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Autore: Sery94cp    18/07/2011    1 recensioni
Ciao a tutti! Questa e la prima ff che pubblico, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!! ;)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Era una normale giornata d’autunno, con la pioggia battente alle finestre e le foglie sbiadite degli alberi che cadevano pigramente a terra. Avevo 24 anni e da sei ero diventato uno dei seguaci più fedeli del Signore Oscuro, sempre pronto a servirlo e a sacrificarmi per lui. Fin da quando ero bambino avevo disprezzato la mia natura da mezzosangue, e il mio padre Babbano che mi aveva sempre costretto a portare quel titolo, perciò ad Hogwarts avevo cercato di integrarmi nel gruppo dei purosangue Serpeverde eccellendo nello studio e mostrandomi come loro interessato alle Arti Oscure. Non lo ero davvero, ma non potevo accettare di essere ritenuto inferiore da qualcuno solo per il mio stato di sangue. Per questo condividevo il pensiero di Voldemort che credeva che la comunità magica dovesse essere formata solo da Purosangue, coloro che erano maghi da generazioni. Uscii di casa e mi recai dal Signore Oscuro che mi accolse immediatamente con qualcosa da fare: “Ho un compito per te, Severus. C’è qualcuno che minaccia il mio potere e il suo nome è scritto in una profezia…la stessa profezia che verrà a breve rivelata da una fattucchiera al preside di Hogwarts, Albus Silente. Fai in modo di riferirmi l’identità di questo sciocco che ha deciso di morire per mano mia.” Non c’era mai da annoiarsi ad essere un Mangiamorte.
Scoprii che Sibilla Cooman e Albus Silente si sarebbero incontrati in gran segreto alla Testa di Porco il giorno dopo e mi ci recai. Ero stupido, contento di servire Voldemort nonostante sapessi tutti gli omicidi e le stragi da lui compiute, mi sentivo importante agli ordini del mago più potente di tutti i tempi. Sotto compenso mi feci riferire da un cameriere la camera in cui i due si stavano incontrando e origliai. All’inizio non sentii nulla, poi udii un sussurro appena percettibile e dovetti avvicinare ulteriormente l’orecchio alla porta.
 
“Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...”

 
“Ehi che ci fai tu lì? Allontanati immediatamente da quella porta!!” Non ci voleva. L’oste si avvicinava a me minaccioso con il volto contratto per la rabbia “Allora? Te ne vai con le tue gambe o devo buttarti fuori a calci??” Il Signore Oscuro mi aveva detto di non dare nell’occhio e se mi fossi messo a discutere Silente e la Cooman sarebbero potuti uscire a vedere che accadeva. “Certo certo me ne vado subito” sussurrai infastidito. Non mi aveva permesso di ascoltare l’intera profezia, ma potevo riferire il poco che avevo sentito al Signore Oscuro.
“Un bambino nato alla fine di Luglio da chi mi ha sfidato per ben tre volte…per tre volte…so chi è. SO CHI E’!!!!” Urlò quando gli ripetei la profezia. “Deve essere il figlio di quegli insolenti di Lily e James Potter, nato esattamente il 31 Luglio.”
Mi si gelò il sangue nelle vene. Conoscevo il Signore Oscuro: non si sarebbe limitato ad uccidere il bambino, ma avrebbe fatto strage di tutta la sua famiglia. Potevo accettare tutti gli omicidi, tutte le torture ad innocenti, tutte le persone uccise solo per divertimento ma a lei non doveva torcere un capello, perché la mia vita aveva senso solo perché sapevo che LEI esisteva e che era felice, anche se con il mio acerrimo nemico. Avevo conosciuto Lily Evans quando eravamo bambini. Abitavamo nello stesso isolato, fui io a rivelarle l’esistenza della magia, e presto diventammo migliori amici. Ci comprendevamo con un solo sguardo e mi conosceva come nessun altro perciò non passò tanto tempo che mi innamorai di lei. Fummo smistati però in due case diverse, io Serpeverde e lei Grifondoro insieme a quella feccia di Potter e Black. Credevano che tutta la scuola fosse ai loro piedi ma mi rincuorai in quanto Lily era d’accordo con me nel dire che erano solamente una banda di montati che non meritava alcuna considerazione. Un giorno però compii l’errore più grosso della mia vita. Potter e la sua banda mi stavano mettendo in ridicolo davanti a tutti mente Lily mi difendeva…ma io non potevo accettare che lei mi vedesse schernito da loro e le dissi di andarsene chiamandola “schifosa mezzosangue”. Non mi perdonò mai e da quel giorno non ci rivolgemmo più la parola. Qualche anno dopo venni a sapere che si era sposata con quell’insolente di Potter e che aveva avuto un figlio. Inizialmente fu uno shock: era il mio acerrimo nemico e mi aveva portato via l’unica ragazza che non sarebbe mai riuscito ad amare quanto me. Ogni tanto la spiavo, quando il marito non c’era, nella sua casa, mentre giocava con il figlio Harry, e mi incantavo a fissare i setosi capelli rossi e gli occhi, quella era la parte migliore di tutte, di un verde smeraldo. Questo lungo flashback durò nella mia testa solamente qualche secondo e quando ritrovai la forza di parlare, sussurrai: “Mio signore, non è detto che sia per forza il figlio di Potter, ci sono molti bambini nati a fine luglio, potremo fare delle ricerche, informarci meglio…posso spiare Silente, seguirlo, torturare e interrogare la fattucchiera…”
“Ma per quale motivo dovrei accertarmene? È possibile che sia lui il mio rivale e basta ucciderlo per non temere più nulla…non che io temi quel lattante ovviamente!! Perché ti occupi tanto della sua sorte Severus?” mi rispose con voce sibilante.
“Mio signore…la madre, Lily, la conosco da molto tempo, è molto importante per me e io non potrei sopportare la sua morte, ucciderebbe anche me. Risparmiatela vi prego.” Chiesi supplicante.
“Il Signore Oscuro non ha compassione o pietà, non ha – e un’ espressione di disgusto si dipinse sul suo volto – sentimenti. Comunque posso farti questa concessione: se non mi ostacolerà, se mi consegnerà subito il bambino senza opporre resistenza, le sarà risparmiata la vita.”
“Mio Signore è ovvio che tenterà di proteggerlo dalla morte, è suo figlio! Ma la prego…” tentai di nuovo.
“Basta, Severus. Le tue chiacchiere mi stanno stancando. Vattene.” Mi ordinò con tono perentorio.
Dovevi essere completamente pazzo per disobbedire a un ordine del Signore Oscuro. Mi allontanai da lui mentre una lacrima calda scorreva sul mio viso. L’ultima volta che avevo pianto era stato 8 anni prima, quel giorno in cui avevo chiamato Lily “schifosa mezzosangue”.
 
