Like a hurricane

I.

Acqua

Quando Aria gli lanciò un gavettone d'acqua – ridendo a crepapelle alle sue spalle – Ezra non sentì affatto il peso opprimente dell'età, ebbe solo l'impressione di esser tornato indietro nel tempo.

II.

Sole

Nonostante l'uggiosa giornata di pioggia, Aria Montgomery splendeva raggiante come il sole, nascosta dietro tanti volti diversi – tante nuvole dispettose –, unica oasi di salvezza nella quale poter riposare i suoi occhi stanchi.

III.

Perle

Ezra sostò davanti una gioielleria per buona parte della giornata, pensando che ad Aria avrebbe proprio donato un collier di perle – poi, ricordò, non avrebbe potuto vederglielo indosso pubblicamente.

IV.

Rosso [01x13]

Aria aveva passato la giornata a scegliere l'abito più adatto per il loro appuntamento e, alla fine, aveva optato per un tubino rosso: Ezra l'aveva guardata con occhi, se possibile, ancor più innamorati e le aveva detto che era “una fidanzata davvero bellissima”.

Aria era arrossita di botto come... beh, come un'adolescente.

V.

Sale

Quando si dilettava ai fornelli Aria condiva ogni portata con troppo sale, decisamente.

In ogni caso, Ezra aveva imparato a lasciarsi condire la vita.

VI.

Camicia

Aveva rubato – o, meglio, preso in prestito – una delle sue camicie dal suo armadio, solo per potersi tenere stretta a lui le notti in cui l'incubo Alison non la lasciava quasi respirare.

VII.

Ventaglio

Ezra era una persona controllata, assolutamente, perdeva il proverbiale self-control solo quando Aria si sventolava con un ventaglio e lasciava aperti i primi bottoni della camicetta – a quel punto, anche lui era costretto ad allentare il colletto della camicia.

VIII.

Strappo

Qualcosa – non ben identificato – si era strappato all'altezza del cuore: che l'imbastitura che Ezra Fitz aveva fatto così bene si stesse improvvisamente scucendo?

IX.

Pugno

Ogni volta che la vedeva assieme a Noel Kahn gli prudevano le mani – al diavolo l'integrità, al diavolo tutto se Aria non poteva essergli accanto.

X.

Sorriso

Durante le lezioni di letteratura inglese i sorrisi di Aria erano solo per lui – Ezra tentava di guardare altrove ma, solo per un momento, dimentico l'autore de “Il grande Gatsby”.

XI.

Catene

Erano complici degli stessi rischi ma, almeno, mano nella mano.

XII.

Letteratura

« Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio... », quando andava a trovarlo di sera, Ezra le leggeva sempre qualcosa.

Ogni volta, ad Aria pareva di cogliere l'essenza della loro storia in quei versi.

«... Ma non si consumano, vero?»

Domandò, ad un passo dalle sue labbra.

« No. Non si consumano, non possono. »

Ezra la baciò e, ad Aria, sembrò di sentire sulle sue labbra un paradiso senza fine.

XII.

Respiro

Ezra Fitz, ormai all'alba dei suoi trent'anni, aveva imparato a respirare solo grazie a lei – gli era diventata così necessaria da doverla respirare, sì.

XIV.

Nastri

Se in un nastro di raso venivano fatti due o più nodi risultava difficile sbrogliarlo nuovamente, no? – un po' come i segreti, in fondo.

XV.

Cappuccino

Ezra aveva sempre odiato le “aggiunte” sul suo cappuccino; Aria, però, gliene portava sempre uno con tanta panna montata e delle scaglie di nocciola sopra – improvvisamente, scoprì di non poter proprio fare a meno delle aggiunte: alla fine erano diventate parte integrante, se non essenziale, del suo cappuccino.

XVI.

Limousine [01x13]

Aria aveva previsto una serata spettacolare ma nemmeno nei suoi sogni aveva pensato ad un inizio così meraviglioso – si era sentita una moderna Cerentola, sì, con la sostanziale differenza che il principe era corso da lei.

XVII.

Fuga

Tra le braccia di Ezra riusciva ad evadere dal mondo intero.

XVIII.

Candele

Quando Ezra accendeva le candele, Aria sapeva in anticipo che avrebbe trascorso una serata speciale – che lui l'avesse conquistata nuovamente con un bacio, un abbraccio oppure un passo di letteratura non importava.

Aria desiderava solo lasciarsi assuefare dal suo respiro, nulla più, prima di sciogliersi come la cera di una candela.

XIX.

Attesa

« Sai, Ezra, attendere per qualche ora o qualche giorno le tue chiamate a volte è doloroso. Crescere, in confronto, cos'è? »

Ezra le spostò una ciocca di capelli, poi le bisbigliò in tono più dolce possibile: « Nell'attesa, io ti sto pensando. Sempre. Te lo ricorderai, Aria? »

XX.

Uragano

L'uragano li aveva travolti ancor prima che se ne accorgessero: prima avevano ceduto, poi, inevitabilmente, l'uragano li aveva risucchiati – costringendoli a vagare pericolosamente in un vortice senza fine.

* * * * *

Note:

Lo so, quando mi fisso sono incorreggibile XD.

Sono venti semplici frasi Ezra/Aria, c'è qualcosa che mi attira da morire in loro *_*.

Alcune spiegazioni:

IV e XVI – riferimenti alla puntata “01x13”, il primo vero appuntamento di Ezra ed Aria.

V – riferita ad un ipotetico futuro tra i due <3.

VIII – riferimento alla puntata in cui si assiste alla “maratona di ballo”, per essere precisi quando Aria vede Ezra e Simone parlare tra loro e ne viene infastidita.

XII – la citazione è tratta da “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare.

(<3)

Probabilmente, finché avrò ispirazione, scriverò ancora Ezra/Aria **.

A presto,

grazie di aver letto!

Kiki.