Happy
Birthday, Beth!
Beth
Corcoran aprì la porta di casa sua alle tre e un quarto
quel pomeriggio. Si passò una mano tra i capelli
biondi,lunghi e mossi e posò
le chiavi sul mobiletto all’ingresso dopo aver chiuso la
porta.
«Mamma!»
chiamò la ragazza rivolgendo lo sguardo alla scale
che portavano al piano superiore. Nessuna risposta. Probabilmente
Shelby era
ancora a lavoro.
Beth
decise di andare a bere un succo di frutto,ma non
appena mise piede in cucina la sua attenzione fu richiamata da un
post-it color
viola scuro attaccato al frigorifero in acciaio nuovo di zecca.
Beth
sorrise leggermente e si avvicinò al frigorifero. Prese
il post-it tra le mani e si sedette su una sedia.
Lì,nell’ordinata
calligrafia di sua madre c’era scritta una
cosa che fece sorridere Beth;
Beth,tesoro,tanti
auguri!
Spero
non ti dispiaccia non trovarmi a casa,ma avevo del lavoro arretrato da
sbrigare.
Passerò
a prenderti verso le 20.00 per andare alla tua festa.
Baci
e
ancora buon sedicesimo compleanno!
Con
affetto,
Mamma.
P.S.
Oh
Beth,due persone molto speciali volevano augurarti buon compleanno.
Purtroppo
non potranno farlo di persona,ma lo faranno attraverso un regalo
anch’esso
molto speciale. L’unica cosa che dovrai fare e accendere la
tv e far partire il
lettore dvd. Ti voglio bene.
Beth
era molto curiosa. Era una caratteristica che aveva sin
da bambina. I suoi occhi grandi e castani si accendevano ogni qual
volta c’era
qualcosa da scoprire.
Si
diresse in salotto e fece ciò che aveva detto sua madre.
Non appena ebbe messo in funzione il lettore dvd si accomodò
sul divano
incrociando le gambe.
L’immagine
di una Shelby più giovane di dieci anni prese
posto nello schermo. Beth si chiese il perché di quel
video,intenzionata a non perdere
neanche un secondo di quella cosa.
Non sapeva cosa contenesse il dvd,ma sentiva che era qualcosa di molto
importante.
«Ciao tesoro! Buon
sedicesimo compleanno! Probabilmente ti avrò già
de tempo detto che sei stata
adottata»
Beth
sorrise. Sì,era stata adottata. Sua madre
gliel’aveva
confessato a nove anni,dopo che Beth aveva iniziato a fare insistenti
domande
sulle loro diversità: il colore dei capelli,il carattere,il
padre di Beth. Era
una ragazzina davvero sveglia. Shelby si era trovata costretta a
dirglielo,nonostante non le avesse mai confessato le
identità dei veri
genitori.
«Non ti ho mai voluto
dire chi fossero i tuoi genitori. Non l’ho fatto per
cattiveria o
egoismo,volevo che lo scoprissi da te. Abbiamo girato questo video
quando avevi
appena tre anni,aspettando il momento giusto,il momento in cui saresti
stata
pronta. Adesso lo sei,Beth.»
La
ragazza aveva le lacrime agli occhi. Quando si era
svegliata quella mattina non avrebbe mai immaginato che avrebbe scoperto chi erano i suoi
genitori. Era
oltremodo eccitata e nervosa.
Un
uomo che doveva avere circa vent’anni comparve davanti alla telecamera.
Aveva una cresta di
capelli castano scuro e Beth sussultò non appena si
soffermò ad osservare i
suoi occhi: erano castani,erano identici ai suoi.
Beth
non aveva dubbi,quell’uomo era suo padre.
«Ciao,Beth»
disse
palesemente a disagio «Sono il tuo
papà,Noah.
Spero che questo video ti faccia piacere. Sappi che quello che sto per
dirti è
molto difficile per me da dire,ma ogni singola parola è la
più onesta che
potrei mai pronunciare. Ti voglio un mondo di bene,Beth. Te ne ho
voluto
nell’esatto momento in cui sei nata,e non ho mai smesso di
volertene. Io e tua
madre non abbiamo rimpianto neanche per un secondo di averti messo al
mondo»
Detto
questo fece un cenno alla sua sinistra,e subito dopo
comparve una donna della stessa età
dell’uomo,bionda e molto bella,con le
lacrime agli occhi.
«Ciao
tesoro,sono Quinn.. Tua madre»
la sua voce era tremula,e
Beth sentiva ormai le lacrime che le bagnavano le guancie rosee «Tutto ciò che ha detto Noah
è la verità.
Quando sono rimasta incinta avevo sedici anni,e credetti che ormai la
mia vita
era rovinata. Ma quando ti tenni tra le braccia per la prima volta,e
subito
dopo tuo padre mi disse che mi amava,pensai che era la scelta migliore
che
avessi potuto fare» Quinn e Puck si tenevano per
mano,una presa forte e
bisognosa.
Adesso
Beth era scossa dai singhiozzi,e le lacrime
scendevano incontrollate. Aveva sempre pensato che i suoi veri genitori
non la
amassero abbastanza da tenerla con loro. E invece aveva improvvisamente
capito
le loro motivazioni; anche lei se avesse avuto un figlio
così giovane non
avrebbe trovato altra soluzione che non fosse l’adozione.
«Ti
amiamo più della nostra stessa vita,non scordarlo mai»
riprese Noah con un sorriso stringendo ancor di più la mano
di Quinn.
Il
video terminò con tutt’e due che dicevano
all’unisono “Buon
Compleanno,Beth!”
Beth
era contenta,nonostante piangesse. Aveva finalmente
scoperto chi erano coloro che l’avevano concepita e
l’avevano amata così
tanto,aveva una splendida madre adottiva che le aveva donato conforto e
protezione per sedici lunghi anni.
La
ragazza sorrise, sapendo che quello era senza dubbio il
suo più bel compleanno.