Questa storia partecipa alla Characters&Themes Challenge, indetta da vouge91 sul forum di EFP.
-Titolo:
Non si era mai sentito più felice.
-Personaggio: Albus
Silente.
-Tematica: Felicità.
*
Non
si era mai sentito più felice.
-Albus,
penso di aver trovato un altro possibile possessore della Bacchetta
di Sambuco.
Albus Silente alzò lo sguardo dal libretto che stava
consultando. Fissò Gellert dritto negli occhi, e venne rapito da
quell'emozione, quella sensazione incredibilmente piacevole che
provava ogni volta che lo guardava.
-Sarebbe?
-Un certo Benny
Molron, vissuto nel diciottesimo secolo. Si vantava di essere
assolutamente invincibile. Non parlò mai troppo della sua bacchetta,
ma si sa che la custodiva gelosamente e sembrava trattarla sempre con
la massima cura.
-E chi lo vinse in duello?
-Un certo mago, di
cui non si conosce il nome preciso. Era in visita nel suo
villaggio...
Gellert smise di parlare. Semplicemente, continuò a
leggere il suo libro. E Albus trovò snervante quel
silenzio.
Nonostante si fossero conosciuti da poche settimane,
aveva iniziato a nutrire un sentimento particolare fin dal primo
giorno; la vicinanza con Gellert gli procurava spesso un piacere che
si mescolava all'agitazione, alla voglia di... sì, di toccarlo.
Di
poterlo toccare, passare le mani tra i suoi capelli... e il resto dei
suoi pensieri lo faceva sprofondare, a volte, nell'imbarazzo.
Albus
sapeva che quella che provava verso Gellert era vera e propria
attrazione. Ben più di una grande amicizia, forse non abbastanza da
essere chiamata amore.
Non era l'essere attratto da un uomo a
sconvolgerlo tanto, quanto il fatto che quell'uomo fosse proprio
Gellert.
Gellert notò che lui lo stava fissando. Incarnò
leggermente le sopracciglia e dischiuse le labbra.
-Penso che sia
ora di smetterla, con questi silenzi. Non trovi?
-Che...
cosa?
Gellert si alzò, lo strattonò per un braccio facendolo
alzare a sua volta.
-Che cosa intendi?- chiese Albus.
Il cuore
aveva ricominciato a battergli. Sentì un rossore diffondersi sul suo
volto, l'agitazione si impadronì nuovamente dei suoi sensi. La mano
di Gellert era proprio lì, stringeva il suo braccio. I loro volti
erano troppo vicini.
-Non pensi che tra noi ci sia qualcosa da
chiarire?
Le parole gli morirono in gola. Gellert lo attirò a sé,
gli cinse la schiena con un braccio, portò il suo volto a un soffio
dal suo.
-Gellert...- fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Venne
zittito da un bacio. Ci volle qualche secondo per realizzare quello
che stava accadendo. Gellert lo stava baciando, e la pressione di
quelle labbra sulle sue era qualcosa di stupendo.
Le loro lingue
si unirono, e non era nulla di ripugnante o di spiacevole. Anzi, fu
come poter assaporare Gellert, fu un'unione delle loro essenze che
passava attraverso il contatto tra lingue. Sembrò che si trovassero
sospesi in un'altra dimensione, al di là della vita, immersi nel
piacere dato semplicemente da un bacio.
Poi finì.
Gellert si
staccò da lui lentamente, quasi con dolcezza. Fu come essere
improvvisamente strappati dall'oblio.
Albus si poggiò al suo
corpo, con un sospiro di soddisfazione. Non riuscì a muoversi o a
dire nulla. Ciò che avvertiva in quel momento era un sentimento mai
provato prima, che nemmeno Hogwarts era riuscita a donargli.
Provava
una radiosità, una gioia, una felicità pura. Tutto grazie al breve
ma dolce contatto con quel ragazzo che, come aveva capito, era il suo
amore.
-Albus.
La voce di Gellert era suadente, e sembrava
promettere una nuova esperienza, molto più eccitante.
Albus
Silente non si era mai sentito più felice.
*
*Rilegge
quello che ha scritto.*
Oook, vi avverto che questa è la prima
volta che scrivo una scena di un bacio tra due uomini\ragazzi. O
meglio, è proprio la prima volta che descrivo seriamente un bacio.
Quindi, questa schifezza è colpa dell'inesperienza.