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Autore: Trisha_Elric    19/07/2011    5 recensioni
[Concorso one-shot dell'estate]
Andare al mare è un toccasana per Soul e i ragazzi:
il tempo è splendido e nulla sembra andare storto; ma, A death City,
tutto può accadere.
“Sono troppo
insignificante; per lui sarò sempre la povera camelia che non ha nessun
profumo…”
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L A MAGIA DELL’ESTATE.

 

 

L’estate.

L’estate era la stagione più amata di tutte e forse un motivo c’era, non credete?

Le scuole erano chiuse, l’aria era calda il mattino e fresca la sera;  sulle strade si potevano sentire le grida felici dei bambini che giocavano tra loro e la natura era al massimo dello splendore.

Cosa poteva esserci di più bello?

Il mare.

Le vacanze al mare.

Il mare regalava esperienze nuove e soprattutto magiche; forse è proprio grazie al mare se nascono nuovi e travolgenti amori.

Ebbene forse è proprio il caso della nostra storia, la storia di un Dio che era troppo impegnato a superare gli Dei per potersi accorgere della dolce camelia che aveva al suo fianco.

 

“Sono troppo insignificante; per lui sarò sempre la povera camelia che non ha nessun profumo…”

 

***

19 Luglio. Tempo sereno. Ma il tempo, a Death City, poteva cambiare molto velocemente come se fossimo in montagna.

-Yahooooo! Il Dio è arrivato sulla spiaggia! Tremate tutti! Mi impossesserò di questo posto!-

-Si, si come vuoi tu. Ehi Soul lì c’è un angolo di spiaggia per noi, andiamo!- Maka ignorò completamente Black Star, già esaltato di mattina, per poter trascinare l’albino verso la riva libera.

-Mi stai forse ignorando?! – chiese l’assassino con aria incredula.

-Amico abbassa la voce sono le nove del mattino, non è cool gridare a quest’ora.- rispose Soul con il suo tono di voce caldo e tranquillo sedendosi sul telone che Maka aveva appena messo.

-Ehm, ti spiace alzarti?- chiese la bionda mettendo le mani sui fianchi.

-Emh, si tantissimo.- rispose l’arma con semplicità.

Maka alzò gli occhi al cielo, poi alzò un pugno in aria e lo colpì forte sulla testa. –Idiota almeno metti il tuo telone!-

-Ma sei matta?! Insomma una ragazza dovrebbe essere più gentile!-

-Oh, ma io ci sono andata piano con te!-

-Mi hai quasi ucciso!-

-Maaaaka chop!- la bionda fracassò il capo di Soul con un libro pesantissimo che teneva sempre con se e poi sorrise, nervosa.-No, questo è quasi uccidere.-

-Mi stante ignorando???!-i l ragazzo dai capelli celesti era pronto a fare uno dei suoi micidiali urli quando sentì Tsubaki ,dietro di lui, che lo affiancava.

-Black Star perché non prepari il tuo numero per l’ora di pranzo? Così ci sarà più gente che, visto che tutti staranno in spiaggia  a mangiare, avrai più occhi per te.-

Il ragazzo ci rifletté qualche secondo  e poi sorrise soddisfatto. –Hai ragione! Sei un vero genio Tsubaki! – le batté una mano sulla spalla e si girò verso il mare mentre la mora era arrossita leggermente sulle guance.

 

Il contatto che aveva con lui quando non era un’arma era più intenso che mai…

 

Black Star stava per avviarsi verso Soul quando però  si girò indietro, con sguardo annoiato.

-Allora Kid? Che fai ancora lì?-

Il moro, insieme alle sue due buki, stava all’entrata della spiaggia e guardava la riva.

-Dobbiamo metterci esattamente al centro della spiaggia, per equilibrio!-

-Non fare lo scemo!- disse Liz guardandolo. –E’ occupato il posto che dici, vedi?-

-Io sono uno Shinigami! Devono lasciarmi il posto!-

La bruna lo guardò e poi lo trascinò verso il gruppo, anche se si dimenava come una scimmia, seguita da Patty che rideva contenta.