Fu allora che capii che non potevo più restare a guardare impotente Voldemort che torturava e uccideva le sue vittime e che quelle persone innocenti avevano famiglie, amici, conoscenti, potevano essere innamorate, potevano veder morire la “loro Lily”. Non avrei più obbedito ai suoi ordini, dovevo escogitare un piano. Ma a chi potevo rivolgermi? Sicuramente non a un Mangiamorte, nessuno avrebbe messo a rischio la propria vita solo per aiutarmi. Poi mi venne in mente…Silente. Sapevo che lui li conosceva e che avrebbe trovato il modo di proteggerli, era l’unico di cui il Signore Oscuro aveva paura.
Il giorno dopo gli mandai un gufo chiedendogli un incontro e lui accettò. Era davvero un grande mago, aveva deciso di parlarmi nonostante fossi un servitore del suo più grande nemico, colui che stava distruggendo il suo mondo. Ci incontrammo su una collina spoglia e buia e io lo aspettai ansimando e con la bacchetta in mano…sapevo che Silente era tranquillo e che non mi avrebbe mai ucciso senza motivo, ma non si era mai abbastanza prudenti. Di colpo udii un boato enorme e mi ritrovai in ginocchio mentre sentivo la bacchetta che mi sfuggiva di mano.
“Che messaggio ha il Signore Oscuro per me?” mi chiese guardandomi dagli occhiali a mezzaluna.
“Nessun messaggio…sono venuto per conto mio…ho una richiesta, un supplica da farle, la prego…” sibilai.
“Che richiesta potrebbe farmi un Mangiamorte?”
“Lei…Sibilla Cooman…la profezia…”
“A si mi ero accorto di te…quanto hai riferito a Voldemort?” mi chiese, ma non mi stava accusando, voleva solamente quell’informazione.
“Tutto ciò che ho sentito! Ma lui crede…crede che si tratti del figlio di Lily Evans! Lei…la prego…la ucciderà…li ucciderà tutti…”
“Se lei è così importante per te il tuo Signore la risparmierà no?”
“Io ho provato a chiederglielo ma lui…non mi ha dato ascolto…la prego la protegga…li nasconda tutti…” Come poteva non accettare? Non vedeva che ero un uomo divorato dalle fiamme, che la paura stava riempiendo ogni cellula del mio corpo? Non provava pietà per me?
“E tu cosa mi darai in cambio, Severus?”
Mi stava chiedendo qualcosa in cambio della vita di Lily. Senza esitare, risposi “Qualunque cosa.”
Mi guardò fisso, come se stesse leggendo nel profondo della mia anima per capire se i miei sentimenti fossero sinceri, e poi si congratulò con me, questo davvero non me l’aspettavo. “Non avrei mai pensato che saresti venuto da me. Nonostante tu sia un suo fedele servitore hai disubbidito a Voldemort per tentare di salvare questa ragazza…”
“La paura che lei muoia è superiore alla paura dell’ira del Signore Oscuro.”
“Sei sincero…farò il possibile.” Un ultima occhiata e si smaterializzò. Avrei giurato di vedere un sorrisetto comparire sotto i lunghi baffi.
 
