma intende dall’unione del 2 e il 9 cioè il 29, quindi quello che so era che è un maschio, mi voleva vedere oggi, ma non capivo dove, diceva “il banco ci farà da guida”, ma a che si poteva riferire, agli enigmi, no, sempre troppo scontato, ne abbiamo fatti tanti su quel banco, l’unica cosa che non abbiamo mai toccato erano…..i disegni!!!!!! Quello che avevo disegnato erano, un cucciolo di cane, un prato fiorito e un tramonto,riflettei bene, l’unico posto dove si potessero trovare bei prati fioriti in città era il parco, dove mi diressi al volo, ma non c’era nulla, poi, il cucciolo di cane, un posto dove c’e’ una vasta scelta di cani è il canile municipale, e passando per il parco si risparmia strada, e da lì il tramonto, ma c’era solo un problema, in quella zona ci sono solo palazzi, non c’e’ un luogo dove vedere calare il sole, rimasi a pensare per un po’, poi venni stordita dal suono delle campane della chiesa e… mi venne il colpo di genio, il campanile è il luogo più alto della città, mi addentrai nella chiesa, e cominciai a salire scalino dopo scalino, fino a che non arrivai in cima,non c’era nessuno, e mi cominciavo a chiedere se non avessi sbagliato, mi accovacciai in un angolo a rileggere il quaderno per un paio d’ore, finche non sentì il suono di passi, salì un ragazzo più o meno 16enne, che mi afferrò il quaderno dalle mani e mi disse
-allora sei tu la ragazza enigmatica!!!!!!-
-come?!?- risposi sorpresa
-sei tu quella con cui ho parlato tutto il tempo del corso, ti devo ringraziare, me lo hai reso più gradevole- io non dissi nulla, rimanemmo tutti e due in silenzio a guardare lo splendido tramonto che si godeva da lì sopra.
Misi un po’ di tempo a conoscerlo del tutto, si chiama David, e dopo 8 anni che ci frequentavamo, ci siamo sposati, ho sempre amato quel ragazzo, anche quando ancora non lo conoscevo, ma non perché era bello e per nient’altro, ma perché dovevo attendere per sapere di lui, perché era misterioso, perché era avvolto da enigmi, e oggi, dopo 12 ancora ci piace comunicare così
 
TU LO SEI PER ME, IO LO SONO PER TE, E’ UNA COSA PIACEVOLE, CHE COS’E’??
 
L’AMORE
                           FINE
  
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