 

-Fantastica! Che pace!- esclamò Maka alzando le mani verso il cielo, seduta sotto l’ombrellone. –E’ un vero paradiso!-

-Si, per un fico come me questo è il posto ideale.- disse Soul,anche lui sotto l’ombrellone, con le mani dietro la nuca.

Tsubaki sorrise dolcemente, annuendo concorda ai loro discorsi, mentre disponeva le bibite nelle borse termiche. Kid stava cercando di disporre l’asciugamano sulla sabbia in modo perfettamente simmetrico ma poi arrivava il vento che gli rovinava il lavoro e lo Shinigami perdeva la pazienza ogni volta mentre Liz, vicino a lui, scuoteva il capo senza speranze.

-Fatto, ci sono riuscito!- dichiarò il moro alzandosi con sguardo trionfante.

-Hai fissato l’asciugamano con i chiodi.- disse Maka guardandolo.

-Si, e allora?-

La bionda non indagò e si girò verso il mare.

-Ehi Kid ho fatto un castello di sabbia!- urlò Patty sulla riva.

-Fammi vedere, Patty! Lo sai cosa pretendo da…oh, ma..è fantastico Patty!- infatti la bionda aveva creato un autentico castello di sabbia, alto e perfetto.

-Non capirò mai come fa!- esclamò Soul con occhi sgranati.

-Castello!- canticchiò Patty sorridendo mentre Liz guardava l’opera contenta.

Kid si avvicinò e scrutò bene il castello e poi sbiancò. –Come hai potuto! Dio santo, è di 1,5 cm più alta la colla di destra che quella di sinistra! Liz, vieni! Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile per fare un lavoro perfetto!E’ questione di vita o di morte!-

-Oh no…-

-Si! Kid che aiuta a fare i castelli di sabbia!- urlò Patty sorridendo contenta.

-Pazzesco…- disse l’albino guardando la scena.

-Già.-

-Yahhooooo!-

-Black Star! Dove eri finito?-

-Ho fatto quattro passi e la mia mente ha avuto un’idea geniale!-

-Quale mente?- intervenne Maka sorridendo furba. L’assassino la fulminò con lo sguardo e poi sorrise trionfante. –Soul ti sfido a fare una gara di nuoto! Vedremo chi è più veloce in acqua!-

-Tsk…stai parlando con il campione di nuoto caro Black Star.- rispose l’albino alzandosi e mettendosi le mani sui fianchi.

-Lo vedremo ! Yahooo Tsubaki guarda come so nuotare bene!-

La ragazza arrossì un po’ sulle guance e, abbassando lo sguardo, annuì. –Si…-

Maka, alla quale non era sfuggito il gesto, alzò un sopraciglio sorridendo.

Intanto i due ragazzi si erano messi in posizione di partenza sulla riva.

-Tre…due…uno…via!- l’assassino urlò ed entrambi partirono, a velocità supersonica, a fare la gara di nuoto fino a largo.

Maka li guardò  e sospirò.

Idioti.

Si girò verso Tsubaki e le sorrise.

-Ti va di farci un bagno tranquillo?-

-Si!- la mora sorrise contenta mentre si toglieva il pareo che nascondeva il suo costume a due pezzi, nero, con una grande stella gialla sul seno destro. Il suo simbolo.

Appena entrambe furono in acqua sorrisero deliziate.

-Magnifica…non trovi?- chiese la bionda  muovendo le braccia così da galleggiare.

-Si, fantastica.- sorrise la camelia bagnandosi i suoi lunghi e neri capelli.

Restarono in silenzio per qualche minuto quando Maka si girò verso di lei per parlarle.

-Posso farti una domanda?-

-Eh? Oh, ma certo.-

La Meister ci rifletté  qualche secondo e poi sorrise. –Ti piace Black Star? – chiese a bruciapelo.

Tsubaki la guardò allibita, rossa in viso, con occhi sgranati.

Eeeeeeeeeh?

-Eeeh?! C-cosa? M-ma M-Maka c-cosa di-dici!-

-Oddio, allora avevo ragione!- disse la bionda radiosa.

