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Autore: itsasiaJ    12/07/2011    5 recensioni
Aprii velocemente il mio armadio bianco, tirai giù il mio trolley azzurro e lo misi aperto sul letto. tornai davanti alle ante dell'armadio e presi tutti i vestiti appesi, con una velocità che nemmeno io stessa sapevo di avere, buttai tutto velocemente dentro la valigia.
Mi fermai un attimo e ripensai al suo messaggio “Mi dispiaceva farò tardi. Sono in studio fino a tardi con Bonnie, dobbiamo finire la canzone. A stasera, Joe.” No, no ,no non dovevo ripensarci e fermarmi, dovevo continuare. Dovevo andare via prima che arrivasse. Ripresi velocemente a fare la valigia, presi il mio beauty , andai in bagno e ci buttai dentro tutto quello che rimaneva dei miei oggetti personali, non dovevo dimenticare nulla, doveva essere come se non fossi mai stata lì. Neanche un minimo dettaglio doveva rimanere.
GRAZIE DI CUORE A TUTTE QUELLE CHE RECENSIRANNO, SPERO VI PIACCIA.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve  *ww* questa è la prima os che scrivo, non sono molto brava a scrivere ma spero vi piaccia. 
Dopo questo, vi auguro una buona lettura :3
Recensite in tanti, grazie **
baci, asia<3


***

Aprii velocemente il mio armadio bianco, tirai giù il mio trolley azzurro e lo misi aperto sul letto. tornai davanti alle ante dell'armadio e presi tutti i vestiti appesi, con una velocità  
che nemmeno io stessa sapevo di avere, buttai  tutto velocemente dentro la valigia.

Mi fermai un attimo e ripensai al suo messaggio “Mi dispiaceva farò tardi. Sono in studio fino a tardi con Bonnie, dobbiamo finire la canzone. A stasera, Joe.” No, no ,no non dovevo ripensarci e fermarmi, dovevo continuare. Dovevo andare via prima che arrivasse. Ripresi velocemente a fare la valigia, presi il mio beauty , andai in bagno e ci buttai dentro tutto quello che rimaneva dei miei oggetti personali, non dovevo dimenticare nulla, doveva essere come se non fossi mai stata lì. Neanche un minimo dettaglio doveva rimanere.

Mentre mettevo la mai roba nel beauty mi guardai allo specchio, il trucco nero che colava sulle mie guance, i miei capelli color miele stretti in una coda alta trasformatosi poi in un muccio , se ancora si poteva chiamare così.
No, non poteva andare di nuovo così, io che scappavo da lui. Lui che mi stava dimenticando.

Dovevo andare via, fra poche ora avrei peso l’aereo che mi avrebbe portato in Inghilterra, ad aspettarmi ci sarebbe stata mia cugina Jane. Le avevo detto tutto questa mattina, avrei alloggiato da lei finché non mi sarei trovata un posto dove stare.
Andai in salotto, presi un block notes sul comodino vicino al divano e incominciai a scrivere.

“ Joe vado via, DEVO andare via. Il motivo? Sei cambiato. Siamo cambiati, Ci siamo allontanati. E’ tornata Bonnie. Si perché in verità è questa la causa di tutto. Da quando è tornata lei non sei mai a casa e non venirmi a dire che è per la canzone, perché quando hai inciso con Miley non ci hai messo così tanto tempo e impegno. Quindi ammettiamolo. Ami ancora lei. Non l’hai dimenticata. Credevo che l’unica donna che amavi in questo anno e mezzo fossi io ma..mi sbagliavo. Ti risparmio la confessione, se così si può chiamare. Parto, parto fra qualche ora. Con la speranza di dimenticare questo splendido anno passato insieme a te. Difficile da dimenticarti quando ti ho amato come mai nessuno altro e lo farò sempre, lo sò.”
Stacco il foglio dal block notes e lo appoggio vicino al tavolino vicino all’entrata, lascio vicino al biglietto la collana che mi aveva regalato 5 mesi fa, una collana con un anello fatto a ciondolo, dove dentro c’erano incisi i nostri nomi.

