Autore: SeleneLightwood
Titolo: Blood, rain and Dust
Canzone: A house is not a home
Personaggi scelti: Dorcas Meadowes, Sirius Black,
Regulus Black (accenno), Dorcas/Sirius
Genere: Introspettivo, Romantico, Malinconico,
Avvertimento: lieve Nonsense (credo)
Rating: verde
Introduzione: Walburga è morta, e Sirius si prende un pomeriggio libero dai
compiti dell’Ordine della Fenice per visitare Grimmauld
Place. La stanza di Regulus non è come la ricorda, e
ora che è morto è coperta di polvere. Anche Polvere Incubus,
se è per questo.
Chi sarà lì per lui, a
cercare di salvarlo da se stesso, e dalla casa che reclama il suo rimorso?
Blood, rain and dust
A house is not a home
La porta davanti a me si apre con un cigolio sinistro.
La stanza di Regulus è immersa in una polverosa oscurità.
E’ molto diversa da come la ricordavo.
Sotto un sottile strato di ragnatele e polvere c’è un letto
diverso da quello che aveva quando sono scappato di
casa.
La cassettiera antica di legno intarsiato che gli aveva regalato
la nonna Irma è scomparsa, e al suo posto c’è un armadio a muro altrettanto
elaborato, appoggiato alla parete vicino alla finestra.
Le tende in pesante velluto verde sono sbrindellate ai margini.
Al centro della stanza c’è una scrivania coperta da rotoli di
pergamena, piume d’aquila della miglior qualità e boccette d’inchiostro vuote.
Sembra una stanza abbandonata in fretta e furia, come se il
proprietario fosse semplicemente uscito a fare una passeggiata.
Eppure Regulus è morto, e sento il rimorso graffiante farsi strada
nel mio cuore.
Ero suo fratello.
Avrei dovuto fermarlo.
Per quello che riesco a vedere, non c’è un centimetro libero da
ragnatele o polvere, e mi domando da quanto mia madre non ci viva
più.
Mi è giunta voce del suo trasferimento a casa della zia Charis, prima che morisse, evidentemente troppo sconvolta
dalla dipartita di Regulus per avere questa casa sotto gli occhi un secondo di
più.
Il figlio preferito, il figlio prediletto.
Il figlio Mangiamorte.
Dietro alla scrivania riconosco finalmente una forma familiare.
E’ la sedia sulla quale soleva acciambellarsi un Regulus bambino,
il fantasma del fratello che avrei potuto desiderare, ma che non ho mai avuto.
Sembra quasi conservare la sua sagoma.
Me lo ricordo, curvo sui libri, abbarbicato su quella vecchia
sedia consunta.
Teneva sempre le ginocchia in alto, come se non volesse toccare il
pavimento con i piedi.
La sedia è ancora al suo posto, ma non c’è più nessuno.
Eppure è ancora una sedia.
A chair is still a chair, even when there's no one sitting there.
Chiudo gli occhi per un attimo, e quando li riapro mi sembra di
vedere di nuovo Grimmauld Place
come la ricordo.
La polvere è scomparsa, ma la casa è più cupa che mai.
La luce filtra vagamente dalle tende, ma nessuno si prende la
briga di aprire le finestre e far entrare un po’ d’aria.
Una donna dall’aria severa sbatte violentemente una busta a terra
nella stanza di fronte a quella di Regulus.
Mi vedo raccogliere l’ultima lettera di Remus con mani tremanti,
mentre gli strilli di mia madre si fanno più acuti.
Nella stanza di fronte alla mia, Regulus piange silenziosamente,
accoccolato sulla sua vecchia e consunta sedia di paia.
But a chair is not a
house and a house is not a home.
La casa si fa beffe di me.
Intravedo dietro ad una
finestra sbarrata il sorriso di Andromeda, quando
ancora non era stata cancellata dall’Albero
genealogico.
Lo sguardo scaltro e
intelligente di Narcissa si affaccia dallo specchio
sulla parete, e la risata sguaiata di Bellatrix risuona tra le pareti ammuffite.
