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Autore: myTRUEblood    19/07/2011    1 recensioni
Roxy, una ragazza di 21 anni dall'infanzia difficile entrata prestissimo nel circolo della droga dell'alcool della prostutuzione apppena uscita da forti problemi con la legge, carcere , cattive compagnie ora cerca di avere una svolta di riuscire a condurre una vita normalelontana dalla droga con un lavoro stabile, una speranza che non sa se riuscirà a realizzare.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ero li, seduta su quel letto freddo con il copriletto morbido, ricamato con dei fiorellini viola sbiadito, butto uno sguardo alla finestra, piove, l'aria fresca muove i miei lunghi capelli biondi, e l'acqua bagna la mia maglietta larga, da uomo, che mi aveva regalato Sid una settimana prima... penso ancora a lui e al perchè abbia mai potuto tradirmi li in quella via buia, pochi metri dal nostro hotel con quella sgualdrina mora fatta di silicone. Erano quasi le 5 l'ora di andare a prendere Bred dalle elementari, inizio a vestirmi con le prime cose che trovo sul letto, penso ancora se sono in grado di tenere quel bambino non mio che mi è stato affidato con forza dopo il mio periodo di cura da disintossicazione da eroina. Esco dall'hotel, faccio l'autostop accorgendomi di non avere nemmeno un'euro per pagare l'autobus, dopo pochi minuti una macchina nera si ferma, un uomo, sui quarant'anni mi sorride e mi invita a salire, mi osserva si sofferma sul trucco sbavato e la mini gonna strappata... mi chiede cosa mi sia successo, io rispondo che la gonna è fatta così ,mentìì quella era l'unica gonna pulita che avevo le altre erano ancora in lavatrice sporche di sangue. Lui toglie lo sguardo e mi chiede dove io sia diretta rispondo; alla scuola Gioneen a 10 minuti da li, lui mi sorride e dice che pure lui deve andare li, io mi sorprendo e mi sistemo in quella macchina stretta sportiva. sento la brezza della pioggia da quella piccola fessura nel finestrino, faccio un respiro profondo e mi chiedo dove possa essere Sid in quell'istante, lui non ha niente, un lavoro, una casa , l'ultima volta che l'ho visto è stata 3 giorni fa seduto su un cassonetto a raccogliere delle siringhe da terra lui non mi vide... ero con Matt, mentre tentavo di togliere le sue mani dalle mia spalle non sapevo perchè ero con lui, forse per rabbia, forse perchè avevo bisogno di vendicarmi, mentre penso a ciò siamo arrivati, vedo il piazzale della scuola vuoto guardo l'ora sono le 5 e mezza, sono in ritardo, di nuovo. Ringrazio quell'uomo di qui non so il nome e corro verso l'entrata Bred era li seduto sui grandi gradini della scuola con la testa bassa corro verso di lui con quei tacchi vertigginosi e scivolosi lui mi guarda, dopo pochi secondi accenna un sorriso io in silenzio mi siedo vicino a lui e dico a voce bassa "Mi dispiace" lui sorride e subito dopo mostra la mano con 5 dollari di moneta. Grazie al cielo non dovevo fare nuovamente l'autostop a un quarantenne sconosciuto , prendiamo l'autobus in silenzio ci sediamo e dun tratto il silenzio cessa, vedo Matt con il suo crestone alto blu intenso avvicinarsi a me io faccio un'espressione di sgradimento, lui mi saluta apertamente e si siete molto vicino a me io mi scanso, lui con fare arrogante dice" heii troietta che ti prende" Io non mi offendo, ci chiamavamo sempre così quando eravamo insieme lo dicevamo in modo scherzoso amichevole ma, in quella situazione non era affatto gradito, Bred era attaccato a noi osservava Matt sconvolto , io resto in silenzio, lui mette le mani sulle mie spalle e mastica sfacciatamente del tabacco...dopo poco siamo arrivati, io mi alzo lasciando Matt senza parole non lo saluto nemmeno... Bred mi segue con quella cartella nera sbiadita più grande di lui, qualunque ragazza evrebbe provato tenerezza nel vederlo ma io no, non ero quel tipo di persona non riuscivo ad essere una buona "madre" con lui... arriviamo a in albergo, il frigo è pieno di tutta la roba che avevo comprato ieri con i miei ultimi risparmi, ci mangiamo un gustoso pollo, iniziamo a chiaccherare, lui sembra allegro mi racconta che ha fatto quella mattina, io non sapendo che raccontagli mi invento una storia sulla mia infanzia... una fottuta bugia come se avessi passatoo un'infanzia felice. Passano minuti ore in quel pomeriggio pensieroso non successe niente di speciale, restammo in casa a guardare la televisione, lo aiutai a fare i compiti dopo di che mi feci una lunga doccia calda , la sera dopo aver guardato un fottutissimo cartone animato mi distsi nel letto , in quel letto che mi sembrava così grande senza Sid mi giro e mi rigiro dopotutto erano solo le 10 di sera... mi alzo controllo che Brad stia dormendo nella sua camera, dopodichè mi siedo sul letto al buio. Dun tratto sento dei colpi un come se qualcuno stesse salendo le scale con foga, sento un rumore vicino a me, la porta si apre, faccio un balzo e vedo Sid avvicinarsi a me con aria triste e confusa... "Cazzo spiegami perchè porca puttana" io capii subito di cosa parlava della serata passata con Matt 3 giorni prima... io a stento trattengo le lacrime "Tu tu come ti permetti di dirmi ciò dopo che ti sei scopato una puttana su un fottuto muro" qualche secondo di silenzio " Cazzo Roxy mi ero sparato 5 siringhe non capivo cosa stessi facendo non ricordo nulla l'ho saputo solo da john cosa successe quella sera , lo sai benissimo che sono un merda di tossico e me ne rendo conto anchio porca puttana" Lui inizia a piangere con un aria furiosa, continuo a trattenere le lacrime "certo intanto te la sei scopata e ti è piaciuto fare tutte quelle cose che nemmeno in un film porno si possono vedere" "tu scommetto che non sei stata da meno"! "io? io? che cazzo ne sai di cosa ho fatto quella sera bh'è se lo vuoi sapere non ho fatto proprio un cazzo, sono stata tutta la sera a cercare di farmi togliere le mani di dosso da Matt completamente ubriaco e sono andata subito a letto" Stavolta scoppio in lacrime non riesco più a trattenermi no stavolta no, lui si avvicina e mi abbraccia forte "e adesso pensi che si possa risolvere tutto così in pochi minuti?" "No" non ti chiedo di perdonarmi ma ora stai zitta" Dopo poco ci stendiamo sul letto abbracciati e mi addormento tra le sue braccia tra quella giacca di pelle borchiata che mi punge la schiena e quell'odore di Sid, si il mio Sid.
  
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