18/07/2011
3 recensioniThinking of You ...
"Mamma!! Mamma!!" urlò una bambina all'incirca di tre anni.
"Si dimmi tesoro" le rispose la madre, una donna ancora molto giovane dai particolarissimi capelli rosa confetto.
La bambina corse verso di lei e le buttò le piccole braccine al collo, in una tacita richiesta di farsi prendere in braccio.
"Cosa è successo??" domandò Sakura apprensiva e la figlia le rispose "Mammaaaa, sono caduta perchè Sasuke mi ha spinta!". All'udire quelle parole la madre scoppiò a ridere e le iniziò ad accarezzare i capelli rossi tendenti al bordoux, così simili a quelli del padre.
Probabilmente i due bambini stavano giocando e Sasuke figlio di Naruto e Hinata, chimato così in memoria del loro amico, l'aveva spinta senza volerlo. "Sono sicura che non l'ha fatto apposta" le disse Sakura "Non piangere!"
"Ma io non piango, perchè sono forte come la mamma" le rispose la piccola sorridendo, con una vocina delicata.
Sakura la guardò negli occhi sorpresa per la frase pronunciata dalla figlia, poi le diede un grosso bacio sulla testolina e la fece tornare dai suoi amici.
"Io non sono forte come te, piccola mia" pensò Sakura, guardola nuovamente e perdendosi nei suoi grandi occhioni verde smeraldo, uguali ai suoi.
La sua nascita era stata una delle cose più belle accadute nella vita della giovane madre, assieme al momento in cui conobbe suo padre: Sasori, nukenin proveniente dal Villaggio della Sabbia.
La loro storia era iniziata per caso, senza che nessuno sapesse o conoscesse nulla dell'altro. Il loro era più un bisogno di stare insieme e condividere il loro dolore. Lei piangeva per la fuga del suo amore, lui per non aver mai ricevuto affetto.
Da allora lei era diventata una delle sue tante marionette, era diventata l'unica ragione per permettergli di vivere.
Ma lei era ancora umana e un giorno, un maledetto giorno...i fili che tenevano legati Sakura a Sasori si ruppero definitivamente.
********************************
Si era illusa per la seconda volta di avercela fatta a sconfiggerlo,
gli aveva lanciato contro quello strano oggetto che si era ingrandito e l'aveva travolto, sbattendolo contro il muro gelido della caverna.
Sbattendo anche il cuore di Sakura.
"C'è l'abbiamo fatta" aveva detto allo stremo delle forze, più a se stessa che alla vecchia Chiyo. Quando si voltò lo intravide tra i cumuli di macerie e di pezzi di marionette: stava attaccando sua nonna...
Si mise a correre e il dolore che provò alcuni istanti dopo al fianco a causa della spada, non poteva neanche essere paragonato a quello che provò non appena i suoi occhi incontrarono quelli di Sasori.
In quel momento avrebbe voluto stringerlo a sè, come era solita fare, e parlargli.
Gli avrebbe detto molte cose, che lo amava, che lei era sua, che sarebbe andato tutto bene ore per loro.
Le lame che lo uccisero furono più veloci.
Tutto finì, così come era inziato.
Non tutto,tuttavia,fu perduto. Qualcosa del loro amore rimase.
Una splendida bambina nacque a Dicembre, mentre la neve cadeva, riempendo di nuovo il cuore di Sakura.
*****************************************
"Io non sono nulla senza di te, tu per me eri tutto" sussurrrò Sakura.
Mi hai lasciato il simbolo di un qualcosa di grande che durerà nel tempo.
Continua a vivere Sakura, per riempire la vita della sua bambina.
Continua a vivere Sasori, per riempire il cuore di Sakura.
Eccoci qua, ringrazio vivamente che ha letto e di cuore chi ha recensito, se mai lo farete, ma se lo vorrete fare, sarete ben accetti.
Dunque anche questa storia l'ho scritta molto, ma molto tempo addietro e oggi l'ho ricorretta, ma ho anche cambiato la trama. Insomma, diciamo che l'ho proprio riscritta.
Spero mantenga l'IC, altrimenti comunicatemelo e spero vi piaccia!!