I giorni che seguirono furono vuoti, giorni di paura. Una mattina ero a casa a leggere un libro, avevo capito che ormai non potevo fare niente per Lily, se non quello che avevo già fatto, e il Marchio Nero cominciò a bruciare come non mai. Urlai di dolore…doveva essere successo qualcosa. Il Marchio bruciava solamente quando Voldemort era arrabbiato, molto arrabbiato, o quando qualcuno gli faceva dal male, ma questo era impossibile. Mi incontrai con gli altri Mangiamorte e tutti avevano provato la mia stessa sensazione ma dopo 3 giorni del Signore Oscuro non c’era ancora traccia…era sparito nel nulla. Mi venne un terribile presentimento e mi recai immediatamente a casa di Lily, ma non esisteva più una casa. Il tetto era completamente sparito, probabilmente esploso, e tutto intorno c’era solo silenzio. Allora era accaduto…non volli proseguire. Se mi fossi imbattuto nel suo corpo ormai senza vita non avrei resistito. Mi sedetti sul muretto dell’abitazione e piansi in silenzio tutte le mie lacrime. Di colpo udii il pianto di un bambino. Non era possibile. Nessuno sopravviveva al passaggio di Voldemort, soprattutto un bambino! Cambiai idea e mi addentrai nella casa passando dal retro. Fortunatamente non vidi né Potter, né Lily, ma nell’angolo di una stanza c’era un bambino che piangeva disperatamente nella sua culla. Mi avvicinai e rimasi di stucco. Era la copia perfetta di Potter ma gli occhi, quelli erano di Lily, quelli erano gli occhi che dovevano essere miei, gli occhi di cui mi ero innamorato e che vedevo in tutti i miei sogni. La stessa sfumatura di verde, la stessa forma, erano gli stessi occhi. Non potevo più sopportare quella visione. Mi allontanai dalla casa e mi recai da Silente. Non mi importava se qualcuno mi avrebbe visto, se i suoi studenti si sarebbero spaventati nel vedere un Mangiamorte passare per i corridoi, se il Signore Oscuro l’avrebbe saputo…sapevo che era a Hogwarts. Mi ritrovai nel suo ufficio e gli urlai contro: “Mi aveva detto che l’avrebbe protetta! Che si sarebbe salvata! Io avevo fiducia in lei! Avevo disobbedito a Voldemort pur di avvisarla…”
Mi interruppe. “Lei e James hanno riposto la loro fiducia nella persona sbagliata.”
“Lei è perduta…morta…io non posso più vivere. Non ho più niente per cui vivere!!!”
“Invece sì, ce l’hai. Suo figlio è sopravvissuto, ha sconfitto Voldemort…facciamo in modo che Lily non sia morta invano…aiutami a proteggere suo figlio Severus! Ha i suoi occhi, esattamente i suoi stessi occhi!” Mi stava chiedendo aiuto per proteggere il rivale del signore che servivo, nonché figlio del mio acerrimo nemico…ma era anche figlio di Lily. “Va bene ma…deve darmi la sua parola…non deve dirlo mai a nessuno Silente!”
“Vuoi la mia parola Severus che non rivelerò mai la parte migliore di te? Se proprio insisti…” Non avevo più senso parlare e gli occhi cominciarono a bruciarmi…presto le lacrime avrebbero invaso di nuovo il mio viso. Corsi fuori dal quell’ufficio, lontano da tutti tranne che dal dolore che provavo, che mi accompagnava costantemente. Il Signore Oscuro era caduto, Lily era morta, ma io non gliel’avrei mai perdonato. Inizialmente pensai di farla finita anch’io, sarei morto per rincontrarla, per rivedere il suo volto e i suoi occhi sorridenti, ma poi capì che dovevo vendicarmi. Eliminare la mia unica ragione di vita era stato un grandissimo errore. Poteva essere il mago più potente di tutti i tempi ma io l’avrei imbrogliato, avrei fatto il doppio gioco. Non ero mai stato molto coraggioso nel corso della mia vita, mi ero sempre fatto mettere i piedi in testa da chiunque, ma ormai non avevo più niente da perdere. Avrei salvato a tutti i costi il figlio di Lily, non temevo più la morte…ormai non avrei temuto più nulla. 
  
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