Viridian Grove
Yellow passava quasi tutti i pomeriggi in riva al fiume, in
compagnia di Chuchu e della sua canna da pesca. Non che volesse pescare
di per
sé, piuttosto preferiva stare seduta con il suo blocco da
disegno appoggiato
alle ginocchia e la matita che scorreva libera sulla carta ruvida.
Pescare era
soltanto una scusa per stare tranquilla e Bosco Smeraldo era il posto
migliore
per farlo.
Che poi raramente succedesse era un altro discorso: l’ultima
volta almeno un paio di pokémon erano andati a chiederle
aiuto, obbligandola a
fare avanti e indietro per il bosco tutto il pomeriggio – non
che le fosse
dispiaciuto, chiaro, ma avrebbe anche voluto riposarsi, una volta ogni
tanto.
Sospirò e si voltò a guardare Chuchu, che le
sonnecchiava
accanto – lei non si faceva certo problemi.
Riabbassò lo sguardo sul disegno che stava prendendo forma:
era migliorata rispetto a qualche anno prima e i tratti erano perfetti,
le
ombreggiature favolose e il soggetto… beh, sul soggetto si
poteva lavorare.
D’altronde, rendere magnifico un weedle che dormiva
richiedeva delle capacità
che lei non credeva di possedere ancora.
L’aria estiva muoveva appena le fronde degli alberi, i
pidgey cinguettavano e gli occhi le si chiudevano: era difficile
restare svegli
a lungo in quell’angolo di paradiso. Si abbandonò
sull’erba e abbassò le
palpebre – nessuno la obbligava a restare sveglia dopotutto.
Riaprì gli occhi dopo quelle che le parvero ore –
ma
un’occhiata al sole le bastò per capire che ne era
passata solo una – e
sbadigliò, rimettendosi a sedere con fatica: dormire a terra
non era certo la
cosa migliore per la sua schiena. Stava per riprendersi il blocco,
quando si
accorse che non era più sull’erba lì
accanto, dove l’aveva appoggiato prima di
appisolarsi, ma tra le mani di un ragazzo dai capelli corvini, che lo
stava
sfogliando con un sorriso sulle labbra.
La gola le si strinse e l’unica cosa che riuscì a
pronunciare fu uno strozzato e balbettato «R-Red!»
Lui posò gli occhi scarlatti su di lei e la
salutò
allegramente «Ehi Yellow!»
«C-cosa ci fai qui?»
«Ero venuto a fare una passeggiata, dopo
l’allenamento, e ti
ho visto» le passò il blocco, aperto
sull’ultimo disegno su cui stava lavorando
«E’ molto bello, sei davvero diventata
bravissima».
Yellow sentì chiaramente le sue guance prendere fuoco, ma si
costrinse a fare finta di niente «Grazie» si
limitò a mormorare, voltando lo
sguardo verso il suo soggetto, che però scoprì
essere scomparso durante il suo
pisolino.
«Hai pescato qualcosa?» chiese curioso Red,
accennando verso
la canna incastrata tra alcuni massi.
Yellow la recuperò leggermente imbarazzata – come
pescatrice
iniziava a fare pena, se si addormentava nel bel mezzo del lavoro
– e ammise
con un sospiro «No. In realtà non ci ho neanche
provato».
Red ridacchiò, appoggiando le mani dietro la schiena
«Mi
piacerebbe saper usare la canna come te, ma non so neanche lanciare
l’esca in
acqua».
Yellow sorrise e gli porse la sua canna da pesca
«Prova».
Red la afferrò insicuro, lanciandole un’occhiata
poco
convinta.
«Ti aiuto io» lo rassicurò lei,
pregandolo con gli occhi,
nascosti appena sotto le lunghe ciglia bionde.
Red voltò di scatto lo sguardo, portando una mano a
nascondere parte del volto e balbettando qualcosa di incomprensibile,
prima di
arrischiarsi a lanciarle un altro sguardo, con le guance colorate di
rosso. Da
quando Yellow era diventata così… bella?
«Va bene» si arrese alla fine –
perché dirle di no, quando
lo guardava in quel modo, era inspiegabilmente difficile.
Nonostante l’aiuto e le spiegazioni di Yellow non
riuscì a
pescare nemmeno un Magikarp e il sole ormai stava calando e furono
obbligati a
decidersi a rientrare.
Bosco Smeraldo era stranamente silenzioso e gli unici
pokémon che videro furono un paio di caterpie che
amoreggiavano sul ramo di un
albero e che li seguirono distrattamente con lo sguardo mentre
passavano.
Prima che potesse accorgersene, Yellow si ritrovò davanti
alla porta di casa sua, con le guance leggermente rosse, davanti ad un
altrettanto imbarazzato Red. La causa era semplice: ai loro piedi, Pika
e
Chuchu si strusciavano affettuosamente con il naso.
Blue una volta le aveva detto che i pokémon riflettevano i
sentimenti dei loro allenatori. Forse erano solo dicerie, ma nel
guardare
Chuchu infondo al suo cuore credeva che alla fine fosse vero.
