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Autore: Sarah Corvinus    17/07/2011    1 recensioni
Quel lago è magico, ma lo è anche l’anima che ogni notte si reca in quel luogo incantato, un’anima bianca di sofferenza, che si bagna dolcemente i piedini candidi con le acque pure del lago.
Le acque si trasformano e si cristallizzano, donando all’anima pura di sofferenza il suo conforto.
Un pianoforte di cristallo per suonare la sua esistenza.
[spero possa piacervi, buona lettura]
Genere: Fantasy, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è un lago, in un luogo imprecisato, oltre le foreste perdute del regno di nessuno.
Un lago magico, protetto dalle querce bianche, un lago dalle acque così pure che si pensi siano state le lacrime degli Dei a crearlo.
La notte cala presto, tutto tace, la luna madre illumina dolcemente l’acqua cristallina e i fiori purpurei che circondano le sponde, c’è pace in quel luogo, etereo e magnifico, a nessuno e permesso raggiungere quel luogo sacro, poiché è dimora di un’anima.

Quel lago è magico, ma lo è anche l’anima che ogni notte si reca in quel luogo incantato, un’anima bianca di sofferenza, che si bagna dolcemente i piedini candidi con le acque pure del lago.
Le acque si trasformano e si cristallizzano, donando all’anima pura di sofferenza il suo conforto.
Un pianoforte di cristallo per suonare la sua esistenza.

E gli dei solo sanno quanto è struggente quella melodia, straziante come un pianto e canto d’usignolo, dita candide e sottili suonano note di memorie, e gocce di lacrime si uniscono alle acque pure degli dei.
La luna accompagna quel dolce suono con malinconica presenza, le stelle sembrano assopirsi, le bianche querce cantano silenziose col vento fresco e rivitalizzante.

Vola lontano la melodia dell’anima pura di sofferenza, ma che sofferenza piano si abbandona, smorzata da ogni nota, da ogni fruscio di petali e stoffe danzanti.
La notte sembra eterna nel lago di lacrime, specchio di un’anima che suona la sua agonia con dolcezza materna, nessuno oltre madre natura ascolta quella melodia unica, melodiosa e stridula nella sua interezza.

Il lago magico di lacrime si addormento ora ce l’alba è giunta, il piano forte di cristallo torna acqua purissima, mentre l’anima bianca di sofferenza ha trovato un dolce riposo per quella notte, un dolce e straziante suono di purezza e peccato infame.
L’alba è arrivata e ora, in quel luogo incantato, l’acqua è solo acqua.



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