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Autore: braver than nana    13/07/2011    6 recensioni
[Ipotetico spin-off di Blaine Anderson present the Pips; Hummerwood]
Quando Thad iniziò a canticchiare il ritornello lo guardava negli occhi sorridendo don't tell anyone or you`ll be just another regret, aiutandolo a rimettere apposto qualche utensile che aveva spostato per rendere più pratico il suo piccolo lavoro di pulizie primaverili, e proprio come aveva immaginato la sua voce si sposava perfettamente con quel tipo di musica. Graffiava l'anima quando cantava ed era perfetta per lui.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dirty Little Secret

I'll keep you my dirty little secret 
Don't tell anyone or you'll be just another regret 
My dirty little secret

Era quasi d'obbligo, per Kurt, canticchiare mentre metteva ordine tra le sue cose. Era un'abitudine che aveva sua madre quando lui era ancora piccolino, se la ricordava con indosso i suoi vestiti leggeri e colorati che nella loro cucina apparecchiava con qualche canzone per la testa e coinvolgeva anche il suo povero papà stonato che quando era particolarmente allegro si alzava per darle una mano e farle fare qualche piroetta. Quel giorno con in testa una bandana azzurra per tenere i capelli lontani dalla polvere e in mano uno strofinaccio, aveva deciso di dare una decisa sistemata alla stanza che divideva con Thad e quando con una sedia era riuscito ad arrivare agli scaffali più alti della libreria che dividevano non sapeva se mettersi a piangere o ad urlare -probabilmente non pulivano lassù da prima della sua nascita e i batuffoli di polvere sembravano aver preso vita- così aveva optato per il vecchio metodo dell'estraniarsi da quello che realmente stava per fare, infilandosi le cuffie del suo i-pod nelle orecchie e provando a dimenticare l'odore nauseante che arrivava dai vecchi libri ammuffiti.
Non si curò neanche di scegliere una canzone e lasciò che la tecnologia facesse il suo corso, facendogli partire nelle orecchie una vecchia canzone che aveva amato durante il secondo anno di scuola superiore, quando ancora al McKinley non avevano aperto il Glee. In quel periodo cantava solamente nella sua stanza e per quanto avesse provato a intonare quel pezzo non gli era mai riuscito bene. Let me know that I've done wrong, when I've known this all along. Forse era colpa del fatto che non era abituato a cantare canzoni rockeggianti, o che la voce del cantante fosse eccessivamente maschile per il suo timbro, ma qualcunque fosse la motivazione una volta aperto il Glee a scuola si era rifiutato di proporla, ritornando ai suoi vecchi musical che tanto si accompagnavano alla sua voce e che lo facevano sognare.
Quella canzone, ritmata e insolita per la sua discografia, era rimasta lì. La sapeva ancora a memoria e sicuro di non avere adorabili scocciatori in giro -Thad era da qualche parte a parlare con qualche professore per via delle regionali che si sarebbero svolte tra pochi giorni con il resto del consiglio- iniziò a cantare provando in tutti i modi di farla un po' sua, scuotendo di tanto in tanto lo straccio fuori dalla finestra per non rimanere soffocato nella polvere.
Effettivamente, ragionò mentre canticchiava una parte della prima strofa -aveva impostato il lettore affinchè la ripetesse praticamente all'infinito- Just to waste my time with you, quella canzone cantata dal resto dei Warblers non sarebbe stata poi così male, magari non facendola cantare da Blaine come solista. Di sicuro la voce graffiante di Thad sarebbe stata molto più appropriata, e poi con la sua velata malizia sarebbe riuscito a renderla molto più interessante da vedere. Chiuse gli occhi mentre scuoteva il pezzo di stoffa immaginando il ragazzo ballare con le movenze da rockstar che lo facevano divertire tanto, cercando di tramutare la voce di Tyson Ritter in quella del suo amico e se la sua mente lavorava ancora bene sarebbe di sicuro uscito un capolavoro.
Si girò sorridendo e quando se lo ritrovò davanti, a pochissimi passi da lui, sobbalzò facendo un saltello all'indietro e tenendosi con una mano il petto.
