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Autore: Kagome_86    12/07/2011    15 recensioni
Storia vincitrice del contest "One Shot Per l'Estate" indetto da EFP, per la sezione 'Libri, Harry Potter'
In un pomeriggio d'estate, Rose sta leggendo all'ombra di un albero dietro la Tana. Ma degli animaletti rumorosi non le permettono di concentrarsi abbastanza.
Dal testo:
Se almeno avesse avuto diciassette anni, avrebbe saputo lei come impiegare uno delle centinaia di incantesimi che aveva imparato a scuola in quattro anni.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Albus, Rose e Scorpius... una vita di ricordi.'
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La scena si colloca nell’estate tra il quarto e il quinto anno di Hogwarts di Albus, Rose e Scorpius. Nella mia testa Albus finisce a Serpeverde e diventa un grande amico di Scorpius. Rose è parte integrante del loro gruppetto di amici.
Credo sia tutto quello che serve per capire la storia.
Buona lettura! (Sperando che sia gradita)

 

 ***

 

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

Odiava luglio e quel fastidioso cicaleccio continuo dalle undici della mattina.

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

Non riusciva neanche a leggere, tanto le cicale facevano rumore.

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

Se almeno avesse avuto diciassette anni, avrebbe saputo lei come impiegare uno delle centinaia di incantesimi che aveva imparato a scuola in quattro anni.

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

Chiuse il libro e si sdraiò all’ombra della grande quercia dietro la Tana. D’estate la casa era piena di vita, tutti i nipoti passavano almeno due settimane con i nonni. Lei, James e Al da un paio d’anni rimanevano per due mesi. Erano troppo grandi per andare in vacanza con i loro genitori e troppo piccoli per potersela cavare da soli. Da quando andavano a Hogwarts, poi, Scorpius Malfoy li raggiungeva regolarmente per passare l’estate con loro.
Sorrise. Aveva pensato a Scorpius usando anche il cognome. Era ridicolo, visto che ormai stavano insieme da più di sei mesi, ma le abitudini erano di certo dure a morire.

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

Quelle cicale erano snervanti. Aprì gli occhi, sicura di trovare sopra di sé le fronde della grande quercia, ed incontrò invece un paio di grandi occhi grigi. Sussultò.
«Nonna Molly mi ha mandato a cercarti.» le disse, sedendosi vicino a lei e spostandole una ciocca di capelli rossi dalla fronte. «Devo dirle che non ti ho trovata?»
«Non ti crederebbe mai, lo sai.» rispose, mentre cercava la mano del ragazzo con una delle sue.
«Dubiti delle mie capacità?» Scorpius la guardò con un atteggiamento di sfida, incrociò le braccia sul petto e assunse una posa offesa.
«Lo sai che non è vero! È che se ha mandato te e non Al deve aver avuto i suoi buoni motivi.»
«Tipo che non le servi così urgentemente?» l’espressione di Scorpius si addolcì, mentre i suoi occhi si fermavano sulle labbra di Rose.

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

«Fa caldissimo, non trovi?» Rose si era sentita avvampare sotto lo sguardo di Scorpius. Era più forte di lei. Lui la guardava, e lei arrossiva. Ancora dopo più di sei mesi. Proprio in quel momento una leggera brezza accarezzò le foglie della quercia, facendole fremere.
«No, qui si sta davvero bene. Ti sei trovata un bel posticino per leggere.» rispose il ragazzo, indicando con il mento il libro abbandonato accanto al braccio di Rose.
«Sì, ma con queste maledette cicale non riesco a concentrarmi abbastanza!»
«Che libro è?» le chiese, allungandosi sopra di lei per prendere il libro. Le sfiorò il seno con il braccio, nel farlo, e lei arrossì. Lui sembrava non essersi reso conto di nulla.
«Ragione e Sentimento? Che roba è?» chiese, iniziando a sfogliare le prime pagine.
«È un romanzo babbano di inizio ottocento. Me l’ha prestato mia madre…»
«Già, dimentico sempre i tuoi nonni Babbani! Sarà che tua madre è una strega straordinaria, non mi passa neanche per la testa che lei non sia…»

Cri-cri-cri-cri-cri-cri.

«Tranquillo, Scorpius. So che non intendevi offendere mia madre.»
«Non è stata comunque un’uscita felice.» disse, strappando un ciuffo d’erba secca vicino alla sua coscia. Rose si sollevò a sedere e gli sorrise.
«Sei sempre lo stesso.»
«Lo stesso?»
«Sì, lo stesso. La prima volta che ci siamo parlati torturavi il prato in riva al Lago Nero, perché c’era qualcosa che ti preoccupava. Non so cosa fosse, non l’ho mai saputo, ma oggi come allora ogni volta che sei nervoso devi torturare qualcosa che ti è vicino. Di solito te la prendi con Al!»
«Non è vero! E comunque, tu ti mangiavi le unghie!»
«Lo faccio ancora, se è per questo. Ma non quando sono con te. Quando sono con te sono tranquilla, perché so che mi vuoi bene.»
«Io non ti voglio bene, Rose.»

Cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri.

Gli occhi di Rose si riempirono di lacrime, e distolse lo sguardo dal viso di Scorpius. Stavano insieme da più di sei mesi e lui veniva a raccontarle ora di non volerle bene? Le dita che si poggiarono sotto il suo mento di dovettero forzare un po’ per vincere la resistenza di Rose, che infine si voltò verso Scorpius.
«Rose, io non ti voglio bene. Io ti amo
Rose avvampò e divenne tutt’uno con il colore dei capelli, mentre le labbra di Scorpius si poggiavano sulle sue, delicate, senza forzare, e una leggera brezza sfiorava le foglie degli alberi.

Cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri.

«Ragazzi, ha detto la nonna se vi va il gelato!»

Cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri-cri.

«Albus Severus Potter. Fosse l’ultima cosa che faccio, io ti ammazzo con le mie mani.»
Scorpius si separò malvolentieri da Rose, ma si alzò in piedi ed iniziò a rincorrere Al intorno alla Tana.

Eh, sì. Era proprio estate.

*** 

Note finali:

Ci ho preso gusto a scrivere nel fandom di Harry Potter. Questa volta il pretesto è il contest organizzato da EFP “One-Shot dell’Estate”.
Grazie a quanti di voi sono arrivati alla fine di questa storia e a quanti stanno leggendo anche queste poche parole. Vuol dire davvero tanto, per me.

Grazie a Abraxas che ha betato/approvato questa storiella in cui c'è tanto fluff e un odio immenso per le cicale (quello è il mio ^^).

Ragione e sentimento è un romanzo di Jane Austen pubblicato per la prima volta nel 1811.

 

I diritti dell’immagine utilizzata per il banner sono di Meru90 di DeviantArt.

   
 
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