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Autore: keytvd    13/07/2011    4 recensioni
One shot su Ian Somerhalder e Nina Dobrev, su quello che noi fans di questa coppia sognamo ardentemente, ovvero il loro primo bacio in pubblico.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua con la mia prima one shot. Volevo prendermi una brevissima pausa dalla mia fanfiction sulla 3^serie, sentivo il bisogno di scrivere qualcosa di più "umano" così eccomi qua. 


Ho deciso di unire due cose che noi fans di "The vampire diaries" vogliamo fortemente, ovvero 1.La convention in Italia 2.Una dichiarazione fra Ian e Nina che ci confermi quello che in fondo al cuore noi sappiamo già, cioè che stanno insieme. 

Spero vi piaccia, magari lasciatemi una piccola recensione anche se quello che ho scritto non vi piacerà. Amo leggere le vostre opinioni, buone o cattive che siano.

Buona lettura :) Key

“Finalmente in Italia eh amore?” disse Ian rivolto verso Nina.

Erano sul volo diretto a Roma, dove si sarebbe svolta la prima convention italiana su The Vampire Diaries.

“Già” rispose la ragazza con aria annoiata

“Hey piccola cos’hai?” Ian le sfiorò la guancia con il dorso della mano

Lei si scansò

“Lo sai che cos’ho, sono le convention, mi innervosiscono terribilmente, tu sei così spigliato, sei divertente, poi se con te c’è Paul è proprio il massimo, date il meglio di voi. Io invece sono impacciata, non so mai cosa dire, e tutte quelle domanda dei fans. Finché chiedono  qualcosa sulla serie mi va bene ma quando le domande iniziano ad essere su noi due, mi irrigidisco, e tutti credono che me la tiri, ma non è così!”

“Vieni qua su, loro possono pensare quello che vogliono, l’importante è che io sappia com’è la vera Nina.”

 Il ragazzo passò un braccio intorno al corpo della ragazza e la strinse a se, lei si lasciò andare e si perse fra quelle braccia robuste che la facevano approdare in un altro mondo dove c’erano solo loro due, nessun fans, nessun telefilm, solo loro.

Quello era uno di quei momenti dove poteva sentirsi così, Ian infatti aveva preteso un aereo privato, solo per loro due e lo staff, cosicché non dovessero preoccuparsi degli occhi indiscreti pronti ad osservarli.

Erano rari i momenti in cui poteva sentirsi così, oltre a quando erano nelle mura domestiche.

 Ian aveva preso una decisione, e alla fine anche lei si era convinta che quello era l’unico modo possibile per godersi la propria storia. Se solo si fossero dichiarati apertamente, il mondo dei media gli avrebbe assaliti.

I giornalisti erano pronti a speculare sulla loro storia, e loro due ben lo sapevano. Se gli avessero concesso un dito, si sarebbero presi l’intero braccio, e per Ian la privacy era troppo importante. Amava Nina e non voleva permettere ai giornalisti di rovinare il loro rapporto, era già successo in passato, non avrebbe commesso lo stesso errore con quella che voleva fosse la donna della sua vita.

“Sono tanto stanca” disse la ragazza ancora appoggiata sul petto di Ian

“Dormi un po’ tesoro” le disse lui stringendola ancora di più al suo corpo.

“Non intendevo stanca in quel senso. Io sono stufa di questa situazione”

“Nina ne abbiamo già parlato, prima o poi si stuferanno di seguirci, i fotografi troveranno un’altra coppia sulla quale accanirsi e noi saremo finalmente liberi di viverci la nostra storia alla luce del giorno”

“Si ma quando?!” Nina si tirò su staccandosi da quelle braccia che la tenevano stretta “Quando saremo vecchi, quando? Io voglio vivermi questa storia come una persona normale, se ho voglia di baciarti quando siamo in mezzo alla strada voglio essere libera di poterlo fare. Cazzo Ian siamo stati a Parigi, la città dei miei sogni, la città più romantica del mondo e noi due cosa abbiamo fatto? Siamo stati abbracciati per tutto il tempo, come due amici! Io sono amica di Paul, di Michael ma non tua!”

*DLIN DLON SI PREGANO I SIGNORI DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA. L’AEREO E’ IN FASE DI ATTERRAGIO*

“Ne riparliamo dopo”

“Ok” concluse la ragazza.

 

I ragazzi atterrati all’aeroporto di Roma furono accompagnati nel loro albergo, nel centro della capitale. Nel pomeriggio si sarebbe svolta la convention in un luogo poco lontano da dove alloggiavano i due ragazzi.

