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Autore: MeddiePel    19/07/2011    0 recensioni
Faccio un finto sorrido e continuo a ballare. Non riesco a capire loro cosa ci trovino a me non piace proprio ballare, beh ognuno ha i suoi gusti. Basta mi fanno male i piedi, c’è troppa gente, vado a sedermi. Un ragazzo, che ho già visto da qualche parte ma non ricordo dove, mi passa accanto e si avvicina a Linda.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io, io che odio la discoteca, che odio ballare, mi sono lasciata convincere e ora sono qui. Sono in una discoteca. Non ho la minima voglia di ballare. Vado a sedermi sul divanetto.
<< dai vieni Lizzie!! >> mi urla la mia amica Linda.
<< no, non mi va. Più tardi forse … >> le rispondo.
Si siede al mio fianco
<< non me lo fai nemmeno come regalo di compleanno? >> mi chiede.
<< sei proprio rompi lo sai? >> le rispondo sbuffando
<< dai fallo per me … ti prego >>
<< ok, ma solo 2 minuti >> le dico
Urla di gioia poi mi prende per mano e mi butta in pista.
Certo non mi sento proprio a mio agio ma è il compleanno di Linda lo faccio per le.
<< dai Liz!! Sorridi!! Su!! >> mi urla un'altra mia amica Kamila
Faccio un finto sorrido e continuo a ballare. Non riesco a capire loro cosa ci trovino a me non piace proprio ballare, beh ognuno ha i suoi gusti. Basta mi fanno male i piedi, c’è troppa gente, vado a sedermi. Un ragazzo, che ho già visto da qualche parte ma non ricordo dove, mi passa accanto e si avvicina a Linda.
<< Auguri!! >> le dice << scusa il ritardo, mia sorella non mi lasciava il computer e dovevo fare un lavoro >> continua.
<< non ti preoccupare >>
Si spostano più lontano, vicino gli altri ragazzi, credo li stia presentando  perché si stringono la mano, prima con David poi Robert, Kamila e poi Fannie. Si avvicinano, si ha una faccia già vista, è anche carino, capelli neri occhi verdi, bellissimo è dire poco.
<< Liz!! Lui è Rafael. Rafael lei è Lizzie >>
<< piacere >> diciamo stringendoci la mano.
<< come mai non sei in pista >> mi chiede.
Certo uno appena ti conosce ti fa una domanda del genere, strano vabbe lasciamo perdere.
<< non amo ballare >> gli rispondo
<< ah … nemmeno io >> mi risponde sorridente
<< si non piace a nessuno di voi due, ma visto che è il mio compleanno verrete in pista vero? >> dice Linda guardandoci a sopracciglia alzate.
Guardo Rafael, lui mi guarda e insieme guardiamo Linda dicendo un bel no secco.
<< No eh! Non voglio scuse! Oggi è il mio compleanno e voi ballerete! In pista ora!!! >> ci urla Linda.
Con facce annoiate andiamo in pista.
Sono passare circa due ore, e mi sono davvero stufata di questa discoteca, non ne posso proprio più.
<< Ragazzi andiamo in spiaggia? >> ci chiede Fannie
<< si!!! >> gridiamo tutti insieme
<<  ehm … però qualcuno deve andare in auto con Rafael … >>
Wow che facce che hanno fatto tutti, certo nessuno vuole dividersi.
<< Liz vieni te? >> mi chiede
Non è una brutta idea perché no.
<< no! >> urla Linda
<< perche!? >> chiede Rafael
<< la madre sa che sta con me … poi timida com’è … meglio se … >>
<< per me va bene! >> rispondo interrompendo Linda
<< Che!? >>  mi domanda con una faccia linda
<< Per me va bene. Ci vado io con Rafael >>
Prendo Rafael per il braccio destro e lo tiro fino al parcheggio.
<< Liz!! La smetti di correre? Sta calma! >>
Lo guardo, certo che ha davvero dei begli occhi e anche un bel sorriso. Ok Liz smettila. Gli sorrido.