-Sei cotta di lui!-

-N-non è c-come pensi!!-

-Oh, invece è proprio come penso io!-

-M-Maka…-

-Dai andiamo a dirglielo!-

-No, t-ti prego!-

-Si  dai è solo questione di…-

-Annuncio a tutti i bagnanti: uscire immediatamente dall’acqua; poco distante da qui una nave ha perso quantità di materiale nell’oceano che farà aumentare il livello del mare in modo preoccupante.-

L’annuncio, fatto dal megafono, mandò molti nel panico e tutti cominciarono a uscire fuori dall’acqua.

-Tsubaki hai sentito? Andiamo a riva!-

-S-si!-

Le due, insieme ad altre persone, cominciarono a nuotare in avanti prima che le onde alte e la corrente  potesse trascinarle via.

Stavano entrambe per uscire dalla riva quando qualcuno cominciò a gridare. C’era un caos incredibile.

-Oddio, ma quella donna…-

-Quella donna sta affogando!- Tsubaki non ci pensò due volte e tornò indietro;il suo spirito e animo coraggioso le avevano sempre insegnato di non lasciare nessuno indietro; quella donna non riusciva nemmeno a stare a galla.

-Aiutatemi!-

La mora si avvicinò e la prese per le spalle. Cavolo, era incinta!

-Non si preoccupi signora, ci sono io con lei!- la camelia si guardò intorno, preoccupata, e vide che dei bagnini stavano venendo da loro per soccorrerle.

-Ecco guardi! Stanno arrivando i soccorsi non deve temere!-

-Io…ti ringrazio molto sei una brava ragazza…-

-Si figuri.- sorrise Tsubaki con dolcezza.

Dopo qualche secondo i bagnini arrivarono e tesero la mano alle due.

-Prima la signora. È incinta.-

La signora venne lentamente fatta salire a bordo del canotto e poi due uomini cercarono di aiutare la ragazza ma, appena lei si avvicinò per salire, il mare scatenò la sua ira:

l’acqua ormai era molto mossa, la corrente trascinava senza perdono e il vento ululava. Tsubaki venne trascinata lontano ma cercava di tenere la testa alta. Il tempo era peggiorato improvvisamente.

-Signorina!-

-Portate via la signora! È pericoloso!-

-Ma se non l’aiutiamo, lei …-

-Andavene!- urlò la mora che dopo un attimo cercò di sorridere.-Io me la caverò!-

Un'altra folata di vento fece allontanare Tsubaki verso la deriva .

-Cavolo…andiamo!- i bagnini, con fatica, riuscirono a portare il battello che traballava pericolosamente sulla riva.

Maka, Kid, Patty, Liz, Soul e Black Star stavano sulla riva e accorsero dai bagnini.

-Che succede?-

-Come ha fatto a cambiare il tempo così in fretta?!-

-Dov’è Tsubaki?-

Un bagnino si fece avanti e sospirò guardando il mare. –E’ in acqua. Ma la corrente è troppo forte; la corrente spinge verso il centro come un risucchio e il vento soffia dalla parte opposta. È impossibile raggiungerla.-

-Che cosa?!- urlò Maka indignata.

-E voi sareste dei bagnini?!-

-Dannazione, è il vostro lavoro; dovreste possedere tutti i mezzi necessari per aiutarla, no?!- sbraitò Soul  afferrando uno di loro per le spalle e scuotendolo.

Nessuno rispondeva e intanto Black Star si era precipitato sulla riva guardando da tutte le parti, terrorizzato.

No. Cazzo non era possibile, non lei!

-Dobbiamo fare qualcosa!-urlò Kid sovrastando la voce del vento sempre più forte.

L’assassino cercò di stare calmo, di pensare a mente fredda.

Cercare l’obiettivo e agire velocemente.

Aguzzò la vista con il cuore che batteva a mille e poi la vide; fu solo per un attimo ma vide la testa della sua arma che cercava di stare a galla per poi esser inghiottita dalle onde.

-No! Cazzo Tsubaki no!- il Meister si buttò in acqua e cominciò a nuotare come un pazzo dove aveva visto la ragazza.

-Black Star!-

-Torna indietro ragazzino, è pericoloso!!-

Ma non ascoltava nulla. Non ascoltava più niente. Doveva salvarla. Solo questo.

Si immerse sotto l’acqua e cercò di raggiungerla anche se la corrente era forte.