Mia madre e mio padre
vorticano nella mia testa, ed è tutto un continuo gridare.
Non sono all’altezza della
mia famiglia.
Sono solo uno sporco
traditore del mio sangue.
Regulus è stato un figlio
migliore di me.
Regulus è un Mangiamorte.
Regulus…
Torno bruscamente alla
realtà per un attimo, quando percepisco il tonfo che fanno le mie ginocchia
sbattute sul pavimento polveroso.
Qualcuno mi tiene stretto a
sé.
Il corpo caldo premuto
contro il mio è familiare, e i capelli che mi solleticano il collo odorano di
rose.
Il viso che percepisco
appoggiato alla mia fronte ha una forma familiare, rassicurante.
Mi lascio andare ai ricordi
con un singhiozzo.
When there's no one there to hold you
tight,
and no one there you can kiss goodnight
La figura di una donna,
poco più di un’ombra alla fioca luce di una candela, troneggia di fianco ad un
letto di legno.
«Quando arriverà la tua lettera per Hogwarts, Sirius, andremo a
comprare la divisa da Serpeverde.»
Il bambino sotto le
coperte, poco meno che undicenne, annuisce.
«Si, madre.»
La donna non sorride, non
si china ad abbracciare suo figlio.
Non c’è nessun bacio della
buonanotte per Sirius Black.
Walburga si china a
spegnere la candela con un soffio, e la stanza piomba nell’oscurità.
Il bambino stringe la
coperta con forza, domandandosi se c’è qualcosa di sbagliato nel non avere
nessuno ad abbracciarti prima di andare a dormire.
A room is still a room, even when there's nothing there but gloom
La figura al mio fianco
mormora qualcosa, e mi rendo conto che qualcuno mi sta abbracciando, qui, nella camera
che fino a poco tempo fa era appartenuta a mio fratello.
Una stanza vuota, occupata
solo da ossigeno non consumato, vecchie pergamene e il rimorso malinconico di
un uomo che non ha potuto vivere la sua vita come voleva.
But a room is not a house and a house is not a home
when the two of us are far apart
and one of us has a broken heart
Affondo il viso nell’incavo
tra il collo e la spalla della ragazza.
La sento sospirare.
«Ssh.»
Un semplice sussurro, delle
labbra che si muovono piano.
« Sono qui, Sirius. Non sei solo. »
Non posso far altro che
stringere gli occhi e posare una mano sul pavimento freddo, quello che mio
fratello deve aver calpestato così tante volte.
Cerco di mormorare
qualcosa, ma esce solo un gemito.
« Questa stanza è piena di
Polvere Incubus. Non è reale quello che vedi. Non c'è
nulla di vero. » dice.
La ragazza mi posa una mano
sulla guancia e mi alza il viso, ma ho ancora gli occhi serrati.
Non posso aprirli. Non
posso permettere alle lacrime di scendere.
Reale o no, mio fratello
è morto, e io non ho fatto niente per fermarlo.
Ho permesso che
diventasse un Mangiamorte.
« Siamo deboli, quando siamo
da soli. » la
sento mormorare. « Siamo
forti, quando siamo insieme. »
Il cuore si spezza in mille
frammenti affilati, quando la consapevolezza mi investe in pieno.
Ho lasciato mio fratello –
carne della mia carne – preda della mia famiglia, del pregiudizio.
L’ho lasciato da solo a
combattere contro il destino, contro qualcosa che non poteva cambiare, neanche
volendo.
Il sangue che ci scorre
nelle vene.
Un singhiozzo sommesso mi
lacera il cuore di nuovo, e mi decido ad aprire gli occhi.
Alzo appena lo sguardo
verso un viso rotondo e delle labbra strette nel tentativo disperato di non
piangere.
Incontro un paio di occhi
azzurri e dei ciuffi neri mi sfiorano il viso.
« Dorcas…»
Now and then I call your name
and suddenly your face appears
Semplicemente sussurrare il
tuo nome sembra mettere le cose a posto.