<< scusa, ma non vedo l’ora di andare in spiaggia. qual è la tua macchina? >> gli chiedo
<< questa … >>
Mi apre la portiera e mi fa accomodare, poi fa il giro e sale al posto di guida. Accende la radio e mette in moto. C’è traffico siamo fermi da ormai venti minuti.
<< parlami un po’ di te … >>
<< mm … che ti devo dire? >>
<< beh … non lo so, di te solo il nome. Quanti anni hai? >>
<< 19 … te? >>
Dio mi sembra una conversazione di chat. Sembriamo due stupidi.
<< 21 … ehi si cammina >> dice mentre iniziamo a muoverci.
Arriviamo alla spiaggia, è bellissimo, adoro il mare, la luna. Ci stendiamo per guardare le stelle. È proprio una bella sera, piena di stelle.
<< io vado a fare il bagno! Chi viene con me? >> chiede Robert
Il bagno, certo per lui è semplice toglie la maglia e si tuffa, quanto vorrei fare un bagno anch’io.
<< Liz!! Allora non vieni? >> mi chiede Kamila
<< ehm … >> mi tocco i vestiti
<< ah … beh noi ci tuffiamo in intimo te se non vuoi puoi restare vestita >> mi dice
Vestita? È per caso matta? Ho dei panni che mi sono costati 50€ certo c’è chi per 50€ se ne frega ma per me è anche molto. Mi tolgo il vestitino e corro in acqua, cerco di fare più veloce possibile non mi va ce mi vedono in intimo.
<< sera … >> dico riemergendo
<< ehi allora sei venuta! >> mi dice Linda
<< certo! >>
Restiamo in acqua per un po’ poi risaliamo. Beh sono bagnata e non mi va di rivestirmi e sporcare i vestito di acqua salata, ma lo indosso lo stesso.
<< ragazzi … >> dice con uno strano tono David
<< che succede? >> gli chiedo preoccupata
<< sono le 3 e 30 >> risponde
<< cosa!? Le 3e30? Io non posso tornare a casa a quest’ora il tempo di tornare e si faranno le 5 con questo traffico! >> urlo
<< è vero … >>
<< chiamo mia madre. Dico che la macchina è rotta e torniamo domani verso le 13 >> dico
<< e che faremo tutto il tempo? >> mi chiede Kamila
<< io abito qui,3 minuti di auto, potete venire a casa mia … >> dice Rafael
<< vero!! Sei un genio!! >> urla di gioia Linda
Chiamo mia madre, le dico una piccola bugia e seguo Rafael in macchina.
Sono a casa di Rafael, è davvero molo carina, certo un po’ troppo maschile ma in fin dei conti ci vive da solo. Tutt’un tratto hanno tutti sonno. Fantastico sembra che l’unica che non si è stesa su un divano sono io, anche perché non ce ne sono più i divani sono tutti occupati dai miei cari amici che hanno sonno.
Sono in piedi a fissare il niente e a fare niente.
<< Liz? Vieni! >> mi dice Rafael dalla cucina
Vado in cucina, stile americano lo adoro!
<< vuoi qualcosa? Latte? Acqua? Cola? >> mi chiede
<< cola grazie >>
Apre il frigo e mi porge una lattina di cola, poi prende una lattina di birra per lui.
<< non hai sonno? >>  mi chiede
<< vuoi sapere la verità? >>
<< si … >>
<< ho un sonno che sarei capace di addormentarmi qui con la testa sul tavolo >>
Ride, com’è carino.
<< allora perché non vai a dormire? >>
<< ehm … dove? Se si sono stesi e allargati come non so nemmeno io cosa, non c’è posto >> rispondo
<< capito. Puoi dormire in camera mia se vuoi >>
<< eh?! >>
<< non ti preoccupare … io devo finire di scrivere delle cose di lavoro se no domani il mio capo mi uccide >>
<< ah … ok >>
<< vieni ti faccio vedere la camera >>
Mi porta in camera sua, non noto particolari o altro solo il letto. Mi siedo e poi stendo. Buonanotte mondo. Lui invece si siede alla scrivania e inizia a scrivere qualcosa. Poi prendo sonno.