So che non è il massimo, ma a me piaceva e piace tutt'oggi!
A presto,
Sakura_____
"Si dimmi tesoro" le rispose la madre, una donna ancora molto giovane dai particolarissimi capelli rosa confetto.
La bambina corse verso di lei e le buttò le piccole braccine al collo, in una tacita richiesta di farsi prendere in braccio.
"Cosa è successo??" domandò Sakura apprensiva e la figlia le rispose "Mammaaaa, sono caduta perchè Sasuke mi ha spinta!". All'udire quelle parole la madre scoppiò a ridere e le iniziò ad accarezzare i capelli rossi tendenti al bordoux, così simili a quelli del padre.
Probabilmente i due bambini stavano giocando e Sasuke figlio di Naruto e Hinata, chimato così in memoria del loro amico, l'aveva spinta senza volerlo. "Sono sicura che non l'ha fatto apposta" le disse Sakura "Non piangere!"
"Ma io non piango, perchè sono forte come la mamma" le rispose la piccola sorridendo, con una vocina delicata.
Sakura la guardò negli occhi sorpresa per la frase pronunciata dalla figlia, poi le diede un grosso bacio sulla testolina e la fece tornare dai suoi amici.
"Io non sono forte come te, piccola mia" pensò Sakura, guardola nuovamente e perdendosi nei suoi grandi occhioni verde smeraldo, uguali ai suoi.
La sua nascita era stata una delle cose più belle accadute nella vita della giovane madre, assieme al momento in cui conobbe suo padre: Sasori, nukenin proveniente dal Villaggio della Sabbia.
La loro storia era iniziata per caso, senza che nessuno sapesse o conoscesse nulla dell'altro. Il loro era più un bisogno di stare insieme e condividere il loro dolore. Lei piangeva per la fuga del suo amore, lui per non aver mai ricevuto affetto.
Da allora lei era diventata una delle sue tante marionette, era diventata l'unica ragione per permettergli di vivere.
Ma lei era ancora umana e un giorno, un maledetto giorno...i fili che tenevano legati Sakura a Sasori si ruppero definitivamente.
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Si era illusa per la seconda volta di avercela fatta a sconfiggerlo,
gli aveva lanciato contro quello strano oggetto che si era ingrandito e l'aveva travolto, sbattendolo contro il muro gelido della caverna.
Sbattendo anche il cuore di Sakura.
"C'è l'abbiamo fatta" aveva detto allo stremo delle forze, più a se stessa che alla vecchia Chiyo. Quando si voltò lo intravide tra i cumuli di macerie e di pezzi di marionette: stava attaccando sua nonna...
Si mise a correre e il dolore che provò alcuni istanti dopo al fianco a causa della spada, non poteva neanche essere paragonato a quello che provò non appena i suoi occhi incontrarono quelli di Sasori.
In quel momento avrebbe voluto stringerlo a sè, come era solita fare, e parlargli.
Gli avrebbe detto molte cose, che lo amava, che lei era sua, che sarebbe andato tutto bene ore per loro.
Le lame che lo uccisero furono più veloci.
Tutto finì, così come era inziato.
Non tutto,tuttavia,fu perduto. Qualcosa del loro amore rimase.
Una splendida bambina nacque a Dicembre, mentre la neve cadeva, riempendo di nuovo il cuore di Sakura.
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"Io non sono nulla senza di te, tu per me eri tutto" sussurrrò Sakura.
Mi hai lasciato il simbolo di un qualcosa di grande che durerà nel tempo.
Continua a vivere Sakura, per riempire la vita della sua bambina.
Continua a vivere Sasori, per riempire il cuore di Sakura.
Eccoci qua, ringrazio vivamente che ha letto e di cuore chi ha recensito, se mai lo farete, ma se lo vorrete fare, sarete ben accetti.
Dunque anche questa storia l'ho scritta molto, ma molto tempo addietro e oggi l'ho ricorretta, ma ho anche cambiato la trama. Insomma, diciamo che l'ho proprio riscritta.
Spero mantenga l'IC, altrimenti comunicatemelo e spero vi piaccia!!
So che non è il massimo, ma a me piaceva e piace tutt'oggi!
A presto,
Sakura_____