1.
Nel dormitorio era l’unica ad essere già sveglia, le altre ragazze si godevano la domenica mattina accoccolate nelle loro calde coperte.
Si alzò, e quando i piedi nudi toccarono la fresca moquette di cedro scuro, un brivido le attraversò la schiena. Si diresse verso la finestra e vi guardò fuori: il cielo era colorato di un bellissimo rosa pastello, le nuvole giocavano col vento formando immagini astratte, in cui lo sguardo di Hermione si perse facilmente.
Era una bella e fresca mattinata, il sole preannunciava una giornata perfetta per gli allenamenti a Quiddich o per una chiacchierata all’aperto.
Si tolse la camicia da notte, e vestì una camicetta di raso bianco e un paio di jeans chiari. Il tessuto le cadeva delicatamente addosso, accarezzandole i fianchi morbidi e il ventre piatto. Prese con sé una felpa scura, e uscì dal dormitorio.
In sala comune si specchiò per un breve istante: i capelli mossi le sfioravano le spalle, colorandosi, alla luce del sole, di un castano quasi ramato. Il viso era pulito, fresco, la pelle chiara e gli occhi nocciola.
Prese dalla scrivania il terzo volume di “Streghe e Maghi dell’800 – Magie e Incantesimi”, quello che aveva visto leggere ad Alicia Spinnete che la simpaticona non aveva voluto prestarle, ed uscì dalla sala comune.
Hogwarts a quell’ora del mattino era insolitamente tranquilla. Non vi erano ragazzini dei primi anni a scorrazzare in giro per i corridoi, niente confusione fra una lezione e l’altra, il salone vuoto e silenzioso. Fece colazione volentieri, sfogliando il libro che si era portata con sé, e ammirando la bellezza dell’enorme stanza in cui si trovava.
Oltre a lei, pochi altri occupavano posti in sala.
Quando ebbe finito si diresse verso gli spalti del campo da Quiddich, dove avrebbe potuto leggere senza essere disturbata (e senza il pensiero di poter incontrare Alicia). Si sedette nei gradini più alti, il sole alle sue spalle e un leggero venticello che le accarezzava i capelli.
***
Il vento gli spettinava i capelli biondi, pungendogli il viso e agitando il mantello dietro di lui. Del boccino d’oro ormai non c’era più traccia, l’aveva cercato dovunque, persino sorvolando la Foresta Proibita. Non era la prima volta che Draco si alzava presto per allenarsi a Quiddich, e non era la prima volta che riusciva a perdere il boccino. Si fermò appena sopra il campo, guardandosi intorno nella vana speranza di intravedere un qualcosa che potesse ricordargli quel dannato affarino oro.
In quel momento di assoluta frustrazione, il suo sguardo si rivolse agli spalti, tradendo un espressione di assoluta meraviglia. Hermione Granger, seduta in alto nel podio, leggeva un libro dallo spessore notevole, incurante della sua ricerca.
La luce le illuminava parte del volto, e filtrava nella camicetta svelando del pizzo grigio perla. La guardò per qualche istante, il sudore sulla fronte e i capelli scomposti. Probabilmente, se non l’avesse conosciuta e se non avesse saputo che era una mezzosangue, Draco avrebbe riconosciuto in lei un’elegante e sensuale bellezza.
Hermione alzò gli occhi dalla sua lettura, incrociando quelli gelidi del Serpeverde.
-Malfoy.
La voce leggera e delicata risvegliò il ragazzo dai suoi mille pensieri. Rimase immobile per qualche altro istante, poi voltò lo sguardo e atterrò. Si diresse verso gli spogliatoi, liberandosi nel tragitto dei guanti e del pesante mantello verde.
Hola!
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, aggiornerò presto :)
Mi piacerebbe ricevere commenti e sapere cosa ne pensate, risponderò ai vostri giudizi nel prossimo capitolo, a fine pagina.
Alla prossima :D