Sento una voce, mi sveglio di colpo. Rafael è al mio fianco che dorme, com’’è bello sembra un angelo, anzi un vampiro quelli sono sempre belli. La porta si apre di botto.
<< Rafael!! Sveglia!!! >> urla una ragazza
Ci guardiamo, ora sono confusa. Io quella faccia l’ho già vista.
<< Lizzie!?! >> mi dice sconvolta
<< ehm … >> non so cosa dire non ricordo chi sia
<< sono Milena on ti ricordi di me? >> mi chiede
Mil ora si che mi ricordo eravamo amiche alle medie.
<< Mil!! Cosa ci fai qui? >> le chiedo
<< dovrei chiederlo io a te … Rafael!! Svegliati!! >>
<< mm … lasciami dormire Mimi >> dice Rafael
<< no devi andare a lavoro sai che poi il tuo capo se la prende! >>
<< ook … >>
Rafael si alza, poi mi guarda.
<< ah … giorno Liz! Dormito bene? >>
<< si grazie >> rispondo.
Com’ dolce. Un attimo ma Mil che c’entra?
<< State insieme!? >> ci chiede Mil
<< cosa!? No!! >> urlo io
<< allora che ci fai a letto con mio fratello? >>
Ecco chi era! però è cambiato … prima era carino ma ora è proprio bello!!
<< la smettete di urlare?! >> dice David entrando in camera
<> dice Mil
<< certo che no! Ieri si è fatto tardi e c’era traffico e allora saremo arrivati a casa alle 5 e avevamo sonno e Rafael ha detto che potevamo dormire da lui. Poi tutti si sono presi i divani e io non sapevo dove dormire e Rafael ha detto ke potevo dormire nel suo letto visto che doveva finire del lavoro e allora ho dormito qui poi mi sa che Rafael si è addormentato non lo so. >> dico tutto di un fiato
<< wow ne hai di fiato signorina >> mi dice Rafael uscendo dal bagno
<< wow che bono!!>> dico senza rendermene conto << oddio l’ho detto? >>
<< si … >> mi risponde ridendo Mil
Sto andando a fuoco credo di essere rossa pomodoro si credo proprio di si. Mi alzo e vado in cucina.
<< quindi ti piace mio fratello? >>
<< cosa?! No! >>
<< Mil!! Come stai? >> dice Linda vedendo Mil
<< bene! Te Li? >>
<< tutto ok. Ehi tu dov’hai dormito? Questa notte mi sono svegliata e non c’eri >> mi chiede Linda
Non rispondo, non riesco a parlare, davanti a me c’è Rafael con i capelli bagnati che li asciuga con un asciugamano, ancora senza maglia. Non riesco a non guardarlo.
<< ha dormito con lui >> dice Mil indicando il fratello
<< alla faccia della timida! >> dice ridendo
<< non è come sembra … >>  rispondo
<< no gli ho detto io ke poteva dormire tanto avevo da lavorare ma poi ho preso sonno anch’io >> dice Rafael
<< ah … che ore sono? >>  chiede Linda
<< le 9.30 >> rispondo
<< Cosa!? Se arrivo in ritardo mi ammazza! Se arrivo in ritardo mi ammazza!! Se arrivo in ritardo mi ammazza!! >> urlava nervoso Rafael
<< allora che ci fai ancora qui? Sali in macchina e portagli quei documenti! >> gli dice la sorella
<< no! Vieni con me! >>
<< che!? Se fuori io ho da fare! >>
<< uff! >> sbuffa Rafael
Gli passo avanti per prendere una tazza di latte
<< tu! >> mi dice tenendomi per un braccio << vieni con me! >>
Mi tira fino alla porta, riesco a dare la tazza che avevo tra le mani a Mil e poi mi trovo in macchina.
