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Autore: Audrine    16/07/2011    0 recensioni
Amabilmente Reale
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oltre la poca luce che proveniva dalla cucina, in quella stanza regnava il buio pesto. Della musica fiacca scivolava dal salotto fino alla stanza da Letto, tenendo compagnia alle dita di Giulia che tamburellavano nell’aria, a ritmo, alternandovi strani movimenti del polso, disegnando la musica nel nulla. Una finestra aperta sul lato della camera regalava i primi spiragli di frescura primaverile, gentile, stropicciando le tende chiare che dividevano Loro dalla Vita reale.

< Lei era sveglia, poggiata con le spalle al muro e con le ginocchia ranicchiate al petto coperto dal lenzuolo, la testa completamente abbandonata all’indietro, bloccata dallo stesso muro. Se lui fosse stato sveglio, ne avrebbe arridittura visto gli occhi vaganti per la stanza, alla ricerca di non si sa cosa, i capelli sudaticci scesi su quelle spalle cadenti e debosciate, le labbra increspate ed il trucco sbiadito.
A distrarla dai suoi pensieri, su il vento.
Un’indiscreta folata di vento che, sgattaiolando tra il disordine arrivò dritto dritto al polso scoperto, facendo trillare in piccolo campanellino in oro –legato ad un filo di velluto nero – un paio di volte.
Campane : tremende campane. Ecco cosa giunse alle Orecchie della Ragazzina quando trillarono .
Un rumore tanto dolce che non avrebbe disturbato nessuno, ma che forse avrebbe potuto svegliare qualcuno.
Con uno scatto le dita dell’altra mano si fiondarono a bloccare il campanellino, stringendolo con una tale forza che avrebbe potuto deformarlo – se solo non fosse stato oro – o stacarlo dal filo, ma si limitò a lasciarlo una volta assicuratasi che non avrebbe più suonato.

Dopotutto Matt credeva sarebbe stata una buona idea legarle un campanello al polso, immaginava si sarebbe assicurato il privilegio di dormire con Lei, senza la paura di svegliarsi senza nessuno; l’avrebbe sentita andare via, se ne sarebbe accorto. Ma Non fu così.
Era passato un mese da quando quel laccio stringeva il polso di Sarah, ma i risultati erano scarsi.

Il Ragazzo fece per girare il viso in sua direzione, arricciando le labbra increspate gia di loro e schiudendo gli occhi con una tale lentezza, che la Ragazzina arricciò il naso, sospirando amaramente. < Stanca ? > Biascicò Matt carezzandole la caviglia.
< No. > Ribattè lei con un tono inquietante, Se solo ci fosse stata più luce, sono fermamente convinta che lui avrebbe avuto paura del suo sguardo .
< Sei arrabbiata? > ci provò in tutti i modi a farle dire qualcosa di più, ma con scarsi risultati.
Uno sbadiglio ruppe quel dolce silenzio ambito da molti, irrompendo in quella staticità di respiri e sospiri: < Scusa Giù, Vuoi bere qualcosa ? > le chiese facendo scivolare le dita su per la caviglia, cercando semplicemente il polso, toccando quella che presumeva fosse la sua assicurazione; un campanello di merda, ecco qual’era.
< Si. >
In meno di un minuto puntò i piedi nudi sul pavimento avvicinando a sé il vestito giacente a terra, chinandosi su di lui per imprimergli un bacio lascivo sulla guancia, non per doclezza, ma per recuperare il vestito con la mano e nasconderlo dietro la schiena nuda; dopotutto era semibuio.
< Sei stata bene? > le chiede assonnato, sicuro che sarebbe ritornata da lui a letto, convinto che la cucina sarebbe stata la meta di Giulia – e non la porta come sempre- .
< Come sempre, Matt .. > Aspettò che lui chiudesse gli occhi per far far scemare quel sorriso forzato.
In dieci minuti lei era via, Campanello o no, diretta verso casa a passo lento, quasi annoiato, passando sotto balconi pieni di gente che festeggiava compleanni nel quartiere bene di Roma, rallentando solo alla vista di un palazzo Verde, dal portone bianco che sembrò esserle familiare;
Li, al terzo piano, una ragazza leggeva una Mail.


- Possibile che sia tanto Coglione ?
Lui e quel campanello di Merda; a cosa vuoi che serva ?
Mag, io credo che sia scemo .. no davvero. Visto che non dormo con lui ha pensato bene di legarmi un cosetto rumoroso al polso, come se fossi un gatto pronto a scappare di casa !
Non lo capisce. Lui non capisce niente ..
o forse io non capisco nulla , due so le cose !

Lui non si impegna per avermi, almeno non ancora !

Me lo dico da una vita che arriverà quel giorno, Mag . E sarà bellissimo, te lo dico io che sarà stupendo.
Ci saranno fiori chiari a riempire lo spazio tra di noi, un profumo di Dolce ai lamponi appena sfornato e, ah si, vino rosso, che ne so.. gia pronto in due calici belli grandi che non calcoleremo mai. Poi cosa ? .. Ah si, musica, tanta musica tranquilla ma senza alcun significato preciso per noi due ; voglio sentire la musica ed ascoltare solo lui, ovviamente un sacco di carinerie ( mi piacciono, lo sai ) . Ci sarà la luna, poche luci e qualche candela profumata. Ci sarà la Luna quando ci diremo buona notte; ci sarà il sole quando ci diremo buon giorno.
Me lo dico da una vita, Mag.
Ogni volta che mi confessa di avere casa tutta per Se, ci spero. Oggi mi ha detto che i suoi non ci sono, magari è la volta buona che renderà tutto speciale, NO ? *_* eppure non ci vuole tanto; dei fiori di merda, una bottiglia di vino di merda, della musica del cazzo –quel cretino ha tanti di quei CD che mi fa venire il mal di mare- e .. profumo di dolce.
Potrei pensare anche di mangiare, sai ? non è poi una cattiva idea .. dopotutto sarà un dolce al lampone, con dei lamponi sopra , si vendono anche prefatti .. quelli che vedemmo la settimana scorsa all’ipermercato, che devi solo mettere in un cazzo di forno di merda. Sarah che abita al piano di sopra mi ha detto che non c’è stato tutta la giornata e che non l’ha visto portare nulla in casa apparte due Birre, ma sono sicura che s’è sbagliata, non può mica stare tutto il giorno a vedere che fa Matt , eh !? :S Io lo so per certo, oggi ha perso il pomeriggio a preparare qualcosa di .. u n i c o !

Me lo sento Mag, stanotte ci ameremo, almeno per qualche ora, tra i fiori ..
per poi addormentarci insieme.

Domattina verrò direttamente da te per raccontarti, sarai la prima a sapere quanto speciale mi son sentita, te lo prometto !

Baci,
Giulia.

La mattina nessuno bussò al suo campanello.
Di Giulia non si ebbero più notizie per mesi.
  
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