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Wondering. What was is my purpose for living?
Was it so I could be in love with only you?
By myself, mumbling, two words can only come.
Love me.

 Inginocchiata accanto alla parete, non osa muoversi e rischiare di mandare in frantumi quel silenzio perfetto.
Resta immobile, un sorriso cucito con malagrazia sul volto pallido.
Aspetta, la dolce Natalia, aspetta che il respiro ritmico di Ivan si mescoli con il silenzio troppo freddo che ristagna pigramente nella stanza .

Fantasizing of how it will be to just hold you.
Touch your lips, Stroke your face.

Si siede accanto al letto del russo, gli sfiora il volto con una mano, facendo attenzione a non svegliarlo. E’ ancora più bello, quando dorme…
Resta ad ascoltare la melodia del suo petto che si alza e si abbassa piano, segue con l’indice il profilo delle ciglia sottili, che a tratti gli accarezzano le guance.  I ciuffi cinerei che incorniciano quell’espressione troppo dolce, così dannatamente sbagliata da far pensare che possa cadere da un momento all’altro, come una maschera raffazzonata male.

You are mine, my darling.

Natalia si alza in fretta, lascia la stanza attenta a non fare rumore. C’è qualcun altro che merita le sue attenzioni, ora. Avrà tutta l’eternità per dedicarsi di Ivan, ma per averlo tutto per sé c’è ancora qualcosa da fare.

Oh my, my! Oh my, my! Have you brought a guest?
What a pretty girl she is!

 
E’ nella stanza accanto, Toris.
Riposa tranquillo, senza sapere cosa lo aspetta. Sorride, di un sorriso schifosamente dolce. Forse è per colpa dell’alcool, chissà…
Ma a Natalia non importa il motivo, ora. Le basta strapparglielo dalla faccia, quel sorriso, il più in fretta possibile.
Si accosta al letto, a stento trattiene una risata. Bastano un paio di colpi, prima che l’ultimo urlo di dolore del lituano aggredisca l’aria.
Ops. Ivan dev’essersi svegliato, con tutto questo fracasso!

Why don't you tell me just how much you love her?
I won't let her have you- I know just what to do!

 Sangue.
Ne ha sentito il profumo caldo, Ivan, ancora prima di entrare nella stanza.
E’ rimasto immobile, come inchiodato davanti alla porta, mentre una mano scivolava tremante sulla maniglia, incapace di aprire la porta.
Lo conosce bene, quell’odore, è stato da sempre costretto ad amarlo. Si è abituato al color rosso acceso di quando viene versato e a quello più spento che assume con il tempo, ha imparato a sopportarne persino la consistenza densa e quell’aroma metallico che graffia la gola.
Stavolta però non riesce proprio a sopportarlo, quell’odore, nonostante gli sia tanto familiare.
Sente gli occhi bruciare, il fiato incatenato al petto che si rifiuta di lasciarsi scivolare fuori.
 
 

What is this, why are you crying, my baby?
Who hurt you? Oh…it's because of her?

E’ irriconoscibile, il volto di Toris, sfigurato come un cristallo andato in pezzi.
Ivan si accuccia accanto a lui, gli sfiora le guance lacerate con una delicatezza che mai avrebbe pensato di avere.
Ricorda quanto erano più calde, quando era l’aroma pungente della vodka a dipingerle di rosso, e non una miriade di tagli sottili.
 
 

I'll hold on lovingly to this box
that I plan to put you in, when you become dead…

 
Ricorda il suono dolce del cuore che gli batteva libero in petto, il suo fiato morbido che gli soffiava dolcemente sul collo.
Ricorda lo sguardo sorridente che sembrava sempre voler chiedere il permesso, prima di alzarsi ad abbracciare timidamente il suo.
Chiude di scatto gli occhi, ora, forse solo per sbarrare la strada alla memoria, forse nel tentativo di bloccare le lacrime che all’improvviso gli graffiano le palpebre.

Maybe it's the way, that just sounds so cliché,
Your "I love you"… it really makes me want to puke.

 
Perchè Ivan è così triste? Natalia l’ha fatto per lui!
Ivan è soltanto suo, perché nessuno lo capisce?
Nessuno può amarlo quanto lei, è la sola ad averne il diritto.
 

"I promise to always love you!"
"I promise to always follow you!"