Bolle di sapone
Ancora non riesco a credere di essere davvero qui.
In un paesino della Francia, a mostrare la sua foto alle vecchiette nei vicoli. Esprimendomi a gesti per farmi capire.
Perché qui nessuno parla inglese.
Eppure lo sapevo, in molti me l'avevano detto.
La Francia? Bellissima, per carità. Ma comunicare è stato un inferno: i francesi sono così orgogliosi e patriottici che in pochissimi studiano una lingua che non sia la loro.
Lo sapevo, ma avevo accettato comunque.
L'avevo ascoltata quando, sorridendo, mi aveva detto « Non ti preoccupare, l'inglese si parla in tutto il mondo! », zittendo tutte le voci razionali che mi urlavano in testa.
Avevo deciso di seguire insieme a lei il percorso che aveva deciso, pieno di piccoli paesini e con pochissime città.
Avevo semplicemente alzato gli occhi al cielo ad ogni sua richiesta strampalata, senza dire mai di no.
Perché?
Per il suo entusiasmo.
E per quel sorriso che mi mozza il fiato ogni volta.
Ora sono qui, e sospiro mentre l'ennesima signora scuote la testa facendomi capire che no, non l'ha vista.
Dove si è cacciata?!
Mi maledico, perché so che in fondo è anche colpa mia. Perdere di vista la propria ragazza per un attimo di disattenzione è proprio da idioti.
Venti minuti (e cinque vecchiette) dopo mi siedo su un gradino, stremato.
E la trovo.
Più che altro la sento.
Sento la sua risata, che riconoscerei tra mille. Alzo gli occhi al cielo, girando quell'ultimo angolo che mi separa da lei.
È di spalle, i suoi ricci ramati sembrano danzare mentre lei si diverte come una matta a scoppiare bolle di sapone insieme a una bambina.
Sembra una bambina anche lei, e questa visione basta a spazzare via la stanchezza di quella ricerca.
Mi avvicino senza fare rumore e picchietto dolcemente sulla sua spalla. Lei si gira e mi sorride, raggiante.
« Finalmente ce l'hai fatta, gamberetto! Ma lo sai che sei proprio lento? » mi dice ridendo.
E io cosa faccio? Alzo gli occhi al cielo, per quella che probabilmente è la millesima volta dall'inizio del viaggio. E rido.
Che ci posso fare? Izzy è fatta così.
Angolo dell'autrice :D
Saaaalve :D
Eccomi, appena finita una long(?)fic, ne scrivo subito un'altra :D
A essere sinceri durante TD non ho mai pensato a Noah e Izzy come una coppia, una volta arrivata qui me ne sono innamorata *---*
E non appena mi è venuta questa one-shot ho DOVUTO subito scriverla, l'idea mi piaceva troppo. Sperando che piaccia anche a voi, aspetterò le recensioni: sono bene accetti sia i complimenti che le critiche, sia lanci vari di frutta e verdura :3