“Ecco, così, brava”

L' infermiera mi sorride.

Un' altro ciclo di chemio. Evviva.

É il terzo mese di terapia, ormai non so nemmeno più cosa si prova ad avere dei capelli, VERI capelli, in testa. I ricordi di me con i capelli lunghi e snella sono ormai bruciati a contatto con la terapia demolitiva.

Non ho più niente. Niente vene, niente capelli, niente aspetto decente, ma soprattutto, niente dignità.

Era forse una delle prime cose che era andata a farsi fottere, ovviamente a pari passo con i capelli.

Per quasi tutti i miei amici, se perdi i capelli, perdi la dignità di persona. Diventi un oggetto, preda di continui scherzi e prese in giro. Quante prese in giro ho subito. Troppe da contare, eppure troppo poche per dimostrare la cattiveria senza limiti della gente.

Ogni giorno uno scherzo, che colpisce al cuore e che rimane appiccicato, evidente a tutti.

Ed ecco che anche altri, che nemmeno ti conoscono, iniziano con battutine per poi finire con battute davvero pesanti.

Mia madre dice che lo fanno per invidia, ma uno che non ti conosce può essere invidioso? Questo confermava che la gente deride altra gente solo per il gusto di farlo, per potersi sentire superiori ad altri.

Ho imparato a sopportarli, che altro devo fare.

La vendetta però arriverà, ne sono sicura.

Note dell'autrice:

Chiedo davvero scusa per questa...cosa. Stavo solo ripensando a qualche anno fa e così, senza quasi accorgermene, ho iniziato a scrivere questi pensieri senza senso.

Chiedo ancora scusa...