Così si spiegava il suo terribile imbarazzo – e
forse anche
quello di Red.
«Ehm» cominciò lui «forse
è il caso che andiamo» lanciò
un’occhiata a Pika che però lo ignorò.
Yellow prese un bel respiro e si fece forza «E’
stato
divertente».
Red alzò lo sguardo di colpo e sorrise, facendo aumentare il
rossore sulle sue guance, se possibile
«Già».
Iniziava ad odiare i saluti, o almeno quelli con lui.
«Perché non-».
«Magari-».
Si interruppero di scatto, evitando di guardarsi negli
occhi, e il loro disagio attirò l’attenzione dei
due pokémon, che sembrava li
stessero fissando compiaciuti.
«Prima tu!» esclamarono di nuovo insieme, per poi
lanciarsi
un’occhiata e scoppiare a ridere. Yellow gli fece cenno con
la testa e Red si
decise a parlare, schiarendosi la gola «Ehm… ecco,
stavo pensando che magari-
sempre che tu sia d’accordo- ecco… magari domani,
dopo l’allenamento, posso
venirti a trovare al fiume. Sempre se per te va bene!»
aggiunse
frettolosamente, abbassando la testa per nascondere il rossore.
Yellow spalancò gli occhi stupefatta e il suo cuore
mancò
distintamente un battito.
Voleva davvero passare del tempo con lei? Era mai possibile
che le sue preghiere avessero funzionato?
«S-Sì!» esclamò con voce
stridula «V-va bene!»
Red alzò la testa, fissandola con occhi spalancati: era
chiaro che si aspettava il peggio.
«Davvero?»
Yellow sorrise, annuendo con foga «Sarebbe
fantastico!» si
lasciò scappare, prima di iniziare a torturarsi le dita
«Cioè, mi piacerebbe se
mi facessi compagnia!» serrò gli occhi e si morse
la lingua per evitare di
lasciarsi scappare qualcosa di imbarazzante.
Red tirò un sospiro di sollievo e si grattò
imbarazzato la
nuca, lo sguardo fisso a terra «Bene, allora ci vediamo
domani?» alzò appena
gli occhi scarlatti e spiò Yellow da sotto la frangia
corvina.
Lei annuì e si scostò una ciocca di capelli dal
viso:
avrebbe voluto essersi portata dietro il suo cappello, così
avrebbe potuto
calarselo bene in testa e nascondersi al suo sguardo profondo. Perché
i suoi
occhi le facevano mancare l’aria.
«Ciao, Yellow» le mormorò
un’ultima volta, accarezzandole
distrattamente la testa come faceva sempre. Ma quella volta
c’era qualcosa di
diverso: il suo tocco era più caldo, più delicato
e più profondo. Le
arrivava fino all’anima.
«Ciao, Red» bisbigliò in risposta,
sfiorandogli appena la
mano. Se ne avesse avuto il coraggio, sicuramente l’avrebbe
trattenuto. Gli
avrebbe detto di aspettare, di entrare un attimo e bere qualcosa.
Magari
avrebbero cenato insieme e chiacchierato sul divano e poi si sarebbero
salutati
ridendo e lui sarebbe tornato a casa. Ma non ce l’aveva
fatta, non era riuscita
a trattenerlo.
Red le fece un ultimo sorriso e si costrinse a voltarsi e
incamminarsi, Pika sospirò e si scambiò
un’occhiata esasperata con Chuchu,
prima di inseguire il suo allenatore.
Lui non guardò più indietro, perché
sapeva che non sarebbe
più riuscito a staccare gli occhi da quelli di Yellow. Se ne
avesse avuto il
coraggio, sicuramente l’avrebbe baciata. Le avrebbe chiesto
di uscire con lui.
Magari sarebbero andati a cenare da qualche parte, avrebbero fatto una
passeggiata sotto le stelle e poi l’avrebbe riaccompagnata a
casa e l’avrebbe
baciata di nuovo, perché era sicuro che non si sarebbe mai
stancato di farlo.
Ma aveva preferito scappare invece di rimanere a combattere come aveva
sempre
fatto e proprio non si riconosceva più. Perché
lei lo faceva tremare.
Sospirò e guardò il cielo che iniziava ad
imbrunirsi: forse
quella volta non ce l’aveva fatta, forse si era tirato
indietro come un vero
codardo.
Ma c’era sempre domani.
N/A:
Finalmente sono riuscita a finire questa
fanfiction! Saranno mesi che ce l’ho lì incompleta
e non la guardo neanche! E’
la prima volta che scrivo una Special e devo ammettere che non
è stato
semplicissimo, sono riuscita a calarmi meglio nei panni di Gold e
Crystal.
Spero comunque di non essere andata in OOC. E’ passato
qualche anno dalla fine
di FRLG e quindi il loro rapporto si è evoluto e questo
è quello che è
diventato secondo me. Ora devo solo pensare di chi altri scrivere, ma
ammetto
che Gold e Crystal stanno velocemente diventando i miei preferiti.
Fatemi sapere cosa ne pensate!