«Ma sono cose da fare? Non si spaventano le persone così...» disse togliendosi una cuffietta per evitare di fare l'asociale.
«Colpa tua che eri così concentrato. E poi non resisto all'idea di sorprenderti con la mia incantevole presenza.»
«Sorprese del cavolo.»
Sbuffò risalendo sulla sedia, sorridendo di nascosto, e con un ultima passata di straccio si poté ritenere soddisfatto del suo lavoro. Passò una mano sulla fronte trovandola imperlata di qualche goccia di sudore, e quando si voltò Thad era ancora appoggiato alla finestra che lo guardava con un sorriso allegro sulle labbra. Era bello, pensò inconsciamente arrossendo un po' sotto il suo sguardo penetrante, per quanto volesse convincersi che nel suo cuore ci fosse spazio solo per il solista del loro Glee Club, da quando aveva incominciato a conoscerlo meglio aveva trovato in lui tanti aspetti che lo rendevano davvero un ragazzo interessante.
Non sapevo ti piacesse questo tipo di musica» disse improvvisamente mentre il più piccolo andava nel bagno per sciacquarsi la faccia e mettere nel cestello della biancheria sporca la bandana che aveva avuto fino a quel momento in testa.
«Effettivamente non ne vado pazzo, ma quella canzone è...»
«Particolarmente bella. La conosco.»
Si sorrisero e quando il moro si avvicinò con qualche falcata rubandogli il lettore dalla tasca e togliendo la cuffia fece disperdere la musica a volume un po' troppo alto per tutta la stanza. Le chitarre, la batteria scatenata ma non troppo violenta, era particolarmente bella sì, ma la cosa che più piaceva al giovane Hummel era il testo. Secondo lui parlava di un rapporto esclusivo e profondo, che però aveva bisogno di restare nascosto e nella sua mente gli amori velati erano i più romantici perché si racchiudevano in gesti semplici, che agli occhi del mondo esterno potevano sembrare innoqui ma che in realtà rappresentavano tutto. Era un sentimento cantato con arroganza che racchiudeva molto di più, come se non importasse, ma che in realtà corredeva e che nessuno dei due amanti poteva negare.
Quando Thad iniziò a canticchiare il ritornello lo guardava negli occhi sorridendo, don't tell anyone or you`ll be just another regret, aiutandolo a rimettere apposto qualche utensile che aveva spostato per rendere più pratico il suo piccolo lavoro di pulizie primaverili, e proprio come aveva immaginato la sua voce si sposava perfettamente con quel tipo di musica. Graffiava l'anima quando cantava ed era perfetta per lui.
Chiuse gli occhi quando si avvicinò pericoloso al suo viso e quando sentì per l'ennesima volta le labbra sulle sue, mentre le ultime parole della canzone aleggiavano nell'aria, capì alla perfezione di cosa parlava la canzone. La lingua del compagno lo accarezzò come già avevano fatto in passato e non poté negargli l'accesso, per poi aggrapparsi con le mani alla sua maglia per tirarselo vicino.
Non avevano mai parlato a nessuno dei loro baci, delle loro carezze e ne sorrise nel bacio, passando le dita tra i capelli corti dell'amico e quando si staccarono la canzone stava ripartendo. Scoppiarono a ridere, vicinissimi e ancora a portata di bacio così che il più grande ogni tanto posava leggeri baci sulle sue guance e sulla bocca facendolo tremare. Nel suo cuore, continuava a ripetersi con sempre meno convinzione c'era spazio solo per Blaine, per la sua voce soave e per i suoi atteggiamenti dolci e amichevoli, ma quando si ritrovava tra le braccia di Thad se ne dimenticava abbandonandosi totalmente a tutto quello che non aveva un nome, che erano solamente loro due.
«Tu sei il mio piccolo, sporco segreto.»

Fine.

Quando si ha voglia di Hummerwood, visto che Jess sta scrivendo la scena del Kliss, non si può fare altro che mettersi e scriverselo da soli proprio come ho fatto io. Adoro questa canzone che naturalmente da il titolo alla fic e che è dei The All American Rejects che io amo alla follia, che se non conoscete vi consiglio vivamente di ascoltare qui e credo veramente che cantata da Eddy Martin potrebbe essere un capolavoro.
Alle ragazze del GDR, come sempre.
Un bacio, Nacchan.
   
 
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