<< ma sei pazzo!? E se io non volessi venire!? >> gli urlo appena entra in auto
<< naa tu vuoi venire! >>
<< e chi te lo dice? >> chi chiedo arrabbiata
Certo non mi dispiaceva restare sola con lui, però …
<< dai ti prego Liz! Dopo ti offro la colazione solo il tempo di dare i documenti e torniamo a casa >>
<< ok, ma devi spiegarmi perché hai così paura >>
<< non lo so … non ho mai dovuto portargli dei documenti di persona, li ho sempre dati al figlio … >>
<< capito … ora sta calmo … >>
Guida per un po’ , fa caldissimo e con tutto il finestrino aperto sembra che non ci sia un po’ i vento.
<< eccoci, vieni o aspetti qui? >> dice aprendo lo sportello
<< vengo! Non ci resto in macchina con questo caldo! >>
Mi apre lo sportello, vero gentiluomo ahahah, poi mi prende la mano, tremava tutto.
<< grazie Liz, per essere venuta >>
<< non mi hai dato scelta … >> rispondo ridendo
Mano nella mano entriamo nell’ufficio. Rafael si ferma davanti la segretaria, che ci dice di entrare e che ci stanno aspettando.
<< buon giorno … >>
<< salve Rafael … mi hai portato i documenti? >>
<< eccoli … tenga >> dice porgendogli i documenti
<< accomodatevi >> ci dice l’uomo, iniziando a leggere << è la tua ragazza? >>
Guardo Rafael e gli sorrido
<< sta calmo >> gli bisbiglio
<< no, siamo amici … >> risponde
Che strano tono di voce, sembra quasi dispiaciuto bah.
<< perfetto! Ti ringrazio Rafael, hai fatto un ottimo lavoro. Ti aspetto domani alle 10.30 >>
<< sul serio? >> chiede Rafael sorpreso
<< certo! Mi piace come lavori. A domani >>
<< a domani >>
Salutiamo e usciamo di corsa dall’ufficio. Ci fermiamo vicino la porta
<< visto che è andato tutto bene? >>
<< si … >>
Mi guarda, poi mi abbraccia
<< grazie ancora >>
Gli sorrido
<< allora ti ho promesso una colazione. Bar? >>
<< e bar sia! >>
Ci avviamo a piedi, poco lontano c’è un bar. Ci sediamo, ordiniamo del latte e un cornetto.
<< quindi tu conosci mia sorella? >>
<< si, e conosco anche te. Anche se quando venivo non eri mai a casa. Ma una volta mangiai da voi e tu non sei voluto uscire dalla tua camera così ti portai il pranzo fuori la porta >>
<< allora sei stata tu! Ahahah >>
<< ti ricordi perché non uscivi? >>
<< non potrei mai dimenticarlo … non uscivo perché c’era una ragazzina che mi piaceva e avevo … vergogna … ehi non ridere! Avevo solo 13 anni! >>
Se piccolo, era uno scemo non uscire perché cera la ragazza che gli piaceva.
<< vuoi sapere chi era questa ragazza? >> mi chiede
Certo che lo voglio sapere. Ok Liz calma fa come se non ti importasse.
<< vediamo … >> dico come se non mi interessasse più di tanto
<< tu … >>
<< eh?! Io? Cosa io? >>
<< eri tu la ragazza che mi piaceva … >>
Oddio! Ero io. Gli piacevo. Chissà se ora gli piaccio. Lui a me piace e anche tanto.
<< Liz? Ci sei? >>
<< si … >>
<< Liz … >>
<< dimmi >>
<< tu … tu mi piaci ancora … >>
Mi tira verso di lui, poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia. I miei occhi si chiudono, ricambio il bacio e gli circondo il collo.
<< ehm … questo significa? >>  gli chiedo
Sarà una domanda sciocca ma devo sapere lui cosa pensa no
<< tu sei la mia ragazza … >> sorride
<< e tu il mio >> gli dico ridendo.
Gli do un bacio e poi iniziamo a fare colazione sorridenti.
   
 
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