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Autore: cuoredpanna    12/07/2011    12 recensioni
Distruggere.
Distruggere.
Distruggere.
Nient’altro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- DISTRUGGERE -


Il suo bambino.
Portava in grembo il suo bambino.
Avrebbe voluto spaccare lo specchio che aveva di fronte, così da poter alleggerire un po’ di quella rabbia che gli ribolliva dentro.
L’aveva trovato per caso mentre gettava il suo spazzolino.
Due lineette parallele blu scuro.
Un solo significato.
Incinta.
E non poteva che essere suo quel bambino.
Perché?
Perché loro non avevano mai osato spingersi oltre un semplice bacio.
Perché Blair si ritraeva quando lui osava accarezzarla diversamente.
Perché ora capiva che lo stava usando come diversivo.
Avrebbe avuto un bambino nato da quel qualcosa che lui non capiva.
Da quella complicità.
Da quel legame.
Da quell’amore senza fine.
Scagliò in aria i profumi che Blair aveva compostamente sistemato.
Il suo mondo ora era in subbuglio.
Come glielo avrebbe detto?
Come si sarebbe giustificata?
Come avrebbe reagito?
Voleva solo distruggere tutto.
Cominciò a prendere a calci tutto ciò che gli si parava davanti.
Non era molto regale, ma non gli importava.
Era letteralmente furioso.
Non lo era mai stato in vita sua.
E sapere di non avere il controllo di se stesso lo spaventava e lo eccitava al contempo.
Era la prima volta che si sentiva libero.
Libero di esprimere il suo stato d’animo.
Libero da quella maledetta maschera costretto ad indossare da sempre.
Sbatté la porta dietro di sé decidendo di sfogare la sua rabbia lontano da lì, se Blair fosse stata presente non sapeva come avrebbe fatto a controllarsi.
Non ebbe nemmeno il tempo di concepire quel pensiero che si ritrovò Blair davanti, tornata dal suo giro di shopping sfrenato con la sua biondissima amica.
“Louis” sorrise lei.
E lui la trucidò con lo sguardo.
Distruggere.
Distruggere tutto.
Pensava solo a quello ormai.
Stringeva, nel pugno serrato, il test di gravidanza.
Blair fissò la sua mano e sgranò gli occhi terrorizzata.
“Blair” replicò lui sardonico.
E il cuore di lei si bloccò.
“C- come lo hai trovato? Hai frugato nel cestino della spazzatura?” chiese incredula.
“Non importa come l’ho trovato, ma a chi appartiene quel bambino” ringhiò e lei divenne paonazza.
“Allora Blair, a chi appartiene quel bambino?” replicò beffardo.
E lei tremò senza rispondere.
Le mani presero a sudarle,tanto che le buste le scivolarono dalla presa, prima salda.
Era furioso Louis, lo si capiva dall’espressione agguerrita che gli si era dipinta in volto.
Senza esitare la spintonò restando al suo posto.
Essendo sulle scale Blair perse l’equilibrio portando con sé, in quella rovinosa caduta, la quantità industriale di buste che stringeva tra le mani.
Distruggere.
Distruggere.
Distruggere.
Nient’altro.
Non appena le sue mani furono a contatto con il corpo esile di Blair, la rabbia svanì completamente dal suo corpo.
Aveva alleggerito il suo spirito sfogando tutto sull’unica persona che stava distruggendo la sua vita.
Con la rabbia sbollita fissò il punto il cui Blair giaceva immersa da buste di plastica firmate.
“Blair!” urlò correndo verso lei.
Cosa diamine aveva fatto?!
Chuck Bass.
Era lui la causa di tutto.
Una volta in ospedale Nate, Serena, Dan, Eric, Lily, Rufus, Eleanor, Cyrius e Dorota raggiunsero Louis, Roman e Harold erano già in volo.
C’erano tutti.
Tranne lui.
Poi la porta si spalancò e il passo deciso e scandito di Chuck si diffuse per l’intera stanza.
L’avrebbe pagata.
Raggiunse Serena e preoccupato chiese spiegazioni.
Louis in preda alla rabbia aveva spinto Blair giù per le scale.
Chuck digrignò i denti e serrò la mascella.
Blair rischiava la vita.
L’avrebbe ucciso con le sue mani.
Louis raggiunse Chuck e picchiettò sulla sua spalla.
Non appena questo si voltò lui sferrò un pugno.
Ma Chuck lo bloccò e ricambiò il cazzotto che andò a segno.
“L’avevo lasciata tra le tue braccia perché dovevi proteggerla” ringhiò e lo colpì di nuovo.
“E invece..l’hai quasi uccisa” ancora un altro pugno.
“E io ora ucciderò te” un altro pugno.
E un altro ancora.
E ancora.
E le maniche della camicia bianca divennero rosso rame.
E Chuck sentiva un piacere intenso pervadergli il corpo mentre riduceva, la faccia di quel francesino, a brandelli.
“Chuck” urlò Serena e Dan e Nate lo bloccarono.
“Lasciatemi, lo ammazzo” urlò scalpitando furioso.
“E’ colpa tua” urlò di rimando un sanguinante Louis.
“Cosa centro io? L’ho lasciata a te” urlò cercando di colpirlo ancora.
“Aspetta un tuo maledettissimo figlio” urlò pietrificando tutti all’interno dell’ospedale.
Chuck boccheggiò.
“C- cosa?” balbettò.
“Ho scoperto che era incinta e sono andato su tutte le furie” si giustificò cercando di asciugare il sangue che colava dal suo naso rotto.
“Non poteva essere tuo?” chiese Nate confuso, come sempre.
“Non abbiamo mai fatto sesso!” urlò furibondo.
“Si è sempre ritratta e ora capisco” disse indicando Chuck.
“Non ti ha dimenticato” disse sconfitto.
Chuck sgranò gli occhi.
La sua Blair aspettava suo figlio.
Si era ritratta.
Non aveva mai fatto sesso con lui.
Un moto di rabbia lo fece scattare.
Scrollò le braccia di Nate Dan di dosso e colpì, con un montante sinistro, Louis che crollò svenuto.
Poi si diresse correndo verso la camera di Blair.
Le strinse la mano con gli occhi carichi di pianto.
“Ti prego Blair non lasciarmi. Lo cresceremo insieme questo bambino. Io ti amo. Ti sposerò lo giuro. Blair, svegliati” gli occhi bruciavano e la gola doleva.
Il cuore fermo a fissare Blair.
“Ti amo Blair” ripeté stringendola a sé.
“Ho sbagliato. E’ con me che dovevi restare. Non ti lascerò più” sussurrò.
“Promesso?” disse flebilmente Blair.
E lui sorridente con il viso rigato di lacrime annuì.
“Mai più” sentenziò.
Mai più, non lo avrebbe fatto mai più, perché era sua Blair e quell’esserino così tenace che era sopravvissuto a quella rovinosa caduta era un Bass. Non lo avrebbe fatto mai più, perché si era ritratta, perché l’amava, perché solo loro conoscevano quella complicità, quel legame, quell’amore senza fine.
Distruggere.
Distruggere.
Distruggere.
Aveva solo distrutto se stesso Louis, e a quanto pareva i pugni di Chuck avevano distrutto il suo naso. Nessuno sarebbe mai riuscito a distruggere quell’incomprensibile qualcosa che c’era tra loro.
Quella complicità.
Quel legame.
Quell’amore senza fine.
L’ammise a se stesso.
Nessuno avrebbe mai diviso Chuck e Blair, Blair e Chuck.
   
 
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