‘Che caldo, che casino che c’è qui! Non capisco più niente.’ Tutti erano super, mega, iper agitati per preparare tutto al meglio.  “Voglio la perfezione, stasera!” – pronunciò il mio capo prima di sparire dalla circolazione.
 
Era il 21 febbraio del 2009, quando a LA si teneva una delle sfilate più importanti dell’anno: Hugo Boss. Tutti erano attivi e agitati, soprattutto noi makeup artist, alle quali era affidato il compito più ‘prezioso’, come disse il mio capo: preparare trucco e parrucco a Jared Leto, Shannon Leto e Tomislav Milicevic, componenti di un gruppo noto, i Thirty Seconds To Mars, nonché ospiti d’onore della serata. Claire dovette occuparsi di Jared, il più complicato, a mio avviso: ogni cosa non gli andava bene, voleva che fosse perfetto, un dio; Gin preparò Tomislav, comunemente detto Tomo; ed infine, io Shannon, il fratello maggiore della checca isterica.
 
“ Ciao, io sono Shannon. A quanto pare dovrai prepararmi tu oggi, vero? ” si presentò sedendosi sulla postazione trucco.
“ Piacere, io sono Allyson e sì, oggi è nelle mie mani.. non so quanto le convenga. ” Mi sorrise.
“ Oh dio no, dammi del tu. Mi sento così vecchio quando non lo fanno. ” disse poggiando il suo cellulare sulla mensola.
Per un attimo restai a guardarlo: aveva degli occhi stupendi, non comuni; le labbra erano perfette, risaltate stranamente, da quella barba leggermente incolta che le incorniciava in un quadro a dir poco perfetto.
“ Ahia, ma la smetti??? Non vedi che mi stai tirando tutti i capelli??? Incompetente! ” sentimmo urlare dalla diva. Claire era terrorizzata, aveva paura persino di toccarlo.
“ Mio fratello si fa sempre riconoscere! Ma tranquilla, io non sono così. Fai quello che vuoi del mio corpo. ” esordì girandosi verso di me con uno sguardo al quanto malizioso.
Mi spiazzò e non riuscì a far altro che sorridere.
“ Ti metterò giusto un velo di phard per correggere qualche imperfezione della pelle, e ti tirerò indietro i capelli. Va bene? ” gli proposi, iniziando a prendere tutto ciò che mi serviva.
“ Perfetto. ”
Iniziai a lavorare quando all’improvviso entrò il mio capo: “ Salve signori, come vi state trovando? Sono brave le nostre ragazze? ” Il solito lecchino del cazzo, dio quanto lo odiavo.
“ No, quest’incompetente mi sta distruggendo i capelli! ” sentenziò Leto junior andando contro i complimenti fatti da Tomo e Shannon.
“ Scusi capo, io… io.. rimedio subito! ” si scusò la mia collega, dopo il cazziatone del boss.
“ Claire, vieni qui ” la chiamai da parte. “ Tu finisci di portare i capelli di Shannon indietro, io vado dalla diva isterica, ci penso io, stai tranquilla ”
“ Davvero faresti questo per me? ” mi abbracciò dolcemente
“ Ma certo, ora vai ”
 
Sì, Claire aveva ragione, Jared era insopportabile, ma per fortuna riuscì dopo 15 minuti a tirargli su quella cresta ‘POMEGRANATE’, come disse lui, e a sistemargli il trucco. Ringraziò e andò a cambiarsi.
 
Nella pausa andai a prendere del caffè per me e le mie colleghe e nel ritornare incontrai Shannon. Era.. era stupendo: indossava un pantalone nero, una maglia che lasciava intravedere il petto e una giacca nera. Con quei capelli gelatinati indietro, sembrava un mafioso, era davvero affascinante. Credo che anche lui abbia carpito il mio stupore, dato che rimasi a bocca aperta davanti a lui.
“ Hey, chi si rivede, mi sei mancata al trucco. Hai preferito mio fratello, ah? ” mormorò mentre mi apriva la porta, da vero gentleman.
“ Scusa ma son dovuta andare a dar una mano alla mia collega, era davvero stressata per colpa di Jared ” lo ringraziai con un sorriso e poggiai i caffè sul tavolino.
“ Bè, ora dovresti andare o perderai la sfilata ” farneticai mentre cercavo di distogliere lo sguardo dalle sue labbra. Ma il mio tentativo non servì a nulla, poiché lui capì e molto lentamente ci passò la lingua sopra. Arrrrgh, provocava.
“ Sì, forse è meglio se vada… Ma, permettimi una domanda: hai da fare dopo la sfilata?” chiese avvicinandosi.
“ Ehm.. io.. bèh devo lavorare.. sì, devo lavorare…comunque sta iniziando la sfilata, ti conviene andare” ripresi i miei caffè e mi allontanai verso il backstage.
 
*2 ore dopo
 
Ero distrutta, i miei piedi imploravano pietà, non vedevo l’ora di tornare a casa e stendermi sul letto. Uscì fuori e mi ritrovai davanti una LA completamente bagnata. Pioveva, pioveva a dirotto. Per fortuna quella sera mi portai una felpa bella pesante. Misi il cappuccio e mi incamminai verso la macchina. Iniziò a piovere ancora più forte e di conseguenza io iniziai a correre ancora di più, finchè sbadatamente non sbattei contro un uomo.
“ Oh Dio, scusami, che sbadata, non l’avevo proprio vista, mi perdoni” cercai di scusarmi, rialzandomi.
“ Hey ma.. sei di nuovo tu! Chi si rivede!”
“ Hey…. ciao Shannon, scusami ancora per la botta!”
“ Ma stai tranquilla, piuttosto, dove stavi andando così di corsa? Hai bisogno di un passaggio? ”
“ Stavo andando alla mia macchina, comunque non ti preoccupare, non ho bisogno di nulla. Allora, buonanotte Shannon, è stato un piacere! ” mi affrettai a dire, mentre mi rincamminai.
“ No hey, dai.. non puoi abbandonarmi così, andiamo a bere qualcosa? ” propose portando il suo braccio sulla mia spalla.
“ Ma è tardi, sono stanca..” cercai di declinare l’invito. Ero sicura che non sarei riuscita a capire nulla di quello che diceva, avrei passato tutto il tempo a guardare le sue labbra e i suoi occhi. Dio no, non potevo proprio!
“ Dai, ti prometto che ti riaccompagno a casa tra mezz’ora..” disse aprendo l’ombrello e facendomi riparare lì sotto.
“ Eh va bene, vada per una birretta. Ma non più di mezz’ora eh!” sorridemmo entrambi.