Torno su in camera, prendo dalla valigia una maglietta, un jeans e un paio di converse. Prima di incominciare a vestirmi chiamo un taxi. Dopo essermi vestita sono pronta per partire, prendo le mie valigie e scendo giù in salotto.
Mi avvio alla porta, la apro porto fuori le valigie ma prima di chiudere la porta mi giro e la guardo.

Dio quanti ricordi mi ritornavano alla mente. Lo amavo da morire, ma dovevo farlo. Dovevo farlo per me e per lui, lui non mi amava e doveva iniziare ad essere felice.
Misi le valigie nel bagagliaio del taxi ed entrai dentro, dissi al tassista dove ero diretta e partì. Mi girai un’ultima volta per vedere quella casa, casa in cui avevo vissuto per un’anno. Quella casa che sentivo mia ma che adesso non era più mia.

Arrivata in aeroporto feci scaricare i bagagli e pagai il tassista, poi entrai dentro e andai a ritirare i biglietti, li avevo prenotati stamattina sul web erano i voli dell’ultimo minuto, ero anche stata fortunata a trovare Londra fra quei voli.
Dopo aver ritirato i biglietti mi sedetti sulle panchine lì vicino per aspettare che chiamassero il mio volo, anche se sapevo che ci avrebbero messo un’ora e mezza buona perché ero arrivata molto prima della partenza.

All’improvviso la suoneria del mio cellulare mi fece tornare alla realtà, presi il mio fidato blackberry dalla tasca dei jeans e guardai il numero.
Era Joe, appena vidi il numero non ci pensai neanche e rifiutai la chiamata. Che avesse visto il biglietto era impossibile, lui era ancora in studio, ma ora non avevo voglia di parlargli, era l’ultima persona con cui avrei voluto parlare in quel momento.

Presi il mio ipod, lo accesi, mi infilai le cuffie e schiacciai play. Dovevo distrarmi e non pensare a nulla in quelle ore che mi rimanevano da passare a Los Anglese.

Due ore dopo.
Fra poco avrebbero chiamato il volo e sarei partita. Finalmente, ero stanca di stare lì ferma su quella panchina scomoda e con la mia solita sfortuna i si era anche scaricato l’ipod.
“I passeggeri diretti a Londra sono pregati di dirigersi al gate numero 15, grazie”

Ecco il mio volo, presi i bagagli e mi diressi al gate numero 15. Stavo per salire quando sentii una voce chiamarmi.
AILEEN FERMATI! NON PARTIRE TI PREGO!” oddio, era Joe. No non poteva essere. No. No. No.

Mi girai e lo vidi, tutto sudato e trasandato che correva come un pazzo verso di me. Quando lo vidi mi venne un colpo al cuore. Era stupendo, anche sudato e trasandato, era fottutamente bello. Bello da morire.
Corse verso di me, era poco lontano e arrivò in un’attimo. Mi prese la mano e mi disse. “Aillen dove credi di andare? Cosa stai facendo? Perché scappi? No, non  è per Bonnie. Dio amore come puoi pensare anche un solo momento che io ti stai dimenticando? Che io preferisca Bonnie a te? Come hai potuto pensarlo? Eh? Come amore mio?” lo disse con voce dolce, non era arrabbiato. Si forse un po’ lo era ma mi parlava con una dolcezza disumana.

“Io...Io ti vedevo lontano da me, ti sentivo lontano..eri sempre in studio con lei e io..io a casa da sola ad aspettarti..ero stanca. Io pensavo preferissi lei, che ti fossi innamorato di nuovo di lei, Lei è stata importante per te, siete stati insieme per così tanto tempo e noi..mi sentivo invisibile..” dissi con voce tremante.
Lui avvicinò il viso al mio e mi disse con voce piena d’amore “
Girl you're not invisible, you're all that i can see.” e mi baciò, un bacio vero, un bacio pieno d’amore, un bacio pieno di NOI. Aileen & Joe.

FINE.

  
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