Era per lei, solo per lei!

Ad un tratto, nuotando, la trovò ormai priva di sensi che sprofondava lentamente ; leggiadra ma come morta.

No! Era viva, doveva esserlo!

Nuotò disperato e l’afferrò per il polso e l’attrasse a se.

Doveva salvarla , solo questo.

 

***

 

-Che succede?!-

-Ma quello…è Black Star!-

-Sei sicura!?-

-Si guarda!-

Il ragazzo avanzava lentamente sulla riva con Tsubaki  tra le braccia; sembrava una scenda film;

Black Star aveva uno sguardo serio sul volto, quasi da far paura:  serio, come un vero assassino, eppure così terrorizzato.

-Fate largo!- il ragazzo posò la ragazza delicatamente sulla sabbia  e la guardò per poi cominciare a scuoterla.

-Ehi…Tsubaki?-

La ragazza era rimasta in silenzio. Era pallida e non respirava.

-Cazzo…non fare così ti prego…ti prego!-

-Black Star…-Kid si avvicinò ma l’assassino alzò di scatto il capo.

-Non ti avvicinare! Nessuno deve avvicinarsi a Tsubaki!-

Tutti rimasero in silenzio a guardare la scena. Il ragazzo era come impazzito. La scosse e cercò di animarla ma non sputava nulla poi la guardò in viso, disperato.

-Ti prego, piccola mia …- parlava senza riflettere. –Torna da me…-

La ragazza rimaneva impassibile forse sempre più pallida.

Stava morendo; la stava perdendo.

No, mai.

Come spinto da una forza più grande di lui, non sapendo nemmeno che potesse fare una cosa del genere, si avvicinò a lei e le prese la nuca, saldamente, e avvicinò il suo viso attappandole il naso per poi, delicatamente, immetterle l’aria che aveva con un dolce bacio.

Nessuno diceva nulla, sorpresi di quanto fosse bravo e di quanto fosse dolce.

Era concentrato; nulla sembrava potesse distrarlo. Era come se non mettesse solo l’aria in lei, ma anche la sua anima, il suo cuore con un solo pensiero nella mente.

Vivi.

 Ad un tratto la sentì irrigidire e piegarsi in avanti , sputando l’acqua di mare.

-Tsubaki!- urlò il ragazzo sorpreso ma radioso.

Tutti applaudirono e fecero esclamazioni di gioia mentre la ragazza tossiva ancora e riprendeva fiato.

Grazie al cielo…

-Black Star…-

-Shh, non dire nulla.- disse il Meister posando la fronte su quella di lei. –Va tutto bene…-

-Scusa se ti ho fatto preoccupare…-

-Non preoccuparti, riposati. Avrai la tua ramanzina appena ti sentirai meglio.- scherzò lui a voce bassa.

La mora rise un po’ e poi si appoggiò alla sua spalla chiudendo gli occhi.-Grazie per avermi salvata.-

Appena scivolò nel sonno il ragazzo, incurante di chi gli stava intorno, le prese la mano.

-Grazie a te piccola, grazie a te…Se fossi morta non avrei avuto più una ragione di vivere, credimi. Ti amo.-

 

***

Maka guardava la scena sorridendo con Soul accanto.

-Doveva proprio accadere una cosa del genere per dichiararsi?-

-Oh bhe, la vita è imprevedibile.-

-Si ma proprio un incidente?-

-Non è stato l’incidente Maka, credimi.- l’albino sorrise guardando la giovane coppia riva con Black Star che stringeva con amore la sua arma che dormiva beata.

-E’ la magia dell’estate che li ha definitivamente uniti.-

 

-Angolo Autore-

D:

ok voglio partecipare al concorso >.<

ragazzi SHS l’aggiornerò promesso ma ho tipo un milione di cose da fare ç__ç perdonatemiii

voglio far partecipare la ff per la one shot dell’estate, spero vi sia piaciuta.

La ff è per il mio Black che adoro da impazzire!  È per te la ff solo per te perché mi stai accanto in questi giorni! Ti adoro grazie di esistere! Davvero <3

E anche a te Vale409 *__* grazie di tutto!

Ora scappo un bacione a tutti vi amo!

Trisha_elric.

  
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