Anime & Manga > Saiyuki
Segui la storia  |       
Autore: Shu1988    19/03/2006    10 recensioni
I personaggi di Saiyuki alle prese con l'esame di maturità, ispirato all'omonimo film. Cinque diverse visioni del più straziante esame della vita di un adolescente.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Gokugakuji, Kanzeon Bosatsu, Kogaiji, Lirin, Sha Gojio, Son Goku, Yaone
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Cap. 1. Stress da esame

 

 

Sha Gojyo girò la chiave nella toppa per tre volte, poi fece leggera pressione con la spalla destra, e la porta s’aprì, cigolando sui cardini.

Da quanto tempo non metteva più piede in casa? Dieci, quindici…ventiquattro ore? Uno,due giorni? Non ne era sicuro, aveva ancora la mente annebbiata dall’alcool.

Ma d’altronde, ubriacarsi, quella sera, era forse stata la cosa migliore da fare.

Non essere ammessi all’esame di maturità… che disonore. E non se l’aspettava. O forse si, ma solo un pochino.

Trascinandosi in cucina, appoggiò il pacchetto di sigarette semi-vuoto sul tavolino pagato da suo fratello, e la lattina di birra –anch’essa semi-vuota- venne riposta alla bell’e meglio nel frigorifero.

Poi, inesorabilmente, il suo sguardo cadde sull’orologio a muro giallo canarino appeso sopra il frigo.

Le 9.00.

Dokugakuji, suo fratello, stava sicuramente lavorando. Chiamarlo in fabbrica per dargli una così brutta notizia…? Gli sembrava stupido, inutile.

No, forse avrebbe potuto rimandare, gliel’avrebbe detto una volta che fosse tornato a casa.

Si, era la cosa migliore da fare.

 

Intanto, ad un isolato di distanza, nella sua stanza, Son Goku lanciava occhiate desolate alla pila di testi scolastici sulla sua scrivania, seduto sul letto a gambe incrociate, gli auricolari ben piantati nelle orecchie, note di musica punk-rock nel cervello.

No, non poteva crederci. “Che incubo” si disse, mentre il suo stomaco cominciava a brontolare, segno inequivocabile che era ora di concedersi l’ennesimo spuntino.

Come tipico di lui, non mancò di accontentare la pancia, e s’alzò, diretto in cucina, già intento a scegliere tra un tramezzino al prosciutto e uno al salmone.

Scelta difficile, si disse, una volta davanti al frigo aperto. Davvero difficile.

Ma almeno, per quanto riguardava i tramezzini, avrebbe potuto scegliere. Liberamente.

Non come per l’esame di maturità, non come per lo studio.

Il tanto detestato studio.

Quando era andato a vedere i cartelloni, era rimasto stupito d’essere stato ammesso. Cioè, lui ci aveva sperato sino alla fine, ma vedere le sue richieste accontentate l’aveva lasciato stordito. Ma ne era stato felicissimo, certo, in quanto aveva passato metà della settimana precedente chiuso nella sua stanza a pensare e ripensare ai suoi scarsi profitti nelle materie scientifiche, e l’altra metà in chiesa a pregare (la cosa gli dava un po’ di conforto).

Gli era sembrato bello leggere “ammesso” su quel cartellone. Davvero bello.

Ma poi, tornato a casa, aveva dovuto fronteggiare l’amara verità.

Le nozioni ora, avrebbe dovuto studiarle davvero, ma non aveva ancora iniziato. Si era detto “dopo, dopo” … ma quel dopo, non era mai arrivato. C’era sempre stato un altro “dopo” a cui aggrapparsi.

Ed ora, ora sapeva di doversi dare una svegliata, se voleva passare questi dannati esami. Necessariamente.

 

Biblioteca comunale, vuoto, silenzio. Il luogo ideale per ripassare in pace, e per stare soli, soli con i propri pensieri. E poi, ci si concentra bene, qui, pensava Cho Hakkai, lo sguardo attento puntato sul libro di filosofia. Si, davvero bene.

“Credi che il tema storico sarà sulla seconda guerra mondiale, Hakkai?” gli domandò improvvisamente Genjo Sanzo, seduto alla sua destra, il capo biondo chino su un tomo incredibile, che altro non era che il libro di storia.

“Si, può darsi. Ma non è detto” gli rispose l’amico, sfogliando ancor distrattamente qualche pagina. Platone… Aristotele.. roba vecchia, ma non si sa mai che ti può capitare, all’esame, e Hakkai era sempre stato un tipo previdente.

“Ovvio che non è detto” rispose brusco Sanzo, che, anche se non voleva ammettere davanti all’amico, era molto più agitato di lui.

Dalla sua parte, sicuramente, il fatto che, senza fare alcuno sforzo, Sanzo era in grado di non far trasparire alcuna emozione su quel bel viso, quasi femmineo.

Ma Hakkai, conoscendolo da anni, poteva facilmente indovinare gli stati d’animo del suo migliore amico.

“Sta’ tranquillo, andrai bene” cercò di rassicurarlo, essendo ben consapevole di quella che sarebbe stata la reazione di Sanzo alle sue parole.

Infatti, la rispostaccia non mancò ad arrivare. “Io sono tranquillo!”

Ehehe, ridacchiò sotto i baffi Hakkai.

Tipico di Sanzo. Era sempre stato così, o almeno da quando l’aveva conosciuto.

Frequentavano la stessa classe da sempre, e si erano subito trovati, forse perché entrambi erano riservati, e non amavano parlare troppo di se stessi.

Però, a differenza di Sanzo, Hakkai era abbastanza socievole, e aveva parole gentili e sorrisi per chiunque.

La ricerca della calma assoluta, quella, osservò Hakkai, li rendeva simili.

 

“Lirin, forse dovresti fare una pausa” Yaone lanciò un’occhiata preoccupata alla ragazza dai capelli color carota che sedeva al tavolo del salotto, l’aria quasi esasperata, lo sguardo allucinato, stanchissima.

Lirin scosse il capo, senza alzare lo sguardo dal libro di tedesco. “No, non ci penso neanche. Sto bene, non preoccuparti”

Non che fosse vero, in realtà. Ma Lirin contava sul fatto che Yaone le avrebbe creduto sulla parola.

“No,tu non stai bene. Questi esami ti stanno massacrando, anche tuo fratello se n’è accorto. Dovresti prenderti una pausa, d’altronde sei sempre stata brava a scuola”

Si, era vero. Ma se per caso gli esami fossero andati male? Se quella pausa avesse contribuito in negativo alla sua prestazione? No, non poteva permettersi alcuna pausa, non poteva proprio.

E si domandava perché la ragazza di suo fratello non riuscisse a comprenderlo, e perché anche suo fratello stesso, il suo unico fratello, non riuscisse a farlo.

Kougaiji aveva affrontato l’esame di maturità l’anno prima, e non è che avesse studiato molto, Lirin se ne ricordava. Eppure, era riuscito ad ottenere l’onorevole 100 e lode.

D’altronde, suo fratello era un genio, Lirin ne era sempre stata consapevole.

E ora? Ora toccava a lei fare del suo meglio. Kou si aspettava sicuramente molto da lei.

E non l’avrebbe deluso.

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saiyuki / Vai alla pagina dell'autore: Shu1988