17/07/2011
6 recensioniIkea
Berwald e l'Ikea si assomigliano parecchio.
Non solo sventola per loro la stessa bandiera bionda e blu, c'è anche un'affinità più sottile, quasi ambigua.
Tutta la struttura di un negozio dell'Ikea è creata appositamente per disorientare. Lì il tempo si dilata e non si ha più la cognizione del tempo che trascorre.
E come Tino viene confuso dall'Ikea, viene scombussolato anche da Svezia.
Tutti gli sguardi di lapislazzuli che posa sul viso del finlandese, tutte le espressioni poco rassicuranti - quantomeno a fior di pelle -, tutti quei «m'glie» non fanno altro che confonderlo terribilmente.
Non perché non ha intuito il vero motivo per cui Berwald si comporta così; no, Finlandia sa perfettamente che Berwald gli vuole un bene dell'anima. All'inizio lo aveva stupito il modo in cui lo svedese gli dimostrava la sua dedizione.
Col tempo, entrambi si sono adattati alla maniera d'agire e pensare dell'altro, tuttavia non hanno mai smesso di perdersi e ritrovarsi, nemmeno quando vanno a far compere in uno di quei centri d'arredamento.
Note Autrice:
Dovevo scriverlo. Ne sento il bisogno ogni volta che esco da uno di quei dannati negozi. Si vede che adoro andarci, eh?
Scherzi a parte, Berwald e Tino insieme mi piacciono molto. Ho in serbo un'altra storia con loro, un po' più romantica, ma è lì, in una delle cartelle del pc, incompleta -è per una persona in particolare, vorrei riuscire a scriverla per bene. In questi giorni ho un blocco terribile ed è stato incredibile che abbia scritto questa flashfic.
Spero che, nonostante tutto, vi sia piaciuta. Insomma, io lo spero sempre, poi non so. A me è piaciuto scriverla, ecco. :)
Grazie per aver letto.
claws_Jo