Nina durante tutto il tragitto restò in silenzio, fece un leggero sorriso ai fotografi che aspettavano fuori dal terminal, mentre Ian sfoderò come sempre il suo miglior sorriso.

Dopo un’ora erano nella loro suite, come al solito alloggiavano nella stessa camera, ma nessuno doveva saperlo, soprattutto gli albergatori erano tenuti al silenzio, pena la denuncia.

La ragazza si fece la doccia, e ancora avvolta dall’accappatoio si recò in camera da letto dove erano pronti i vestiti che doveva indossare per l’evento.

Si sentì abbracciare da dietro. Ian affondò il suo viso nell’incavo del collo della ragazza e si perse nel suo profumo, aveva un odore di buono, non era il bagnoschiuma, era proprio la pelle di Nina, profumava di bambino, lui glielo diceva sempre.

Nina chiuse gli occhi, e si lasciò cullare dalle emozioni che la assalivano ogni volta che i loro corpi entravano in contatto. Poi un pensiero la scosse e come prima in aereo si allontanò da lui.

“Io non ce la faccio” gli disse

“Ma perché Nina, perché?” il ragazzo le prese il viso fra le mani e la guardò dritta negli occhi

Lei annegò in quel mare, era quella la sensazione che la pervadeva ogni qualvolta incontrava i suoi occhi.

“Pensavo fossimo d’accordo, credevo che anche tu volessi tutelare la nostra storia, perché vuoi darla in pasto a quegli avvoltoi dei giornalisti?”

“Perché ti amo! E sono sicura che nulla potrà separarci, neanche loro. La nostra storia è più forte di tutto, è vero probabilmente all’inizio ci tartasseranno di domande, ma alla fine si stuferanno e troveranno un’altra coppia da torturare e si dimenticheranno di noi. Così è peggio, perché sono ossessionati da noi, ci pedinano ovunque, vogliono un nostro bacio  e non si stuferanno finchè non avranno ciò che vogliono!”

“Perché non capisci?” questa volta fu Ian a staccarsi da lei “Ci sono già passato! Prima sono ossessionati dal vedere nascere una coppia, quando hanno ottenuto ciò che vogliono, allora sperano nell’opposto, cioè che si lascino,a loro non interessano i sentimenti, loro vogliono soldi, vogliono vendere giornali e fare scoop. Cazzo Nina perché non lo capisci, sei proprio un bambina quando fai così!”

“Ah io sono una bambina, io? Caro Somerhalder, la bambina qua davanti a te, vuole lottare per il suo amore, tu invece, grande uomo vissuto, non hai le palle nemmeno di affrontare degli stupidi giornalisti. Siamo sicuri che sono loro che ti preoccupano? Non è che non vuoi rivelare al mondo la nostra storia perché sai che da single vali molto di più? Pensa a tutte le fans deluse dal fatto che il loro Smolderhotter non è più libero”

“Stai delirando. Tu sei proprio fuori! Ma se le fans non la smettono di tartassarci su twitter perché ci vogliono insieme! Sono tutte pazze di Damon ed Elena perché fondamentalmente vogliono Ian  e Nina insieme! Non so come ti vengano queste idee”

*TOC TOC*

Qualcuno bussò alla porta interrompendo la loro discussione

“Si chi è?” disse Ian

“Ian, Nina fra mezz’ora arriva l’auto per portarvi alla convention” disse in manager del ragazzo

“Ok, grazie adesso arriviamo” rispose lui “ne riparliamo dopo, ora dobbiamo cambiarci” disse rivolto verso la ragazza

“Si certo, come al solito ne parleremo dopo.”

 

Dopo mezz’ora i due ragazzi erano sull’auto. Per il poco tempo Nina non era nemmeno riuscita a truccarsi, la stanchezza, il fuso orario e la litigata precedente le davano un’aria provata.

Ian poggiò una mano sulla sua, ma lei la ritrasse al contatto. Lui era fatto così, non riusciva a tenere il muso, soprattutto con lei, metteva da parte l’orgoglio perché l’amore che provava superava tutto. Sorrise quando la guardò imbronciata, glielo diceva sempre, quando era arrabbiata era ancora più bella.

All’evento furono accolti con un calore mai visto in nessuna convention  precedente. I fans italiani della serie attendevano quel giorno da tantissimo tempo, e quando finalmente era uscita la data della convention, erano completamente impazziti. I biglietti erano andati a ruba, i posti limitatissimi erano finiti in meno di una settimana, questo anche perché gli unici due ospiti erano proprio Ian e Nina e tutti morivano dalla voglia di vederli insieme.