Le lacrime che ti rigano il
viso brillano alla luce fioca che c’è nella stanza.
« Dorcas.»
Ripeto il tuo nome con più
convinzione, come se tu fossi in grado di scacciare i fantasmi che infestano il
mio passato.
« Sirius.»
Il tuo è un mormorio
deciso. Mi prendi
delicatamente per un braccio, nel vano tentativo di farmi alzare da qui.
Ma io non posso, capisci?
« Questa guerra richiede un
prezzo troppo alto, e io non so se sono disposto a pagarlo.» sussurro.
Non sembri impressionata
dalle mie parole, così continuo come un fiume in piena.
« Questa casa è tutto ciò che
rimane, e io non la voglio nemmeno. Mio fratello è morto da Mangiamorte.
James e Lily sono in pericolo mortale, sono già sfuggiti a Voldemort tre volte.
Remus è sospettato di tradire l’Ordine della Fenice solo perché è un Lupo
Mannaro.»
Faccio una pausa e mi passo
stancamente una mano sugli occhi, colpito in pieno petto da quel ricordo.
Remus, la persona su cui ho
sempre fatto affidamento, escluso James.
Uno dei Malandrini.
Uno di noi.
Prima o poi la guerra mi
porterà via anche te, Dorcas, e allora sarò solo un uomo accasciato su un
pavimento pieno di polvere.
Non posso dirtelo, non
posso pronunciare a voce alta una frase del genere.
Significherebbe arrendersi
all’evidenza.
Questa guerra ci darà la
caccia uno per uno fino a che non saremo soltanto il ricordo di una debole
resistenza contro qualcosa di troppo forte, il gioco
folle di un uomo fuori controllo, assetato di potere.
Un gioco capace di spezzare
vite, famiglie, amicizie.
Spazzarle via come se
fossero solo altra polvere su una mensola.
Il tuo viso si riempie di
nuovo di lacrime, mi accorgo che le medesime gocce salate scorrono lungo le mie
guance.
Da quanto tempo sto
piangendo senza accorgermene?
But it's just a crazy game
when it ends, it ends in tears
« Non andartene, Dorcas.»
Mi stringi più forte e
rimaniamo così, allacciati in un abbraccio che sa di lacrime e polvere.
So darling, have a heart, don't let one mistake keep us apart
I'm not meant to live alone, turn this house into a home
Ti chini per avermi
all’altezza del tuo viso.
« Non vado da nessuna parte.» sussurri,
prima di posare delicatamente le labbra sulle mie.
Sanno di sale, calore. Vita.
Sento il sapore del sangue
sulla lingua. Devo essermela morsa per impedirmi di urlare.
« Non saresti dovuto venire qui da solo.»
Mi lanci un’occhiataccia, e
d’improvviso l’ossigeno torna a occupare i miei polmoni.
« Sirius, non è questa casa
che rappresenta la tua famiglia. Qui non c’è più nulla. Nemmeno tu potevi
impedire a tuo fratello di diventare Mangiamorte.»
Sospiri.
« Non è Grimmauld
Place la tua famiglia, lo sai. E’ l’Ordine.»
La morsa al petto si
scioglie, le lacrime smettono di scorrere.
Ti sbagli, Dorcas, anche se
di poco.
Casa mia è qui, stretta nel mio abbraccio,
sul pavimento di legno graffiato della camera di mio fratello, morto troppo
presto.
E’ la ragazza dai capelli
neri che mi stringe forte mentre scendiamo le scale di
Grimmauld Place.
E’ la ragazza che mi tiene
per mano mentre l’aria mi sferza il viso, fuori dal
portone.
Ci sei, sei qui, e tanto
basta.
Mi avvolgi tra le tue
braccia e mi lascio sfuggire un sorriso, nonostante
tutto.
Mio fratello è morto, e io
sono l’ultimo Black.
Mia madre è morta, e se ne
è andata odiandomi.
Tu sei ancora qui, al mio
fianco, e sei l’unica che riesce a non farmi sentire un reietto, con un
semplice gesto.
