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Autore: Viki_chan    15/07/2011    13 recensioni
Salvare il mondo magico ha tanti pro, alcuni contro.
Hermione viene intervistata su un argomento che la tocca nel profondo.
Che scuote le sue certezze.
“Perchè i lettori dovrebbero voler sapere il mio parere su.. quello?” chiese Hermione titubante, aspettandosi la solita risposta, che non tardò ad arrivare.
“Perchè? Ehi, ma dove vivi? Tu, Ron, Harry. Dai, dimmi che non ci hai mai pensato..”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'All we need is Harmony'
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Il Settimanale delle Streghe

 


 

Aveva 23 anni.

Era una ragazza come tante altre.

Aveva un buon lavoro, un fidanzato affettuoso, una grande famiglia.

Hermione Granger era una ragazza felice.

Una ragazza felice nonostante tutto.

Nonostante dovesse sopportare da molti anni il peso della celebrità sulle sue spalle.

Quando sentiva di non poterne più di interviste e foto e incontri imbarazzanti pensava a Harry, il suo migliore amico.

Harry che era nato celebrità.

Harry che era il Prescelto da 23 lunghi anni.

E nonostante qualche momento di cedimento, qualche scatto di rabbia, accettava la sua posizione senza lamentarsi.

A Ron, nessuno chiedeva niente da tempo.

Forse perchè a Ron la celebrità sotto sotto piaceva davvero.

E quando lo intervistavano parlava sempre troppo, facendo impazzire i giornalisti.

Hermione, invece, era misurata.

Nonostante avesse solo 23 anni, veniva intervistata per ogni cosa.

La sua opinione era diventata autorevole a prescindere dall'argomento.

I folletti della Gringott aumentano la sicurezza? Chiediamolo ad Hermione Granger.”

Hermione rispondeva.

Anche se faceva sempre notare i dettagli.

Ad esempio il dettaglio irrilevante che i folletti odiassero Harry, Ron ed Hermione e che ormai fosse Ginny l'unica in grado di prelevare galeoni senza dozzine di piccoli occhi arrabbiati addosso.

Era seduta alla sua scrivania dell'Ufficio Relazioni con i Babbani quando qualcuno bussò alla porta.

Per qualche secondo fu tentata di non rispondere poi, ligia al dovere, si alzò e aprì la porta.

Si trovò di fronte una ragazza indiana, con una lunga treccia scura appoggiata su una spalla.

Calì?” chiese stupita davanti alla sua vecchia compagna di Grifondoro.

Hermione, che piacere! Quando mi hanno detto che dovevo venire da te, ho fatto i salti di gioia.” disse la ragazza con un sorriso.

Hermione fece accomodare l'amica e si sedette alla scrivania, appellando una teiera e due tazze.

Ti hanno detto di venire da me?” 

“Si, lavoro per il Settimanale delle Streghe adesso. Mi hanno chiesto di farti una breve intervista.”

Un'altra?” chiese sbuffando. “Quella rivista mi conosce meglio di chiunque
altro ormai. Sono stata in copertina almeno quindici volte negli ultimi anni.”

Calì la guardò con un'espressione dispiaciuta, poi bevve un sorso di thè.

Lo so, lo so. Hermione, vengo in missione da amica. E' il mio primo articolo, ti prego. Un paio di domande, giusto un box piccolo piccolo.”

Hermione soppesò le parole dell'amica, poi si voltò verso la parete.

Va bene. Che vuoi sapere? Se è per quella storia della tinta, i miei capelli sono naturali. Sono stufa di ripeterlo.” disse piccata, ricordando un articolo che titolava “Hermione Granger e il mistero del castano”.

No, niente di tutto questo. Io sono qui per parlare di un argomento più profondo.” commentò tirando fuori dalla borsa un foglio di pergamena e una penna prendiappunti blu. “I triangoli amorosi.”

Hermione si rovesciò il thè sulla veste, imprecando.

Scusa?”

Ma sì, Hermione. Basta che mi dici quello che pensi sui triangoli amorosi. Tipo io amo te ma tu ami l'altro. Cose così. Allora?”

Sia Calì che la penna si sporsero verso di lei, in attesa.

Perchè i lettori dovrebbero voler sapere il mio parere su.. quello?” chiese Hermione titubante, aspettandosi la solita risposta, che non tardò ad arrivare.

Perchè? Ehi, ma dove vivi? Tu, Ron, Harry. Dai, dimmi che non ci hai mai pensato..”

No, mai. Io sto bene con Ron. E Harry sta con Ginny. Niente triangoli. Anzi. Solo tranquille linee rette.”

Calì rimase in silenzio qualche minuto.

Hermione la osservò.

Non si era data per vinta, lo sapeva.

