La
     Moneta

Hogwarts non era più la stessa. Non era più la stessa da un mese circa, dall'inizio.

Il regime di terrore di Piton aveva scatenato una certa adrenalina negli studenti, quelli rimasti.

L'aria che spirava nel castello era praticamente palpabile, come fosse un muro che circondava ogni essere, rendendolo prigioniero.

Neville sospirava sul suo letto, in mano un galeone. Ma non era un semplice galeone.

Seamus era giù di corda da un po', non faceva altro che fissare i letti vuoti degli amici, di cui non avevano nessuna notizia.

Quella moneta, la rigirava e rigirava, fino a quasi consumarla.

<< Pensi che si ora, Seam? >> chiese in un sussurro, infilando il galeone falso nella tasca.

Seamus, che sembrava quasi in un profondo stato di trance, trasalì prima di rispondere.

<< Cosa, Neville? >>.

Il ragazzo sospirò. Poi, disse, come se fosse la cosa più ovvia dell'universo: << Chiamare l'ES, Seam! Dobbiamo combattere! Questa >> sbattè un paio di volte una mano contro il muro << non è più quella che fino all'anno scorso ritenevo il posto migliore del mondo! >>.

Seam si destò, riflettendo. Poi annuì. << Si, penso tu abbia ragione >>.

Neville sorrise, il primo vero da giorni. Si alzò dal letto sul quale era appollaiato e riafferrò la moneta, la lanciò in aria e la riprese. << Bene, Seam, preparati, questa notte temo non si dormirà >>.

***

Neville era al centro della Stanza delle Necissatà, com'era dua anni prima. 

Affiancato dagli altri due capi dell'Esercito di Silente. Ginny e Luna.

<< Lo sapete. Non è facile. Ma dobbiamo resistere, non dobbiamo mollare. Reagite, non lasciatevi calpestare dai quei due imbecilli dei Carrow. Questa è la nostra casa, dobbiamo proteggerla! Chi è con me? >> Ginny, dopo il discorso, alzò la bacchetta. Così fece anche il resto dei ragazzi, che a quel gesto, ringhiarono d'approvazione.

Neville si fece avanti. << Badate bene, questa volta non sarà solo un'esercitazione, non sarà solo un gioco. Questa è la rivoluzione, la nostra. Chi non è pronto, è pregato di uscire >> indicò la porta di legno << di lì. Chi non ha il fegato di pagare, se ne vada, il suo aiuto non ci interessa! >>. Nessuno si mosse. Come previsto. Sul volto di Neville apparva un sorrisino soddisfatto.

Hannah Abbott si fece spazio tra la folla. << Neville, credo di parlare a nome di tutti, noi saremo sempre disposti a lottare per ciò che è giusto! >> esordì, arrossendo violentemente.

Neville la guardo e le sorrise. << Ben detto, Hannah! >> la strinse in un abbraccio.

Quella, non che fosse possibile, arrossì ancor di più.

Si intravide anche un luccichio negli occhi di Neville, che poi si strinsero in una smorfia di dolcezza, su Hannah.

<< Credo sia ora di andare a letto, non può di certo farci male una dormita >> scandì Luna, nel suo solito tono sognante.

Lentamente, la Stanza si svuotò, lasciando il castello nella pace e la tranquillità, che regnavano sovrane solo nelle ore notturne.

Rimasero lì solo Neville e Ginny, Luna uscì slatellando. Il ragazzo seguì con un sorriso l'uscita, rivolgendosi poi alla Weasley. << Sai quanto costerà? Quanto ci costerà? >>.

<< Si, Nev, ma è l'unica alternativa >> poi con fare fraterno e incoraggiante, gli poggiò un mano sul braccio, << Ce la faremo, ce la faremo per Harry >>. Il volto di Neville non potè non sbocciare in un sorriso.


Ebbene questa è l'idea che mi è venuta, come si sarà capito, dopo aver visto il film xD
Non so se è buona oppure no, spero solo che apprezziate.
Leggete, rencensite se volete, e un bacio! :D