L’unica che io abbia mai
amato davvero.
Con te non sono un uomo
accasciato su un pavimento pieno di polvere.
Sono vivo.
When
I climb the stair and turn the key
Oh, please be there
still in love with me
L’unica cosa in cui posso
sperare è averti di nuovo tra le mie braccia, tra tanti anni, una volta che
Vederti affaccendata in
cucina, circondata dai figli urlanti dei Potter, intenta a provare quella nuova
ricetta che Lily ti ha suggerito.
Vorrei averti lì, ad
aspettarmi addormentata sul divano alla sera.
Mentre ti abbraccio di
slancio e tu ti lasci baciare inizia a piovere a dirotto, e non posso fare
altro che far entrare nel mio cuore questa sensazione di essere finalmente nel
posto giusto, finalmente a casa.
Una consapevolezza mi
colpisce, ma d’altro canto so che dentro l’ho sempre saputo.
Sei un prezzo che non sono
disposto a pagare, per questa guerra.
Rimaniamo in mezzo alla
strada a baciarci, in un turbine di sangue, pioggia e polvere.
*
Gazzetta del Profeta, novembre 1980
Auror del Ministero Dorcas Meadowes assassinata da Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Stanotte, in un appartamento di Londra, è stato trovato il suo
corpo senza vita.
Il ragazzo con cui conviveva, Sirius Black, era fuori casa per
conto di Albus Silente e rincasando…
****************************************************************************************
PROFONDO SENSO DI
COLPA PER AVER UCCISO DORCAS ALLA FINE DELLA STORIA…
Oh, mi dispiace, ma
purtroppo ci stava quel pezzo, lì…
Sono stata costretta a
mettercelo!!!
Mi dispiace!
Beh, che altro posso dire?
C’è un po’ di
Sirius/Dorcas, e spero di aver reso bene il significato della canzone, anche se
mi lascia parecchi dubbi….Mi sembra di aver omesso qualcosa di importante che
invece andava detto…
Mah, credo che mi
deciderò a inviartela e basta xD
Amen, quel che è fatto è
fatto…spero che ti piaccia!
Selene
Di seguito riporto il giudizio della GiudiciA,
fonte di mio impressionante orgoglio J
1°
Classificata:
SeleneLightwood con "Blood, rain
and Dust"
-
Grammatica: 9,5/10
- Stile e forma: 10/10
- Originalità: 9,5/10
-
Caratterizzazione personaggi: 10/10
- Attinenza alla canzone/citazione:
10/10
- Gradimento personale: 10/10
Totale: 59/60
L'unico
appunto che ho da farti sulla grammatica è che hai sbagliato un congiuntivo
(“vivi” invece che “viva”) riferendoti a Walburga, e poi c'erano un paio di
virgole di troppo, ma nulla di grave! Lo stile è favoloso, lo adoro, mi è piaciuto
molto il tuo modo di descrivere le sofferenze e i sentimenti di Sirius, lo
trovo intenso e travolgente. Sull'originalità ti ho tolto un mezzo puntino
perchè il tema del rapporto Sirius/Regulus è molto molto trattato, ma tu hai saputo personalizzare il
tutto inserendo anche un pairing affatto scontato. La
caratterizzazione e l'attinenza alla canzone sono impeccabili. Hai fatto bene,
a mio parere, a inserire il dettaglio della Polvere Incubus,
giustifica a pieno il fatto che Sirius si sia sciolto così tanto. Le frasi
della canzone erano inserite a pennello, sembravano quasi fatte apposta! Si
capisce, che mi è piaciuta? La ho amata, sarà il pairing
che è assolutamente il mio preferito, sarà il personaggio, sarà il modo in cui
rendi Sirius così “umano”, e il modo in cui parli di Regulus. Non so, fatto sta
che, sul sito, avrei senza dubbio inserito questa storia fra le mie preferite,
è stupenda, complimenti!
In
caso vi interessi, questo è il link della pagina del
Concorso! J
Glee Songs Contest - Wynne_Sabia
Baci,
SeleneLightwood