Nel frattempo l'occhio le cadde sull'orologio.

Era quasi ora di cena.

Non devi per forza parlare della tua esperienza. Dimmi solo quello che pensi.”

Poi mi lascerai andare a mangiare? Sto morendo di fame.”

Giuro. Coprirò lo spazio che avanza con una foto.” disse rincuorata.

Non si può amare due persone allo stesso tempo. Non con la stessa intensità. E' impossibile e sbagliato. Alla fine è necessario fare una..”

La porta si spalancò improvvisamente, interrompendo la sua frase.

Harry alzò lo sguardo e sorrise.

...scelta.” concluse Hermione a mezza voce sorridendo di rimando al suo migliore amico.

Non credevo stessi ancora.. Calì?” chiese confuso.

Harry, che piacere.”

Harry guardò la vecchia compagna e la penna prendiappunti, cambiando subito espressione.

Di cosa si parla oggi?” soffiò alzando gli occhi al cielo.

Triangoli amorosi. Vuoi dirmi anche tu quello che pensi? Sarebbe fantastico, il mio capo mi amerebbe.”

Harry guardò Hermione per un istante, poi sorrise.

Sei pronta a prendere appunti?” chiese avvicinandosi alla penna in tono solenne.

Calì era sul punto di scoppiare in lacrime dalla gioia.

E' stata una decisione sofferta, abbiamo litigato, urlato, fatto la pace. Abbiamo provato anche a spezzarla a metà, ma non ha funzionato. Così io e Ron ci dividiamo Hermione. Lunedì, mercoledì e venerdì la tiene lui, io il resto dei giorni. Nei weekend io e Ron lasciamo Hermione a casa e facciamo delle lunghe gite romantiche. Ora, se non ti dispiace porto la mia mezza fidanzata a cena. Non vorrei che il mio mezzo fidanzato la trovasse deperita.”

Detto questo si avvicinò a Hermione e la prese per mano, portandola fuori dalla stanza sotto lo sguardo attento di Calì.

 

E se lo pubblicasse davvero?” gli sussurrò Hermione poco dopo, in ascensore. “Come ti è saltato in mente?”

Ti vedevo in difficoltà. Questa storia del triangolo amoroso è un disastro. Io mi sto per sposare. Tu stai con Ron... Mi chiedo come la gente ci riesca a vedere ancora del marcio.”

L'ascensore si aprì, Harry scese.

Hermione invece rimase ferma, meditabonda.

“Che c'è?”

Del marcio? Se io e te ci amassimo, sarebbe marcio?”

Non hai capito Hermione. Non intendevo quello.. Sarebbe bello, bellissimo. Stavo solo..”

Hermione guardò il suo migliore amico arrabattarsi per spiegare le sue parole.

Sapeva che ogni persona ad un certo punto si trova davanti a delle scelte, più o meno dolorose.

Lei aveva fatto la sua scelta anni prima, eppure ci era rimasta male.

Harry la prese per mano e la fece uscire dall'ascensore, sorridendole.

Io ti amo.” gli sussurrò un orecchio.

“Spero che tu non l'abbia detto a Calì” le rispose lui sorridendo ancora, ignaro del senso di quelle parole.

Per qualche istante Hermione penso di dirgli che non scherzava.

Dirgli che lo pensava da tanto.

Da troppo tempo.

 

Un paio di giorni dopo, insieme alla solita quantità impossibile di posta,

Hermione trovò una copia del Settimanale delle Streghe.

In copertina, con un sospiro di sollievo, Hermione ci trovò una foto delle 

Sorelle Stravagarie.

Buttò la rivista nel cestino, senza sfogliarla.

Più volte durante la giornata si voltò verso la carta straccia, osservando l'angolo

della rivista che faceva capolino tra gli altri rifiuti.

Poco prima di uscire per pranzo, Hermione si decise a riprenderla.

Si sedette sul pavimento, iniziò a sfogliarla con crescente emozione.

I triangoli amorosi occupavano due pagine, sulle quali qualcuno aveva 

attaccato un post it rosa. Ad una prima occhiata, non era presente nessun piccolo box. 

Confusa, Hermione lesse le poche parole scritte sul post it.

"Non si possono amare due persone con la stessa intensità.". Ne sei così sicura? Non volevo     pubblicare una bugia.- Calì

 

Quando Ron aprì la porta dell'ufficio della sua ragazza, la trovò seduta a terra, con la testa tra le mani e una rivista fatta a pezzi intorno.

"Parlano ancora di te?"

"No. Questa volta no."
 


 
In questi giorni ho bisogno di scrivere. 
Ho veramente bisogno di un po' di sana Harmonia.
Dedicata alle scrittrici di Auror vere e alle loro m a g n i f i c h e storie.
   
 
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