Le domande dei fans furono per la gioia di Nina, tutte incentrate sulla serie, la gente voleva sapere anticipazioni, che però i due attori non potevano dare, così Ian aveva intrattenuto la folla con la sua Damon-dance e tutti erano in visibilio.

Alla fine la traduttrice chiese al pubblico:

“C’è ancora una sola domanda da fare, chi vuole avere quest’onore?”

Molte ragazza alzarono la mano per avere la possibilità di quell’ultima domanda

“Bene, Ian, Nina scegliete voi, io non voglio prendermi la responsabilità della scelta” disse ancora la traduttrice

“Fai tu” Sussurrò Ian all’orecchio della sua ragazza

Il pubblico iniziò ad urlare vedendoli così vicini.

Nina guardò davanti a se alla fine indicò una ragazza che sedeva a metà della sala.

Lei si alzò in piedi

“Ciao sono Fabi, io volevo fare una domanda ad entrambi”

“Ciao Fabi” disse Ian in Italiano facendo arrossire la ragazza

“Beh, molti di noi qui sono fans della coppia Delena, ma molti di più amano la vera coppia che c’è dietro questi personaggi di fantasia. Oramai è chiaro che state insieme, voglio dire, il viaggio a Parigi, i vostri sguardi, e potrei continuare all’infinito citando episodi che vi hanno visti vicini. Io voglio sapere come mai non dichiarate al mondo intero il vostro amore” la ragazza si sedette e tutto il pubblico in sala iniziò ad applaudire, la risposta a quella domanda la volevano tutti.

Dopo l’applauso ci fu silenzio in sala.

Ian abbassò lo sguardo, ripensando alla discussione avuta quel pomeriggio con Nina.

Lei dopo un po’ di esitazione prese il microfono e parlò

“Perché non ci dichiariamo dici? Semplicemente perché non stiamo insieme. E’ vero i nostri atteggiamenti possono sembrare ambigui, ma è solo perché l’affetto che mi lega a Ian è davvero profondo, per me lui è come un fratello, e anche mia madre lo considera così, per questo siamo andati in vacanza insieme, come una vera famiglia. Gli voglio bene, e non potrei mai provare un sentimento diverso da questo.”

“Buuuuh” un urlo si alzò dalla platea

“Ragazzi è vero, capisco la vostra delusione, ma è così, Ian dillo anche tu” Nina si girò vero il ragazzo, aveva gli occhi lucidi, lui la guardò sbarrando gli occhi, se quello sguardo avesse potuto parlare avrebbe detto –ma che diavolo stai facendo?-  invece prese il microfono, e lei lo guardò con aria di sfida.

Esitò prima di parlare, poi si decise:

“è vero, Nina ha ragione. Lei è la mia sorellina, non c’è nulla di più.”

Nella stanza calò il silenzio

“Bene, grazie a tutti per essere stati qui, grazie a questi due meravigliosi attori, con i quali ci vedremo domani per il secondo giorno di convention” disse la tradutrice per concludere l’intervista.

Nina scattò in piedi e corse via dalla stanza. Ian gli fu subito dietro, la prese per un braccio e la porto nel bagno che era la vicino, dove nessuno poteva vederli.

Bloccò il suo corpo contro un muro e vano fu il tentativo della ragazza di liberarsi da quella presa

“Ora mi dici che cosa ti è preso eh? Cosa ti è passato per la testa” il ragazzo gli urlò contro, mentre lei teneva la testa bassa “Guardami!” le disse alzandole il volto.

Gli occhi di Nina erano gonfi di lacrime, una sola parola e sarebbe scoppiata in un pianto.

“Cosa mi è preso dici?” la sua voce era rotta dal dolore “ho solo detto la verità. Io e te non stiamo insieme. Non più.”

Nina riuscì a liberarsi dalla sua presa e scappò via in lacrime. Lui restò paralizzato da quelle parole.

Un’ora dopo il ragazzo arrivò in albergo, aveva temporeggiato un po’, aveva bisogno d’aria, quella situazione lo massacrava.

Aprì la porta della sua suite e subito si accorse che qualcosa non andava. I bagagli di Nina erano spariti. Non poteva essersene andata. Non tanto per lui, ma per il suo lavoro. Lei era una persona seria, non avrebbe saltato il secondo giorno di convention, eppure non c’era, né lei, né le sue cose.

