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Autore: Arghamath    18/07/2011    1 recensioni
Altro pezzo dal mio archivio.
Cosa puņ fare,un uomo quando la solitudine lo consuma?
Sulle ali di una fantasia segreta, salpa la nave della sua immaginazione, navigando su onde inesistenti, fra nuvole e pensieri.
Pirata, capitano di un vascello, che sulla terra non vedremo mai...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inutile discutere, di amore e filosifia.
Inutile cercare, di convincermi ad amare,
Se poi,non c'è nulla che possa farmi dare,
Quel qualcosa di me stesso, che ormai, s'è spento in agonia.

Dentro il mio petto un cuore ancora batte,
Ma se nulla mi smuove,
Cercar l' anima gemella, sì, ma dove?
Il mio spirito ferito, ricorda, ancora, troppe sconfitte.

Combattere con valore, che sia per odio o per amore,
Ditemi, sagge anime perdute, che senso ha?
Se nella mia vita, la storia già narrata, non so come finirà?
Che sia soltanto un viaggio, infinito nel dolore?

Che senso ha esternare cose,
Che per generazioni,
Di figure, tristi, senz' ambizioni,
Son state raccontate, fin a renderle noiose?

Resterò.
Rinchiuso qui, sai...  
In un mondo senza dio.
Sotto i raggi di un sole, che non vedrete mai.
Respirando aria, di un mondo tutto mio.
Viaggiando tra le nuvole.
Bianche vele di questa mia nave,
Che sulla terra,
Non vedrete mai...

   
 
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