L’amore è come il
profumo…può far male.
Da quando Sasuke era tornato dall’esilio forzato, autoimposto (fuga dai ricordi), Sakura, aveva ricominciato a curare il proprio aspetto. La mattina si prendeva del tempo per spazzolarsi con cura i capelli, scegliere i capi più carini dal suo armadio, truccarsi leggermente (spruzzarsi il profumo ai fiori di pesco), anche le volte in cui si prospettavano giornate pesanti o missioni pericolose.
Da quando la vecchia squadra 7 (la nuova squadra Kakashi) si era riformata, la speranza le si era riaccesa nel profondo del cuore. Nulla era cambiato rispetto a prima (niente sembrava cambiato).
Naruto era il solito casinista, Sasuke quello imbronciato e diligente e lei quella che gli andava dietro (lo voleva).
«Buongiorno!
Sakura~chan!!» la
salutò
allegro il biondo, seduto a distanza di sicurezza dal moro, come
sempre, per
evitare di essere colpito da uno dei suoi jutsu alle spalle (continua a
crederlo, Sakura).
«Nh…»
“salutò” a propria volta,
scocciata, prima di tornare a guardare (a richiedere attenzione) verso
Sasuke
«Ciao, Sasuke-kun!» cinguettò.
Lui fece un cenno con la testa
(giusto perché le doveva almeno quello).
Lei, incoraggiata
dall’attenzione che sembrava aver deciso di mostrarle, gli si
avvicinò. Voleva
sentire il suo odore di fumo (per i continui allenamenti con il suo
Jutsu), di
muschio (ultimo residuo della doccia mattutina), di lui
(così libero ed
eccitante).
Con la coda dell’occhio vide
Naruto lanciargli uno sguardo carico di gelosia e lei scosse la testa.
Sakura
voleva solo Sasuke, dell’amore infantile di Naruto non sapeva
che farsene (lui
non era geloso di Sasuke, Sakura…)
Sasuke e Naruto avevano odori
così diversi, si trovò a riflettere,
così…(opposti).
Se il primo odorava di avventura,
libertà (guai) il secondo sapeva di sapone, e di ramen (il
ritratto vivente
della casa), ti donava sicurezza, una promessa di felicità e
stabilità che a
lei non interessava (non è a te che la sta offrendo,
Sakura…).
Era ormai a pochi centimetri dal
moro quando inspirò a pieni polmoni.
Poi si ritrasse in un angolo, il
cuore in gola, ad aspettare il maestro (ora era lei a fuggire).
Non avrebbe mai pensato che
l’odore di Naruto (su Sasuke) potesse farle tanto male.
Sono poco più di
trecentocinquanta
parole (352 per chi fosse interessato, compresa la punteggiatura e
senza il
titolo). Perché, mi chiederete. Perché odio
Sakura, sicura che nel triangolo
sarà lei quella a mettersi con uno dei due, che
sarà sempre lei ad essere
felice. Se con Sasuke o Naruto non credo gliene importi poi tanto.
Perché amo le
Sasu/Naru.
Perché…devo
aver finito le
motivazioni…ehm…ahah…
Se volete, sempre se
volete, ho
scritto un’altra fic su questo stesso…su questa
stessa affermazione, diciamo…è
una Roy/Ed (Full Metal Alchemist) e si intitola: L’amore
è
come il profumo…a volte non si sente.
e pure, guardate che sono
proprio
versatile, ho scritto una Rock/Revy (Black Lagoon) con il titolo: L’amore
è come il profumo…è artificiale
dateci
un’occhiata se vi è piaciuta
questa, potrebbe farvi venire voglia di leggere le prossime che
scriverò di
questo genere. (hihi)
Buone recensioni.
(perché recensire
non solo fa bene alla salute - la mia nel caso qualcuno se lo stesse
chiedendo - ma
anche perché è un’attività
incredibilmente salutare, cosa che si ricollega molto anche al primo
motivo…sempre se qualcuno se lo chiede, mi pare
chiaro…)
Un bacio
NLH