Memories of a soldier



Eri li, davanti ad una piccola vita che attendeva impotente di conoscere la propria sorte; la tua pistola con il suo freddo metallo era puntata ferma sull’ obbiettivo attendendo di poter compiere, fedele come sempre, un’altra missione.

Forse uno schiocco di dita sarebbe costato meno esitazione e ti avrebbe impedito di perderti in quegli occhi rossi tanto diabolici quanto bagnati e terrorizzati.

Ancora una volta ti chiedevi perché tutto ciò in cui avevi creduto, la tua alchimia, il tuo esercito, ti avessero portato su una strada tanto diversa da quella che tu stesso avevi scelto ma di nuovo ti rendervi conto della tua debolezza e ti vedevi costretto ad eseguire un ordine sgradevole:
quale colpa aveva quella bambina per meritare la morte?

“Non avere paura..” -ti avvicini abbassando l’arma e tentando invano di calmarla.

“Se prometti di fare come ti dico, ti aiuterò a fuggire” – Stai provando ad aiutarla, sperando nel profondo del tuo cuore che quel gesto ti aiuti a compensare uno dei tanti peccati della tua anima.

“Stai tranquilla, conosco un posto dove sarai al sicuro..” – la inviti ad alzarsi ma lei è rifiuta lasciandoti interdetto.

“E’ tutto inutile, morirà in ogni caso” -una voce vi pugnala alle spalle.

“Cosa stai cercando di fare? Pensavo fossi al corrente che non possiamo lasciare superstiti… se non hai abbastanza fegato, fatti da parte Alchimista di fuoco..” – Kimbly, l’alchimista scarlatto, si stava prendendo gioco di te e tu lo lasciavi fare.

“Questa è la mia area, Kimbly..pensa al tuo lavoro ” –eri un cane che marcava il suo territorio.

“ Nel mio lavoro c’è anche l’assicurarsi che nessuno interferisca con ordini che provengono dall’alto..te lo ripeto per l’ultima volta, Mustang: lascia a me la mocciosa o la tua carriera ne risentirà parecchio..” –suonava come una minaccia, forse perché lo era.

Abbassi lo sguardi sconfitto ma non rinunci a regalare un sorriso confortante alla povera sventurata: a lei che ti guarda implorando il tuo intervento.

Come la scena di un film che hai guardato troppe volte fino alla nausea, gli occhi diventano vuoti e la pelle scura si copre di liquido ematico, mentre il corpicino senza forze provoca al suolo un rumore tonfo.

“Ci voleva così tanto??” –ti sta ancora schernendo, ma non ti importa.

Lo vedi allontanarsi tra gli spari e le urla che vi circondano mentre il tuo sguardo è ancora rapito dall’esile figura che giace ai tuoi piedi.

Sei consapevole che non potrà vantarsi di una degna sepoltura e tu stesso non hai più tempo per indugiare, per questo riponi lentamente l’arma nel fodero e mentre ti allontani, cosciente di ciò che ti aspetta, decidi di affidare al fuoco i segreti e la storia di una bambina senza nome.








*angolino dell’autrice*

Cosa ne pensate?? *______*
forse l’idea è un po’ scontata ma il Roy di Ishbal ha un fascino tutto suo :Q__
Se ci fosse qualunque tipo di errore chiedo umilmente perdono anche perché non ricordo se Kimbly ci fosse effettivamente ad Ishbal..
mi pare di si, e comunque colpa mia che non mi sono documentata lo ammetto >_<

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che leggeranno e recensiranno.



>_Newmoon*