La Maga Magò continuò a mischiare la sua pozione, mentre una risata acuta le usciva spontaneamente dalle labbra; poi, canticchiando una canzoncina dal tono lugubre, la versò in una piccola boccetta.
"Chi è la maga più potente di tutti i tempi?" disse a se stessa. "Ma io, ovviamente!"
Adesso mancava solo di farla bere a Merlino e il suo -perfetto- piano sarebbe riuscito.
Il faccino carino del mago sarebbe diventato giallo e ricoperto di macchie; finalmente la sua vendetta si sarebbe ultimata.
All'improvviso, però, l'ampollina le si ruppe in mano, schizzando completamente sul suo viso. Questo si riempì di macchie -di nuovo- mentre lei strillava di rabbia.
"Merlino!"
Il mago appena interpellato, uscendo allo scoperto, scoppiò a ridere. "Sì?"
"Come ti sei permesso?"
"Non preoccuparti, così sei più guardabile di com'eri prima"
E, tra le risate, la senti urlare una lunga catena di "ti odio".
"Sì sì, ti odio anche io" disse, con un gran sorriso. "Ci vediamo presto, mia cara"

**

Odiava quella barba; sognava di tagliargliela -o ancora meglio, di bruciargliela- dalla prima volta che lo aveva visto.
Era lunga, inguardabile e crespa. Un vero abominio.
Odiava ogni cosa di lui, in effetti -da quel neo quasi invisibile sulla guancia, a quello sguardo superbo che faceva ogni qual volta la batteva-, ma la barba... Beh, quella avrebbe voluto sparisse dalla faccia della terra.
Odiava l'essere ogni volta tentata dal tirargliela: era oltraggioso che lei potesse avere un qualche contatto con lui se non nel combattere; odiava come gli occhiali -dopo averla tirata- gli si storcevano sul viso facendolo sembrare un bambino spaurito; odiava sentirla piacevole al tatto.
Soprattutto odiava adorarla.
Sia per sempre maledetto Merlino e la sua barba, pensò.