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Autore: Disorientated Writer    13/07/2011    11 recensioni
Nina Armstrong, figlia di Poseidone.
Dalla sua visita sull'Olimpo, tutto è cambiato.
La vita, le amicizie, l'amore.
Soprattutto quest'ultimo.
E sarà proprio il ragazzo più inaspettato a far battere il cuore di Nina.
[ Introduzione in continuo aggiornamento&cambiamento. Sappiatelo. ]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Aloors, qualche spiegazione: La storia è ambientata in un 'universo alternativo', dove i Tre Pezzi Grossi possono tranquillamente avere figli e Crono è ancora nel Tartaro a ronfare. 



 


Nina.
 



Quella mattina aprii pigramente gli occhi.

Faceva caldo perfino in quella Casa.
Mi alzai e d’un tratto realizzai che giorno era. Finalmente io, Nina Armstrong, figlia di Poseidone, 16 anni dichiarati, sarei andata insieme agli ad altri Semidei sull’Olimpo!

Era un anno che aspettavo.
Camminai per la Casa in punta di piedi, cercando di non svegliare mia sorella Earine.
Presi i vestiti dalla mia sacca abbandonata sul pavimento di legno e andai in bagno a prepararmi. Quando finii, trovai Earine in piedi e ancora mezzo addormentata.
  «Sorella, ma sei bellissima!» disse. Io arrossii violentemente. Non sono abituata a ricevere complimenti.
Mi guardai allo specchio, e dovetti ammettere che un pochino aveva ragione.
Per il grande giorno avevo cercato di essere passabilmente presentabile.
Avevo lasciato sciolti i miei lunghi capelli lisci e castano-scuro e una lieve passata di matita nera intorno agli occhi viola. Indossavo dei pantaloni neri e una canotta azzurro-mare (essendo la figlia di Poseidone, mi sembrava più che giusto per andare a conoscere mio padre). Volevo mettermi anche il mio giacchetto di pelle, ma considerando quanto stavo sudando, decisi di metterlo in borsa.
Non appena anche la mia biondissima sorella fu pronta, andammo al Cancello, dove già un gruppo di ragazzi aspettava insieme a Chirone che tutti arrivassero.
Quando finalmente i ritardatari di degnarono di far vedere i loro amorevoli visi (ogni riferimento alle figlie di Afrodite è puramente casuale), salimmo su un pulmino e partimmo alla volta di New York.
Mentre imboccavamo l’autostrada, mi voltai verso Earine, che come me non stava più nella pelle per l’emozione.
   «Rii, non ci posso credere! Stiamo veramente andando sull’Olimpo … oh, sono così emozionata!» dissi, cercando di non urlare istericamente.
Mia sorella non mi degnò di un’occhiata, ma non ci feci nemmeno caso. Succedeva sempre così quando provavamo forti emozioni. Io, più sono agitata e più parlo. Lei, più è agitata e più si chiude in se stessa. Diciamo che ci compensavamo a vicenda. Io, ribelle, scatenata, chiacchierona e ... come dire … non molto interessata alla scuola. Lei secchiona, timida, silenziosa e perfettina. O almeno, all’apparenza. Perché in fondo (ma molto in fondo) era peggio di me. Solo che era più furba, e con quella sua faccia da angelo non la sgridavano mai. Al contrario di me che, ovviamente, passavo la maggior parte del tempo in punizione o dal preside (nel caso del Campo, da Dioniso).
Finalmente, dopo un’oretta di viaggio, intravedemmo le sagome dei grattaceli newyorkesi. Arrivati all’ Empire State Building, sentivo il respiro diventare sempre più irregolare.
Giungemmo davanti ai cancelli,ed io per poco non svenni. Ok, piano … respiri profondi, capito Nina? Ohm … ohm … ohm …   
Quando entrammo nella Sala degli Dei, rimasi senza fiato. Era una sala circolare, tutta i marmo bianco, e gli scranni dove sedevano i Divini Tizi (come li avevamo soprannominati io e il mio migliore amico Matt, figlio di Ermes) erano semplicemente … divini!
Ogni Dio era alto almeno 5 metri, e ci squadravano tutti, come cercando di cogliere ogni più piccolo segreto nascosto nel profondo dell’animo.
Ok, forse ero io che ero un po’ troppo paranoica.
Ad un tratto, seduto su uno scranno, notai il più bel ragazzo che avessi mai visto.  

 



Nda. I nomi Nina ed Earine non sono casuali u.u 
Ma non vi sto a spiegare il perché, sarebbe troppo lungo e complicato. Siate clementi e lasciate una recensione! 
Nina. 




Angolo Autrice Sette Mesi Dopo: OMMIODIONISO! '------' 
Mi vergogno di come scrivevo all'epoca, sìsì. 
Solo, mi pesa troppo il divinculo per mettermi a scrivere tutti i capitoli. 
Prometto che dopo lo stile di scrittura migliora HAHAAHHAAHHA :3

Madamoiselle Nina.


   
 
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