17/07/2011
3 recensioniIl gioco si fa duro
Prologo
PERCY POV
Percorrevo i corridoi rivestiti di conchiglie correndo; ero agitatissimo e non riuscivo più a stare fermo. Mio padre, il grande Poseidone, mi aveva convocato nel suo palazzo sottomarino con estrema urgenza. Passai sotto la grande arcata di coralli e vicino ai delfini, che mi guardavano come se fossi impazzito. Feci loro un cenno con la mano per salutarli .Mentre correvo andai a sbattere contro qualcuno. Alzai la testa:capelli biondi, occhi azzurri, lineamenti elfici e uno scaltro sorrisetto dipinto sul volto. Era Ermes, il Dio dei ladri e dei viandanti;il padre di Luke.” Percy!,Da quanto tempo che non ci si vede! Sei cresciuto moltissimo dall’ultima volta.”, disse dandomi un lieve buffetto sulla testa. Feci un piccolo inchino.” Salve Divino Ermes.”, ormai non dovevo più sollevare la testa per guardarlo in faccia, ero poco più basso di lui.” Quanto sei alto?”, mi chiese sorpreso.” 1.75,signore”, rise. Effettivamente ero cambiato molto rispetto a tre anni fa. Ora ero un quindicenne, e la data del mio sedicesimo compleanno si avvicinava pericolosamente.” Allora, come mai qui?”, mi domandò.” Mio padre mi ha convocato, e sono anche molto in ritardo.”, dissi sperando di concludere la conversazione.” Oh, bè,io ero passato per consegnare il bronzo celeste ai ciclopi di tuo padre. Ora devo scappare. A presto Percy, e stai attento a Crono.”, mi rispose; poi se ne andò.“Arrivederci Divino Ermes. E grazie dell’....avvertimento.”, lo salutai poco convinto. Ok, ora ero estremamente i ritardo. Mi fiondai nella sala del trono. Aprii la porta e trovai mio padre seduto sul suo trono gigante, fissava un gruppo di squali affamati.” Scusi Padre, sono in ritardo.”, dissi con il fiatone. “Non fa niente Percy, comunque sono felice di rivederti.”, disse con un sorriso triste.” Anche io sono felice di rivederla padre.”, ed era vero; avevo sempre sognato una vita accanto a lui, e ogni volta che lo incontravo sprizzavo gioia da tutti i pori.”Purtroppo non ho belle notizie da darti.”, continuò.” Probabilmente dopo che ti avrò raccontato l’intera storia non vorrai più saperne di me, o di tua madre.”, lo guardai sospettoso.” Che cosa sta succedendo Padre?”, gli chiesi.” Comincerò dall’inizio.”, poi iniziò a raccontare.” Vedi Percy, quando tua madre rimase incinta, fu una sorpresa per tutti e due. Ma la vera sorpresa arrivò dopo....Tu non sei solo Percy: tu hai una gemella.”, rimasi a bocca aperta. Scoppiai a ridere, ma mi fermai appena vidi l’espressione di mio padre.” So che è difficile che tu ci creda. Ma ti sto dicendo a verità. L’abbiamo data in affido a d una famiglia, ora vive in California.”, sentii la rabbia montarmi dentro.” Perchè non me l’avete detto? Perchè devo essere io a correre tutti questi stupidi rischi? Perchè non lei?”. Sospirò.” Percy, volevamo proteggervi. Non sai quanto è stato difficile separarcene. Ma ora Crono è venuto a sapere della sua esistenza; e lei non sa di essere una semidea, lei pensa di essere una ragazza normale. E non ha un satiro come custode, ha una figlia di Afrodite.”, lo guardai a bocca spalancata. Riprese a parlare:” Se Crono la trovasse prima di noi, la convincerebbe a passare dalla sua parte e allora....”, continuai per lui.” Sarebbe la fine.””Esatto.”,confermò.” Adesso non siete più soltanto tu e Nico di Angelo, adesso c’è anche lei: Skylar Jackson.”. Skylar, era un bel nome.” Ma, se lei passasse dalla parte sbagliata, ci sarei ancora io. Giusto?”, mio padre sospirò disperatamente. “Vorrei fosse così, ma c’è la profezia; la profezia che dice che i due fratelli non potranno mai separarsi, staranno insieme nel bene e nel male, nel buono e nel cattivo, nel giusto e nell’errato.”, deglutii.” In poche parole, se lei passasse da Crono, anche io andrei con lei.”, annuì.” La tua missione è portarla al campo. Chirone sa già tutto. Domani partirai con Annabeth e Grover.Buona fortuna.”, avevo le lacrime agli occhi.” Grazie Padre, spero di rivederla presto.”, stavo uscendo quando la sua voce mi fermò.” Mi dispiace Percy, ti voglio bene.”, rimasi sorpreso da quella inaspettata dichiarazione di affettò.” E’ perdonato Padre, anche io le voglio bene.”, poi me ne andai.
Mentre nuotavo verso il campo riflettevo. Avevo una sorella, non riuscivo ancora a crederci. Come era? Bella? Simpatica? O era vanitosa come una figlia di Afrodite?. Non lo sapevo. Ma di una cosa ero certo: le volevo un mondo di bene; non la conoscevo, ma era la mia gemella e l’avrei protetta. Ci vedremo presto Skylar Jackson, pensai.