Corse nella hall senza nemmeno chiudere la sua stanza, e si fiondò alla bancone della reception

“Mi scusi, vorrei sapere se ha visto la signorina Dobrev” cercò di essere tranquillo, ma l’agitazione nella sua voce lo tradì

“Si , sig. Somerhalder, è stata qui meno di mezz’ora fa” la voce della segretaria era imbarazzata “ha chiesto di poter cambiare stanza”

“Come cambiare stanza?” Ian parlò con un tono più alto di quello che avrebbe voluto

“Si mi dispiace” la ragazza adesso era ancora più imbarazzata

“In che stanza è?”

“Mi dispiace non posso dirglielo, è privacy”

“Privacy? Mi dica subito in che stanza è!” Ian urlò

“Sono desolata signore, la ragazza ha specificatamente chiesto che non venga rivelato il numero della sua camera”

“Non me ne frega niente! Io devo sapere dov’è!”

Le urla di Ian attirarono l’attenzione degli ospiti dell’albergo

“Ian ora calmati” il suo manager era dietro di lui “ti stanno guardando tutti, andiamo in camera”

Ian sbattè un pugno contro il bancone, provocandosi un taglio, la ragazza alla reception sussultò

“Lo perdoni, lui non è una persona violenta” gli disse il manager

“Capisco. Non si preoccupi” rispose la ragazza ancora scossa.

 

Arrivati nella suite Ian si sedette. Provò a chiamare col cellulare Nina ma il suo cellulare risultava spento. Lanciò con forza il telefono contro il muro.

“Maledizione!” urlò

“Ti devi calmare adesso, ok? Nina sta bene, è con Alissa.

Alissa era  la manager di Nina, nonché sua grande amica.

“Io devo parlarle”

“Non adesso. Tu devi calmarti e anche lei. E’ stata una giornata pesante e di certo la stanchezza non vi ha aiutato. Domani andrà meglio e chiarirete tutto”

“Domani? Io la devo vedere adesso, non posso passare un altro minuto così!”

“E invece lo farai, perché questo stress non fa bene né a te né a lei. Pensa solo che non è da sola, Alissa non la perderà di vista nemmeno  per un secondo”

Ian per un attimo si calmò, la sua parte razionale gli fece capire che nonostante odiasse starle lontano, in quel momento era meglio così. Le parole di Nina erano solo dettate dalla rabbia, si amavano, e non avrebbe permesso ad un’incomprensione di dividerli.

Andò a dormire, ma il fuso orario e il fatto di non avere Nina al suo fianco gli impedirono di chiudere occhio.

 

 

La mattina arrivò presto, anche Nina aveva passato la notte a guardare il soffitto, mentre le lacrime le rigavano il viso. Si preparò in fretta e scese a fare colazione. Nella sala ristorante, Ian coperto dai suoi occhiali da sole sorseggiava un caffè. Per un attimo pensò di tornare in camera, ma capì da sola che sarebbe stato un comportamento infantile, così come lo era stato cambiare stanza. Ma avrebbe mai potuto passare la notte con lui, non dopo quello che era successo.

Si fece coraggio ed entrò, lui la vide subito e si alzò di scatto per andare verso di lei.

Al cuore di Nina mancò un battito. Era così bello, nonostante avesse il viso tirato, nonostante non riuscisse a vedere i suoi occhi coperti dagli occhiali da sole, non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse meraviglioso ma soprattutto a quanto lo amava.

“Buongiorno” le disse

La voce fredda di Ian la colpì profondamente. Ma cos’altro poteva fare? Era scappata dalla convention, aveva cambiato camera ed aveva spento il cellulare, la sua reazione era giusta. Ma anche lei aveva le sue ragioni, era stufa di vivere la loro storia così, in segreto.

“Ciao, buongiorno” gli rispose e andò verso il tavolo dove Ian poco prima stava facendo colazione.

Anche lui tornò al tavolo, consumarono il loro cibo in silenzio, evitando qualsiasi sguardo o contatto. Furono i loro manager a salvarli dall’imbarazzo.

“Ragazzi fra poco arriva la macchina”

“Va bene” dissero all’unisono, e questa volta furono costretti a guardarsi.

Il tragitto per arrivare all’evento fu lunghissimo, le vie della città infatti erano intasate dal traffico. I due ragazzi guardarono per tutto il tempo i finestrini opposti, e quando arrivarono, fu un sollievo non dover restare chiusi in un ambiente così ristretto come la macchina, senza nemmeno rivolgersi parola.

