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Autore: nevermindSARA    15/07/2011    4 recensioni
together, until the very end.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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George camminava per Diagon Alley, che piano piano si era completamente ripopolata. Le vetrine erano tornate colorate e qua e là gruppetti di persone chiacchieravano animatamente su qualche nuovo prodotto o sulla serata appena trascorsa.
Niente faceva capire che solo vent'anni prima quel posto era deserto, o quasi.
George aprì la porta dei Tiri Vispi ed entrò, decise che era ora di fare pulizia sul retro, dove tra scatoloni e oggetti non ancora pronti per essere venduti c'era a mala pena lo spazio per passare.
Ron, che ogni tanto lo aiutava in negozio, si era offerto di dargli una mano, ma George aveva rifiutato. Sapeva cosa ci avrebbe trovato. Sapeva che sarebbe stato meglio essere solo. Era una cosa che doveva affrontare, prima o poi.
Cominciò con gli scatoloni più superficiali, gli ultimi aggiunti, cominciò a dividere le cose utili da quelle che si potevano buttare e piano piano la pigna si abbassò.
Erano rimaste poche cose, gli scatoloni più vecchi, pieni di polvere. George si sedette e ne prese uno, se lo mise sulle gambe e lo aprì.
Fu come tuffarsi nel passato, venne ricatapultato a quando se avesse guardato nello specchio delle brame ci avrebbe visto solo se stesso, cosa che gli accadrebbe anche ora, certo, solo che quel se stesso dello specchio avrebbe un altro nome.. e un orecchio in più.
Ritrovò foto, articoli di giornale che parlavano di loro, le loro mazze da battitori, tutte scheggiate per il troppo uso e un foglio in cui elencavano tutti i buoni motivi per aprire un negozio di scherzi. 
Riordinò tutto, si asciugò le lacrime con la manica del maglione che gli aveva regalato sua mamma per natale, ma che ormai non aveva più una lettera ricamata sopra, non ci si poteva più confondere.
Fred lo fissava dal suo quadro.
- Ciao, Freddie.
- Ehi, George. E' stata dura? Sai che vorrei essere lì con te.
- Ma tu ci sei, qui con me.
George gli sorrise, uno di quei sorrisi bellissimi e sinceri che solo loro sapevano donare, uno di quelli che negli ultimi anni sul suo viso erano apparsi sempre meno.
Andò alla porta, la spalancò e aprì il negozio, nonostante fosse domenica, nonostante fosse stanco morto. Lo aprì e per la prima volta dopo anni si sentì meno solo.
La gente non avrebbe mai smesso di avere bisogno di loro lo sapeva. 
Dovevano continuamente ricordare al mondo quant'era grande, il potere di una risata.
  
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