“Fra dieci minuti iniziamo” la traduttrice del giorno prima si avvicinò ai due

“Va bene grazie” rispose Nina, e rimasero soli

“Nina” finalmente Ian trovò il coraggio di parlare

“Dimmi” questa volta i loro occhi furono costretti ad incontrarsi, nessun occhiale poteva proteggerli, e la scarica di emozioni che arrivò, fu immensa

Silenzio.

“Cerchiamo di comportarci da persone adulte su quel palco”

-ma che diavolo stai dicendo, cerchiamo di comportarci da persone adulte su quel palco??? Ti amo Nina, ecco cosa dovevi dirle stupido!-

“Io sono una persona adulta, a differenza di quello che pensi”

-che stupida che sono, per un’attimo ho pensato che potesse baciarmi e farmi dimenticare tutto, stupida stupida stupida-

Entrarono sul palco e da bravi attori quali erano, nessuno si accorse del disagio che provavano. Ian scherzò come al solito mentre Nina sfoggiò per tutto il tempo i suoi migliori sorrisi. Ma dentro morivano.

Una ragazza fra il pubblico presa la parola

“Ci fate rivedere l’ultima scena della seconda stagione? Il bacio fra Damon ed Elena”

Tutto il pubblico si alzò in piedi gridando, tutti volevano quella scena, tranne i diretti interessati.

Nina parlò

“Veramente non credo sia il cas…”

Ian le levò il microfono di mano

“Perché no, in fondo in tutte le convention mi chiedono di ballare la Damon-dance, beata l’ora che faccio qualcosa di diverso”

Il pubblico scoppiò in un applauso

“bacio, bacio, bacio” tutti urlarono.

Ian si alzò dalla sedia e porse la sua mano a Nina per aiutarla ad alzarsi.

“Ci perdonerete se restiamo in piedi, a meno che non ci sia un letto a portata di mano”

Tutti iniziarono a ridere

I due si guardarono negli occhi, in silenzio, cercarono di concentrarsi

Iniziò a recitare la parte la ragazza, entrando nei panni di Elena

“Non preoccuparti, ti perdono”

“So che ami Stefan, e che amerai sempre Stefan. Ma io….”

 Ian si fermò di colpo, si perse in quegli occhi color cioccolato, guardò la sua donna, l’unica persona che gli aveva fatto scoprire cos’era l’amore. Quella ragazza che gli aveva rubato il cuore giorno dopo giorno, e che l’avrebbe tenuto con se per sempre, perché ormai il suo destino era segnato, e a lui andava bene così. Non desiderava nient’altro dalla vita, nulla era più importante di lei, come poteva non averlo capito prima? Aveva permesso ad una stupida incomprensione di dividerli, nonostante avesse sempre detto che nulla poteva separarli. Doveva rimediare, c’era ancora tempo per rimediare.

Nina lo guardò perplessa, sapeva che Ian non aveva dimenticato le battute, avevano provato quella scena così tante volte che se la sarebbero ricordata entrambi per tutta la vita. E allora perché? Perché Ian continuava a guardarla in silenzio. Non avrebbe retto a lungo quello sguardo di ghiaccio.

Finalmente continuò la sua parte.

“Ma io amo te…………Nina. Si  te, non Elena, non la mia migliore amica, io amo te, e se per dimostrartelo, se per farti stare bene devo urlarlo allora lo farò” questa volta si rivolse verso la platea “ io amo questa donna, io voglio lei ora, e per tutto il resto della mia vita, perché non posso immaginare di passare nemmeno un solo istante senza il suo respiro, senza il suo sorriso, senza la sua vita che riempie la mia” prese il viso della ragazza fra le sue mani “nulla ci potrà dividere, spero che ora ti sia più chiaro” e la baciò, non il bacio di Damon ed Elena,  il loro fu un bacio passionale, di quelli che si erano dati solo nella loro intimità. Ian si tuffò in quelle labbra morbide e unì il suo respiro a quello della sua donna.

Nel pubblicò nessuno riusciva a parlare, nessuno voleva rovinare quel momento che avevano così tanto desiderato. Non c’era una persona che non piangesse, finchè qualcuno in prima fila iniziò a battere le mani, e tutti lo seguirono.

Nina si stacco da quelle labbra per un attimo

“cosa ti ha fatto cambiare idea?” gli chiese con un sorriso, di quelli che Ian non vedeva più sul volto della sua donna da molto tempo

“tu” e si perse di nuovo fra quelle labbra che non avrebbe lasciato mai più.

Allora, che ve ne pare? Io amerei vedere una dichiarazione così fra loro due^^

  
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